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Biodigestore di Anagni, Legambiente: “Più che un Consiglio comunale un’assemblea pubblica improduttiva”

Il circolo cittadino presieduto da Rita Ambrosino ringrazia la minoranza per aver creato la prima occasione di informazione, ma mantiene le sue perplessità sul futuro impianto per il trattamento dei rifiuti in località Selciatella

Dallo scorso 10 giugno Energia Anagni, sulla scia dell’accordo tra Saf e Saxa Gres, ha ottenuto una positiva Valutazione dell’impatto ambientale (Via) per la realizzazione di un impianto di biodigestione e compostaggio in località Selciatella. A ritenere utile a livello informativo ma tardivo e ininfluente il Consiglio comunale aperto svoltosi ieri, giovedì 24 giugno 2021, a tal riguardo è il circolo cittadino di Legambiente.

Quest’ultimo, presieduto da Rita Ambrosino, ringrazia i consiglieri di minoranza che hanno creato una prima occasione di informazione e incontro con la cittadinanza, ma mantiene le proprie perplessità sul futuro biodigestore. “Più che un consiglio comunale - lamenta - è stata una assemblea pubblica, sostanzialmente improduttiva perché non c’è stata votazione dei consiglieri, che rappresentano in consiglio comunale le cittadine e i cittadini di Anagni”.   

Legambiente, inoltre, parla di “contraddizione” facendo presente altresì che la moratoria per gli impianti per il trattamento dei rifiuti, avallata all’unanimità dal Consiglio comunale nel marzo 2017, non risulta essere stata revocata.  

Il bicchiere mezzo pieno: “Prima occasione di dibattito e informazione”

“Dalle relazioni dei consiglieri - premette Legambiente Anagni - abbiamo appreso che, quella di ieri, è stata la prima occasione nella quale il tema, l’installazione di un impianto di trattamento di rifiuti organici nel territorio di Anagni e in zona SIN, è stato dibattuto ufficialmente in una seduta del consiglio comunale”.

“Nonostante l’orario lavorativo - accentua poi - molti cittadini hanno partecipato di persona come singoli o come rappresentanti di associazioni o comitati, di Anagni e di comuni limitrofi, segno evidente del desiderio di essere informati su un argomento importante, in grado di determinare il futuro della città e del territorio”.

Il bicchiere mezzo vuoto: “Un Consiglio comunale non deliberante”

“Si è trattato di un consiglio comunale “aperto”, non deliberante - continua - dopo le relazioni dei consiglieri di minoranza, è stato concesso ampio spazio alla società proponente l’impianto, consentendo, a seguire, cinque minuti di intervento a chiunque si fosse iscritto a parlare. 

“Oltre l’intervento del Sindaco Natalia non c’è stato nessun intervento da parte dei consiglieri di maggioranza, né di altri componenti della giunta - aggiunge in conclusione - Il corposo intervento della società non ha chiarito i dubbi e le perplessità sull’impianto che Legambiente ha formalizzato in sede di conferenza di servizi, nelle tre sedute svolte dal 2017 al 2021, chiedendo alla Regione Lazio il diniego della concessione di compatibilità ambientale”.

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