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Anagni, “il Pat non è altro che un doppione dello studio del medico di famiglia”

A tornare sull’argomento della struttura sanitaria del nord della Ciociaria è il consigliere regionale della Lega Pasquale Ciacciarelli

Non c’è settimana che non si torni a parlare della sanità della Ciociaria ed in particolare della zona nord dove da oltre un anno e mezzo l’ospedale è stato sostituito dal Pat. Dopo tutti questi mesi sono molti i cittadini che ancora non riescono a capire a pieno le funzionalità di questa struttura e c’è chi come il consigliere regionale Ciacciarelli parla di “doppione dello studio del medico di famiglia”.

Quando c'è un'emergenza si preferisce portare i malati a Frosinone

“Dopo la sciagurata decisione della Asl di Frosinone nel luglio 2018 di chiudere immotivatamente il Punto di Primo Intervento di Anagni, l'intera area nord della provincia di è caduta nel peggior degrado sanitario immaginabile. La Asl di Frosinone - spiega in una nota, il consigliere regionale del Lazio Pasquale Ciacciarelli (Lega)  - sostituì il PPI con un sedicente presidio ambulatoriale territoriale (pat), nel goffo tentativo di far credere alla popolazione di Anagni e zone limitrofe che tale sigla rivelasse chissà quale efficiente servizio.

Il Pat un doppione dello studio del medico di famiglia

In realtà si tratta, come tutti ormai hanno capito, tranne chi per qualche altro motivo non vuole capire, solo di un inutile doppione dello studio del medico di famiglia, servizio ovviamente già presente nello stesso perimetro zonale di Anagni; con l'aggravante che il sanitario del pat è un turnista ruotante in un elenco di disponibili, senza criterio di rapporto e conoscenza del territorio e dei suoi cittadini come è invece il medico di famiglia effettivo. 

Ma in ogni caso nulla a che vedere con l'area dell'emergenza urgenza, come la Asl allora volle fare credere, violando addirittura il disposto dell'atto aziendale approvato in ottemperanza ad una delibera congiunta dei consigli comunali della zona nord della provincia.  Un atteggiamento in un colpo solo irrispettoso sia dei cittadini che dei consigli comunali.

Basta con le prese in giro ai cittadini

È ora di voltare pagina e di smetterla con le prese in giro del popolo della zona di Anagni e del nord della provincia, trattato in maniera assolutamente indecente dal punto della tutela del diritto alla salute.  Innumerevoli sono le proteste che ogni giorno ricevo dai residenti dell'area nord, consapevoli ormai dell'insidia in cui vivono quotidianamente.

Auspico che la nuova direzione Asl si liberi da condizionamenti che potrebbero avere causato lo stato indecoroso che si perpetua da luglio 2018 e quindi inizi un nuovo corso per ripristinare un minimo di tutela sanitaria nei confronti dei residenti del nord della provincia. Personalmente sono pronto all'interlocuzione positiva con la attuale direzione strategica Asl, che non ha responsabilità sul passato, per portare il mio contributo per arrivare alla soluzione, per me doverosa, di uno scadimento che non è più moralmente sopportabile”.

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