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Anagni, ex ospedale: Natalia ritira le ‘truppe’ FI-FdI e chiede anche al Pd di votare l’emendamento della Lega

Il sindaco, dopo l’attacco ai ciociari Buschini, Battisti e Ciacciarelli per aver disertato la votazione della mozione di Righini in Consiglio regionale, fa un passo indietro. Ora, come lo Snami, chiede di votare l’atto che presenterà il leghista

Il sindaco di Anagni Daniele Natalia, in materia di riapertura dell’ex ospedale civile, fa un passo indietro. Ieri l’altresì subcommissario provinciale di Forza Italia, assieme al consigliere Riccardo Ambrosetti – vicecommissario provinciale di Fratelli d’Italia – e al presidente del Consiglio Davide Salvati – anch’egli di FdI e vicepresidente provinciale di Gioventù Nazionale – aveva attaccato i consiglieri regionali Mauro Buschini, Sara Battisti (Pd) e Pasquale Ciacciarelli (Lega). A scatenare la protesta l’assenza dei tre ciociari in occasione della votazione in Consiglio della mozione di Giancarlo Righini, a favore della riattivazione dell’ex struttura ospedaliera (ora presidio sanitario). 

Ora le truppe dell’asse FI-FdI sono state ritirate. Natalia, dopo aver appreso che Ciacciarelli presenterà un apposito emendamento al collegato e quindi al bilancio regionale, invita a votare quello. Chiede a gran voce, pertanto, a “tutti i consiglieri regionali di centrodestra, sia quelli eletti nei partiti Forza italia, Fratelli d’Italia e Lega, sia quelli eletti nelle civiche d’area, ma anche tutti gli eletti in provincia di Frosinone, al di là del partito di appartenenza, a sostenere coralmente le istanze del territorio ed a restituire agli 80.000 cittadini dell’area nord l’ospedale di Anagni”.

Anche lo Snami sostiene l'emendamento in arrivo da Ciacciarelli

A questo punto, a detta di Natalia, lo strumento ideale non è la mozione di Righini bensì l’emendamento di Ciacciarelli. L’esponente del Carroccio, tra l’altro, è stato appoggiato pubblicamente in tal senso anche dalla sezione provinciale del Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani (Snami): “La mozione, per quanto certamente apprezzabile - comunica il suo presidente provinciale Giovanni Magnante - come tipologia di strumento giuridico non ci sembra come quella che potrebbe avere la migliore efficacia.”

“Come strumento - aggiunge Magnante - ci pare più idoneo quello dell’emendamento alla legge regionale attualmente in discussione come collegato alla legge di stabilità regionale 2021. Infatti l’approvazione di un emendamento che sottenda alla riattivazione funzionale dell’ospedale di Anagni avrebbe forza di obbligo giuridico nei confronti della Asl, che dovrebbe necessariamente procedere alla riapertura dei servizi previsti dalla norma. Esattamente ciò che ha proposto, con molto buon senso e notevole pragmatismo l’on. Pasquale Ciacciarelli - conclude - e questa è l’unica strada concreta che la politica dovrebbe percorrere”.

L'appello del sindaco di Anagni ai consiglieri regionali, specie quelli ciociari

Anche il sindaco Natalia, a questo punto, lancia un appello: “Voglio rivolgermi a tutti i consiglieri regionali ma in particolare a quelli ciociari. Il diritto alla salute dell'area nord della Provincia di Frosinone viene calpestato ogni giorno, per farlo basta tenere ferma una struttura come quella dell'ospedale di Anagni”.

“Se si vuole rappresentare bene il proprio territorio occorre sposare battaglie come quella di chi, da anni, chiede la riapertura del nosocomio anagnino - conclude il primo cittadino di Anagni - È un obiettivo che passa necessariamente per il sostegno del Consiglio Regionale e per la volontà di tutti gli schieramenti di riconsegnare i servizi essenziali ai territori. Chi vorrà firmare questo emendamento al collegato dimostrerà la propria disponibilità nei nostri confronti e la propria volontà di difendere il diritto alla salute degli anagnini e dei cittadini del comprensorio".

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