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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Arpino

Arpino, Quadrini contro Sgarbi: “la città deve essere amministrata da chi ha rispetto per la cittadinanza”

La candidatura a primo cittadino del noto critico d’arte ha provocato la reazione del presidente del consiglio provinciale

"Quello che posso portare io ad Arpino non può portarlo nessuno. Solo io posso essere utile alla città, in termini di competenze, di agganci, di visibilità. Ho scelto di candidarmi sindaco di Arpino per i tesori d’arte che custodisce e troppo pochi conoscono, ma anche per la qualità della vita in questo splendido centro e per il calore con cui sono stato accolto: mi ha fatto sentire subito uno del posto". Queste le parole del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi con le quali, nelle ore scorse, ufficializzava la sua candidatura a sindaco della città di Arpino.

Parole che non sono passate certamente sotto traccia e che hanno provocato l’ira di alcuni pezzi da novanta della politica ciociara. Il presidente del consiglio provinciale Gianluca Quadrini si scaglia contro questa auto candidatura e contro l’amministrazione Rea che la supporta.

La staffilata di Quadrini

“Arpino ha bisogno di essere amministrata da persone che rispettano il paese e i cittadini tutti”-  le parole di Gianluca Quadrini a seguito delle affermazioni di qualche giorno fa del candidato a sindaco Sgarbi

“Rimanere incantato dalla luce di Arpino non è cosa difficile data la ricchezza del suo patrimonio artistico e  la sua magnifica storia” - commenta Gianluca Quadrini, a seguito delle dichiarazioni rilasciate, in un articolo dal candidato a sindaco, Vittorio Sgarbi. “Ma dichiarare che Arpino, oggi, è una città pulita trovo che sia una grande inesattezza, vista la superficialità dell’amministrazione Rea nel governare un gioiello della provincia di Frosinone. Le difficoltà e le problematiche, anche a livello pratico, di questa città sono sotto gli occhi di tutti. Continua nella nota Quadrini -  Non possiamo nasconderci dietro dichiarazioni da campagna elettorale. Io in prima persona mi sono fatto portavoce di criticità sollevate per anni dalla cittadinanza ma che sono sempre passate in sordina. Solo grazie al mio intervento oggi sono state finalmente risolte. questo per dire che l'attuale amministrazione è riuscita a trasformare Arpino dall’immagine pittoresca, descritta da Sgarbi, in un quadro senza colori. E a fronte di ciò, mi chiedo se davvero il candidato a sindaco è convinto di ciò che afferma.

Una città lasciata al completo abbandono

Si, è  vero che Arpino è una città ricca di cultura, storia, architettura, con le sue chiese, i giardini e splendidi palazzi ma purtroppo la definirei tutt’altro che viva, piuttosto è  stata lasciata al completo abbandono e all’incuria per non essere stati  in grado di mantenere le promesse fatte agli elettori.

Arpino, oggi più che mai, ha bisogno di essere governata da chi ha pieno rispetto per la città e la  cittadinanza tutta, da chi la vive quotidianamente stimando e considerano le nostre donne allo stesso modo. Arpino è composto di molte contrade e quartieri, per cui di tante donne che la abitano, lavoratrici, professioniste, mamme, donne dedite al lavoro nei campi. Per essere chiari,  non solo le poche, forse cinque o sei, citate da lui e appartenenti all’elite del centro storico. Per questo mi viene da fare una riflessione ad alta voce di quanto l’on Sgarbi, che ben conosce le ricchezza artistiche arpinate, poco conosca il sostrato sociale di Arpino”.

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