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Biodigestore, Frosinone Indipendente: “Siamo ancora in attesa del parere della Asl”

Il gruppo consiliare di opposizione, formato da Fabiana Scasseddu, Marco Mastronardi e Daniele Riggi, risollecita l’Azienda sanitaria ciociara affinché si esprima nel procedimento di valutazione dell’impatto ambientale dell’impianto progettato da Maestrale Srl

A distanza di oltre tre mesi il gruppo consiliare di opposizione Frosinone Indipendente torna a sollecitare la Asl affinché esprima il parere di competenza nel procedimento di valutazione dell’impianto ambientale del biodigestore proposto dalla società Maestrale Srl.

Nel quadro della conferenza dei servizi, volta all’approvazione del progetto di realizzazione di un impianto a biogas in via Antonello da Messina per il trattamento di 50 mila tonnellate annue di rifiuti organici, il gruppo formato da Fabiana Scasseddu, Marco Mastronardi e Daniele Riggi fa presente che “la Asl rispose che a causa delle incombenze legate alla pandemia non si era ancora espressa, ma che lo avrebbe certamente fatto”. In tempi di zona bianca, pertanto, si pretende un’attivazione in materia.   

Frosinone Indipendente: Siamo ancora in attesa del parere della Asl“”

“Con soddisfazione - premettono i consiglieri di Frosinone Indipendente - apprendiamo che la morsa della pandemia si sta man mano allentando e questo soprattutto grazie al grande lavoro che la stessa ASL sta svolgendo tramite un’ottima campagna di vaccinazioni, i cui meriti sono riconosciuti a livello nazionale ed è proprio alla luce di queste belle notizie che riteniamo di dover nuovamente sollecitarla ad esprimersi nel procedimento di valutazione dell’impatto ambientale del progetto, ancora in corso di svolgimento presso la Regione Lazio”.

“Ribadiamo che oltre che obbligatorio - entrano poi nel merito - il parere della Asl è quantomai opportuno, quando ad essere in discussione vi è il tema della salute pubblica, sollevato da più parti. Pertanto aspettiamo fiduciosi il parere, nella speranza che non si ripeta ciò che è accaduto nella Conferenza dei Servizi del Biodigestore di Anagni, dove è stato rilasciato “parere favorevole” per il trattamento anaerobico di 84.000 t annue di rifiuti; procedimento dove, alla lettura degli atti, la Asl non avrebbe mai partecipato, benché convocata”.

“Riteniamo - concludono - che specialmente i cittadini della martoriata Valle del Sacco meritino di sapere in che misura questi impianti possano incidere sulle condizioni della loro salute. Far concludere anche questa conferenza in silenzio sarebbe inaccettabile”.

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