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La valorizzazione delle botteghe

Il Comune prepara l'elenco delle botteghe storiche che possono ottenere contributi

L'amministrazione comunale di Frosinone ha recepito la legge regionale in materia e individuerà, sia nel centro storico che nella parte bassa della città, gli esercizi commerciali con i requisiti previsti dalla Regione Lazio per la loro valorizzazione

Il Comune di Frosinone ha recepito la legge regionale numero 1 del 10 febbraio 2022: la disciplina per la salvaguardia e la valorizzazione delle botteghe e attività storiche del Lazio. Il sindaco Riccardo Mastrangeli, affiancato dagli assessori Danilo Magliocchetti (centro storico e rapporti con la Regione Lazio) e Valentina Sementilli (commercio e attività produttive), annuncia al contempo che verrà effettuato un censimento dei commercianti aventi i requisiti previsti dalla Regione Lazio.

"L’amministrazione provvederà ad individuare, sia nella parte alta della città, sia in quella bassa, gli esercizi commerciali che corrispondano ai requisiti riportati nella disposizione regionale, mediante un censimento apposito", annunciano all'unisono il primo cittadino e i suoi delegati. 

Le botteghe e attività storiche saranno censite attraverso criteri di durata, continuità merceologica e specialità. Potranno ottenere la riduzione dei canoni di locazione o di altri oneri su immobili di loro proprietà. Al contempo vengono concessi contributi ai proprietari e gestori oppure al Comune che adottano provvedimenti finalizzati alla valorizzazione. Verrà data priorità alle attività collocate all'interno di un edificio storico, caratterizzati da un'architettuta d'autore o elementi di pregio, con alle spalle una riconosciuta tradizione familiare (continuità di esercizio) e la natura storica o tradizionale dell'attività commerciale.  

Di conseguenza sono quattro le tipologie di botteghe e attività storiche: i locali storici, locali e botteghe connotati da valore storico-artistico e architettonico, destinati ad attività di commercio, somministrazione, artigianato, artistiche o miste, compresi cinema, teatri, librerie e cartolibrerie, svolte continuativamente anche da soggetti diversi e in modo documentabile da almeno settanta anni; i locali storici tradizionali, individuati ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio. 

E poi ancora: le botteghe d’arte e di antichi mestieri, botteghe nelle quali sono svolte, in modo documentabile da almeno cinquanta anni, attività artistiche consistenti in creazioni, produzioni e opere di elevato valore estetico; le attività storiche e tradizionali, attività di commercio e somministrazione in sede fissa, artigianato, artistiche o miste, compresi cinema, teatri, librerie, cartolibrerie ed edicole, svolte, in modo documentabile, continuativamente, nel medesimo locale, da almeno cinquanta anni. 

Mastrangeli: "Strumento per ripartenza economica e sviluppo"

L’amministrazione comunale intende usufruire di ogni strumento in grado di sostenere la ripartenza economica e lo sviluppo del tessuto commerciale - dichiara il sindaco Mastrangeli - La città di Frosinone presenta diverse attività che, negli anni, hanno continuato a testimoniare la volontà di portare avanti una specifica tradizione o un antico mestiere. Valorizzarle significa valorizzare anche il tessuto culturale e sociale del territorio”. 

Si agganciano, in conclusione, gli assessori Magliocchetti e Sementilli: “Con il recepimento di questa legge regionale, il Comune di Frosinone intende procedere alla valorizzazione e alla promozione non solo del centro storico ma di tutta la città. Il prossimo step, dunque, sarà quello di individuare gli esercizi in possesso delle caratteristiche previste dalla legge, mediante la redazione di un elenco, anche avvalendosi della CCIAA e delle organizzazioni di categoria, per poi trasmetterlo in Regione”.

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