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Caduta Governo Draghi

Camere sciolte, fine mandato per i sei parlamentari ciociari

Finisce dopo quattro anni e quattro mesi l’esperienza parlamentare dei senatori Massimo Ruspandini e Gianfranco Rufa, della sottosegretaria Ilaria Fontana e degli altri deputati Enrica Segneri, Luca Frusone e Francesca Gerardi

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sciolto le Camere, il caduto Governo Draghi continuerà a occuparsi solo degli affari correnti e nel Lazio si prospettano altri due scenari per il voto. Nel mentre finisce, dopo quattro anni e quattro mesi, l’esperienza dei sei parlamentari ciociari: i senatori Massimo Ruspandini (FdI) e Gianfranco Rufa (Lega); i deputati Ilaria Fontana, Enrica Segneri, Luca Frusone e Francesca Gerardi.

A parte Gerardi, esponente del Carroccio proveniente da Pontecorvo, Fontana è sottosegretaria alla transizione ecologica dal primo marzo 2021 e anche l’altrettanto frusinate Segneri è rimasta nel M5S come lei. Frusone, di Alatri, è passato invece al partito di Luigi Di Mario, Insieme per il futuro. Per lui la presidenza della delegazione all'assemblea parlamentare dell'Onu.

Con il maggior numero di presenze alle votazioni elettroniche il senatore Rufa: 96.39%. A ruota l'omologo Ruspandini (92.46%) e i deputati Segneri (74.56%), Gerardi (72.59%), Fontana (62.1%) e Frusone (31.55%). 

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Fontana (M5S): “Mai chiesto alcuna poltrona, solo norme necessarie”

A commentare via social la caduta del governo, dopo “un doveroso silenzio per rispetto istituzionale e per la mia comunità”, è la sottosegretaria Ilaria Fontana, originaria di Frosinone: “Nel Decreto Aiuti - posta l’altresì portavoce dei Cinque Stelle alla Camera - abbiamo posto un tema, nessuna sfiducia, e sapete tutti come è andata a finire.  Non abbiamo mai chiesto alcuna poltrona. Mai nulla. Solo l'approvazione di norme necessarie e urgenti per i cittadini e per la nostra casa comune”.

“Il mainstream vuole addossare a noi tutte le colpe e le responsabilità del momento - ritiene Fontana - È chiaro che non è assolutamente così. Ora abbiamo bisogno di ognuno di Voi. Insieme a Giuseppe Conte contribuiremo a trasformare l'Italia. Siamo il Movimento 5 Stelle: non dimentichiamolo mai! Con onore, disciplina, dedizione si continua! Fieri e a testa alta. Dalla parte giusta”.

Frusone (Di Maio): “Pnrr a rischio”. Ruspandini: “Parola agli italiani”

A detta del deputato Luca Frusone, presidente della delegazione italiana presso l’assemblea parlamentare della Nato e ormai con Di Maio, “il Pnrr ce lo scordiamo perché sarà difficilissimo raggiungere gli obiettivi di riforme. A livello internazionale stanno già dicendo che i 2 partiti filo-Putin hanno fatto cadere tutto e ci sarà un autunno estremamente problematico sul versante economico. Personalmente avevo intuito questa follia e per questo ho deciso di non esserne complice ignaro o peggio ancora correo”.

Infine, per conto del centrodestra, Massimo Ruspandini, senatore e leader provinciale di Fratelli d’Italia, originario di Ceccano. “La storia ci ha dato ragione: gli unici governi che funzionano sono quelli a maggioranza coesa. La parola agli italiani! Votare non è ‘da irresponsabili’, è la base della democrazia. E noi siamo pronti”.

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