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Cassino, crisi in Comune, Tartaglia come Rambo: "Non sopporto chi tradisce la città"

Il consigliere comunale di Forza Italia si sfoga su Facebook e in un post parla della presa d'atto di una mancanza di coerenza nei confronti di chi ha dato fiducia ad un progetto politico oramai inesistente.

La frammentazione, di quella che avrebbe dovuto essere la Giunta del rinnovamento e della 'tolleranza zero', è iniziata ad essere evidente. Gli sfoghi, a volte velati ed a volte chiari, dei consiglieri comunali di maggioranza danno conferma alle voci, con il passar dei giorni più insistenti, di una Giunta capeggiata da Carlo Maria D'alessandro, sempre più sfilacciata.

Gli strali del Vescovo

I 'mal di pancia', iniziati con la nomina di Franco Evangelista in qualità di assessore ai Lavori Pubblici, sono divenuti veri e propri contorcimenti dopo l'omelia del vescovo Gerardo Antonazzo che, nel corso del Te Deum - tenuto presso la chiesa Madre - non ha risparmiato stilettate nei confronti della classe politica locale.

Egidio Franco, il provocatore

Finanche la provocazione lanciata da Egidio Franco, ideatore di Radiocity su Facebook, non è caduta nel vuoto. A ringraziare il bravo speaker - per aver postato le video interviste del sindaco Carlo Maria D'Alessandro e Franco Evangelista (nelle quali entrambi escludono e categoricamente l'eventualità di nomine assessorili) - è stato il consigliere di Forza Italia, e quindi di maggioranza, Gianluca Tartaglia.

Tartaglia come Rambo

Uno dei 'dissidenti' che, nel corso dell'ultimo consiglio comunale, al momento di votare una variante all'urbanistica, ha abbandonato l'aula in segno di protesta. Una sorta di novello Rambo, armato non di coltello ma di caparbietà e senso civico. Tartaglia in un post scrive: "Ho dimostrato in Consiglio Comunale di avere un solo coerente pensiero, se non c'è condivisione vuol dire che parte della cittadinanza non viene rispettata allo stesso modo ed io le indiscriminazioni non le sopporto! La città che amo e che mi sono offerto di servire con il consenso dei cittadini, deve essere ricoperta di servizi tali da renderla fruibile per tutti indistintamente da dove sono ubicati i cittadini, perché tutti paghiamo le tasse proporzionalmente a quello che possediamo e alla immondizia che possiamo produrre".

L'opposizione bloccata dal freddo

Se Sparta piange certo Atene non ride. E se Forza Italia a Cassino è finita nel tritacarne - anche giudiziario -, dall'altra sponda non arrivano segnali di tranquillità. I quattro dell'Ave Maria: Giuseppe Golini Petrarcone, Enzo Salera, Sabrina Grossi ed Edilio Terranova, dopo aver 'sposato' la provocazione della Lega - cioè di firmare davanti ad un notaio l'ormai pirandelliana sfiducia - sono rimasti bloccati al 2018. Troppo freddo o forse troppo soli? Perché la minoranza, al Comune di Cassino, è monca come la mano di capitan Uncino. Per poter vincere la guerra dei numeri serve il sostegno degli altri componenti dell'opposizione che a tutt'oggi non sono stati visti entrare nell'ufficio dell'egregio e preparato notaio Luigi Colella. Le fredde temperature di questi giorni devono aver smorzato anche gli spiriti più passionari. Sarah Grieco, Francesco Mosillo, Barbara Di Rollo e Massimiliano Mignanelli risultano infatti non pervenuti. 

'La Legge è Legge' 

Questo il titolo di un vecchio film di Totò e Fernandel (molte delle scene sono state girate nella Cassino del dopoguerra e nella vicina San Pietro Infine). Il principe De Curtis recita il ruolo di un uomo, Giuseppe La Paglia, alla fame che sopravvissuto alla guerra e per campare vende liquore di contrabbando. Sulle sue tracce il ligio doganiere interpretato da Fernandel che, pur comprendendo il disagio patito, deve far rispettare le regole. Per una serie di vicissitudini i ruoli poi si invertono. Il finale è spettacolare, umano e pieno di significato. Un passo indietro ed un'ammissione di colpa degli errori commessi da parte di entrambi darà vita ad un nuovo percorso umano. Si consiglia la visione a tutti. 


 

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