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Il bando chiama, il Comune non risponde. Sfumato il sogno di un asilio nido pubblico

Ceccano resta una delle poche grandi cittadine della provincia a non avere un nido d'infanzia pubblico. I giovani di Progresso Fabraterno: "l'Amministrazione nega un'adeguata assistenza alle famiglie"

Gli asili nido costituiscono un servizio fondamentale per le giovani famiglie. Purtroppo, il Comune di Ceccano resta una delle poche grandi cittadine della provincia di Frosinone a non avere un asilo nido pubblico.

I giovani dell'associazione politica Progresso Fabraterno informano che, "tramite fondi del PNRR, sarebbe stato possibile sopperire a questa mancanza, avviando asili nidi pubblici, incontrando così le esigenze di centinaia di famiglie, ora costrette a ricorrere alle strutture private e a pagare tariffe non sostenibili per tutti.Il Comune di Ceccano non ha presentato alcun progetto, lasciandosi scappare un’occasione d’oro".

Continuano. "Al contrario di molti comuni della provincia, anche demograficamente inferiori rispetto a Ceccano, i quali hanno ottenuto somme che oscillano tra i 700 mila e un milione e mezzo di euro. Nel febbraio dell’anno scorso, i Consiglieri d'opposizione avanzarono diverse richieste di partecipazione al bando, ma il Sindaco definì il bando “poco esaustivo rispetto alla progettazione”, dimostrando di non essere vicino alle istanze di centinaia di giovani famiglie.

Non partecipando al bando, l'Amministrazione nega un'adeguata assistenza alle famiglie e, purtroppo, penalizzerà in maggiore misura le donne, non garantendo un completo sistema di sicurezza sociale. A nostro avviso, questa scelta si pone addirittura controcorrente rispetto alle parole della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la quale ha annunciato di voler intraprendere politiche che incentivino la natalità e che tutelino le mamme lavoratrici.

Ci sorprende che il Sindaco non si sia allineato al suo partito.

Chiediamo di adeguarci alle prescrizioni della Comunità Europea, secondo le quali ogni Comune dovrebbe offrire posti in asili nido pari al 33% dei cittadini aventi età compresa tra 0 e 3 anni.Non è sufficiente un voucher per fronteggiare le spese imposte dal ricorso ad asili nido privati, oltretutto insufficienti a soddisfare la domanda.

Chiediamo al Sindaco e all’Amministrazione di ascoltare i bisogni delle famiglie, rispondendo a bandi indispensabili. Perché ogni euro speso in favore dei bambini costituisce un investimento prezioso e irrinunciabile per il futuro".

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