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Ceccano, dopo tre anni di lavori la Caserma dei carabinieri ancora non è pronta

I rappresentanti del Coordinamento politico “Il Coraggio di Cambiare” chiedono un intervento deciso dei Sindaco

A circa tre anni dall'inizio dei lavori per la ristrutturazione della caserma dei carabinieri di Ceccano, ancora non è dato conoscere la data di riapertura di un presidio di sicurezza tanto importante per una città vasta come quelle che confina con il Capoluogo.

“Riteniamo opportuno – scrivono i rappresentanti del Coordinamento politico “Il Coraggio di Cambiare” -  che il Sindaco Caligiore, in qualità di massimo tutore della sicurezza pubblica dei cittadini, oltre che da Luogotenente dell’Arma, illustri a tutti i cittadini lo stato dei lavori  di ristrutturazione, ma soprattutto l’eventuale previsione di un piano alternativo per far fronte alla dilagante emergenza sicurezza sul territorio. Serve al più presto un presidio di guardia fisso, che contribuisca a  ripristinare una condizione accettabile di sicurezza in città.

Almeno chiediamo che venga presa in esame la possibilità di individuare una sede provvisoria a Ceccano, per sopperire ai disagi provocati dalla dislocazione in territorio di Giuliano di Roma, come avevamo già proposto. Ci sono luoghi che potrebbero essere individuati, ad esempio i locali nell’edificio della ex Pretura, oppure nella stazione dei Carabinieri Forestali.

L’inerzia amministrativa di questa maggioranza ha raggiunto ormai vette inesplorate, e a farne le spese sono i cittadini di Ceccano, costretti a vedere lese le più basiche condizioni di vivibilità della città. È impensabile che un piantone possa sorvegliare l’intero paese. Viene da chiedersi se Caligiore e i suoi conoscano davvero la natura geografica di Ceccano. O forse amministrano a loro insaputa, credendo di poter abbindolare i cittadini con vuoti spot propagandistici, che nascondono la totale inadeguatezza dell’amministrazione.

Ad aggravare la situazione, le spese che il Comune, e quindi i cittadini, sostiene per l’affitto di un deposito e di appartamenti utilizzati dai militari che prima dormivano in caserma.

Per noi la sicurezza dei cittadini è sempre stata al centro e per questo continueremo, con vigore, a chiedere spiegazioni in merito all’indecente situazione della caserma dei Carabinieri, ormai di Giuliano di Roma, non più di Ceccano purtroppo.

Caro Sindaco, cari Assessori e gentili consiglieri di maggioranza, non credete che sia arrivato il momento di lasciare spazio alla vera trasparenza, spiegando a tutti noi ceccanesi il pasticciaccio della caserma? A nostro avviso il tempo è già scaduto da un pezzo, ma forse a Palazzo Antonelli il gong ancora non è suonato”.

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