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La "festa privata"

Cena coi preti al castello, Gizzi: "Un piccolo rinfresco pagato da me, come sempre"

La replica all'opposizione del delegato al turismo Bronzi ma anche del noto ex assessore alla cultura, promotore della cena tenuta senza autorizzazione al Castello dei Conti con i cattolici tradizionalisti della Fraternità sacerdotale San Pio X

Il Coraggio di cambiare, coalizione di centrosinistra, ha denunciato la mancanza di autorizzazione del Comune di Ceccano a un evento privato tenuto in luogo pubblico: la "festa privata" al Castello dei Conti con i delegati della Fraternità San Pio X in arrivo dalla Svizzera.

Gizzi è l'organizzatore nonché il finanziatore di quello che, al pari di Bronzi, definisce "un piccolo rinfresco". Dal 2010, come ormai di consueto ma ovviamente non nel periodo Covid, i cattolici tradizionalisti di Lefevbre vengono accolti dall'amministrazione comunale di turno.

"Anche quando c'erano i sindaci Antonio Ciotoli e Manuela Maliziola", tende ad evidenziare chi ha fatto gli onori di casa. Sono gli ultimi rappresentanti del centrosinistra prima della doppia vittoria elettorale del sindaco di FdI Roberto Caligiore. Il primo cittadino, per via del sostegno social di Gizzi alla Russia di Putin in tempi di guerra in Ucraina, gli ha revocato l'incarico da assessore da quasi cinque mesi. È  stato anche defenestrato dalla Lega. 

Gizzi: "Cafonaggine di chi parla di finta accoglienza"

"Come delegato al turismo sono molto sorpreso e disgustato dal pessimo attacco - dichiara Bronzi - Un gruppo prestigioso di turisti, accolto in varie località con grande attenzione, per la pessima opposizione di sinistra di Ceccano diventa un problema di cavilli, di tariffe e di mancanza di rispetto".

Così, a ruota, le sottolineature e il contrattacco dell'ex assessore Gizzi: "Abbiamo avuto anche questo anno la visita turistica e culturale di una prestigiosa delegazione di seminaristi dall'estero, che fra l'altro, costituiscono un Coro di canto gregoriano fra i più prestigiosi al mondo - lamenta Gizzi - trovano la volgare cafonaggine di gente che parla di accoglienza dei finti profughi e poi non conosce le regole della buona educazione nei confronti di ospiti prestigiosi". 

In conclusione, anche nelle vesti di esponente della Lega, le critiche politiche di Bronzi: "Per noi il turismo è accogliere e favorire chi viene dall'estero e con la sua prestigiosa presenza onora e rende lustro a Ceccano. Se poi, proprio questa azione di promozione del nostro territorio non è gradita alla sinistra, siamo fuori da ogni regola politica ed amministrativa". 

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