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Polemiche sui parcheggi a pagamento / Ceccano

Ceccano, la questione delle "strisce blu" torna ad infiammare gli animi

Continua la battaglia per la privatizzazione dei parcheggi tra nullaosta antimafia e una maggioranza incurante. Progresso Fabraterno contesta il provvedimento al Comune

L'organizzazione politica giovanile Progresso Fabraterno torna - anche se di fatto non è mai andata via - a fianco dei cittadini per ribattere la privatizzazione dei parcheggi su suolo ceccanese. Con la determina dello scorso 13 marzo, infatti, il Comune di Ceccano ha definitivamente affidato - sotto riserva di legge - i lavori "di concessione servizi integrati collegati alla gestione della sosta a pagamento mediante procedura negoziata, senza bando, ai sensi dell'art.1 comma 2, lett. b) del D.L. n. 76/2020 conv. In Legge n.120/2020 modif. dal D.L. n. 77/2021 conv. In Legge n.108/2021, all'Impresa TMP s.rl.". Per comprendere quel "sotto riserva di legge" occorre fare un passo indietro.

Da febbraio dello scorso anno, l'amministrazione Caligiore ha iniziato ad attuare l'operazione anti dissesto. Tra le misure previste dal piano di riequilibrio finanziario, per il ripiano di un disavanzo di oltre otto milioni di euro entro il 2035, figurava già l'affidamento in gestione delle aree di sosta a pagamento. Cos'è successo da un anno a questa parte? 

Nell'aprile 2022, al momento della pubblicazione del bando di gara, il Comune di Ceccano si è dipinto di un ché di grottesco (per essere gentili): nell'intestazione del bando anziché figurare il nome del Comune frusinate, ne figurava un altro, quello di Castellammare di Stabia. Ma si sa, di sbagliare può capitare a tutti. Se non fosse che alla gara ha poi partecipato una sola ditta, la stessa che gestiva le aree di sosta a pagamento proprio del Comune di Castellammare.

Ultimo ma non ultimo, il Consiglio dei Ministri, a "seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi del Consiglio comunale di Castellammare di Stabia". In vista di ciò, e per sciogliere la riserva, si attende ora che l'ANAC (autorità nazionale anti corruzione) rilasci il nullaosta antimafia al comune di Ceccano. 

La nota di Progresso 

"L’Amministrazione Caligiore percorre imperterrita la strada della privatizzazione dei parcheggi ceccanesi. Tramite una determina pubblicata il 13 marzo, l’Amministrazione ha affidato definitivamente l’installazione dei parcheggi alla ditta T.M.P. S.R.L., salvo riserva di legge.

Ci siamo opposti fin dall’inizio contro questo provvedimento ingiusto, insieme ai Consiglieri di minoranza e al centrosinistra ceccanese, tramite raccolte firme, interventi consiliari e manifestazioni. L’Amministrazione dimostra di ignorare le esigenze dei cittadini ceccanesi, che hanno manifestato dissenso in molteplici occasioni.

Siamo sconcertati dall’atteggiamento di tutti i Consiglieri di maggioranza, i quali si dichiarano favorevoli a un intervento dannoso per la cittadinanza intera.Il vasto e indiscriminato posizionamento di 734 strisce blu penalizzerà non solo i residenti, ma chiunque frequenti Ceccano. Di fatto, questa disposizione rappresenterà una nuova tassa per la popolazione, data la scarsità di stalli gratuiti.

Infatti, si dovrà pagare per raggiungere luoghi di studio o di lavoro, per portare a termine commissioni ordinarie in attività commerciali, uffici pubblici e ambulatori medici, per recarsi presso le proprie abitazioni e nei luoghi di culto. Noi continueremo a schierarci al fianco dei cittadini. Non accettiamo l’indifferenza".

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