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Promozione culturale

Frosinone al centro: "Non ci rassegniamo a una città mortificata"

L'associazione frusinate, presieduta da Pier Paolo Segneri, celebra il congresso, rinnova le cariche e propone la ricetta per "curare" il capoluogo: dialogo, incontro, ascolto e promozione della cultura

Si è svolto il congresso annuale dell'associazione Frosinone al centro, ormai al suo terzo anno di vita. Pier Paolo Segneri è stato eletto presidente, Daniela Grande coordinatrice, Azzurra Di Sora tesoriera, Marcello Bellano vicepresidente vicario e Camilla Nata vicepresidente. Il direttivo, invece, è formato da Monia Ricci, Daniele Fain, Fabiola Santoro, Maurizio Bellano e Giovanna Vona. 

Frosinone al centro, con la mozione approvata al congresso, "rinnova il suo impegno a dare il proprio contributo culturale, artistico e umano alla vita sociale, intellettuale ed emotiva della città di Frosinone.  Perché non ci rassegniamo all’idea che possa ulteriormente crescere intorno a noi quel vuoto esistenziale che conduce alla solitudine, alla rinuncia, all’apatia".

L'associazione presieduta da Segneri, docente e scrittore nonché sostenitore del già candidato sindaco Psi Vincenzo Iacovissi, precisa che "nelle nostre attività, infatti, con ancora maggiore forza di ieri, continuiamo a mettere al centro i cittadini frusinati, i rapporti umani, la responsabilità, la relazione tra gli individui e la realizzazione delle persone".

A detta loro servono dialogo, incontro, ascolto e promozione della cultura. "La vorremmo vedere emergere nel prossimo futuro a Frosinone, chiamando a questa responsabilità anche cittadini, associazioni, istituzioni, movimenti, partiti e politica". 

Frosinone al centro: la mozione congressuale

"Il vero cambiamento, non quello “reale” propagandato dalla mentalità dominante, è innanzitutto nel mutamento dei metodi - argomentano i dirigenti di Frosinone al centro - Si tratta cioè di mutare la mentalità, gli usi e i costumi. Si tratta di conquistare spazi di dibattito e di libertà, quindi di responsabilità. E continueremo a coltivare una tale responsabilità civile e civica per coinvolgere soprattutto i giovani, che sono il nostro futuro.

"È soltanto con il ripristino della giusta misura, dell’equità, dell’uguaglianza, dell’equilibrio, dell’armonia, cioè con l’arte del vivere meglio, attraverso la ricerca delle verità, che riusciremo a valorizzare l’intelligenza, la creatività, l’umiltà, lo spirito di servizio, il volontariato, l’educazione, la formazione, l’informazione, la conoscenza e la discussione - affermano - È così che potremo imprimere una svolta a una Città da troppo tempo bistrattata, mortificata, assonnata, distratta e distante. È così che, siamo convinti, riusciremo a ridurre al minimo il rischio che gli umori e i malumori, le scelte impulsive e gli istinti prendano il sopravvento sul cuore, sull’intelligenza e sulla coscienza delle persone".

"Faremo in modo di ricorrere, se necessario, alla fantasia - preannunciano poi - Perché, almeno per noi, la fantasia non è una fuga dalla realtà, ma una ricerca di verità.  Riconosciamo i nostri limiti e siamo consapevoli di portarci dentro la realtà di quello che c'è fuori, conosciamo bene la realtà delle cose, sappiamo bene come vanno le cose e sappiamo bene che si tratta di un compito assai difficile, ma che vogliamo continuare a svolgere in quanto, sinceramente, non riusciamo a rassegnarci".

"Quello che la realtà ci dice, molto spesso, almeno al giorno d’oggi, è più un qualcosa di verosimile che un qualcosa di vero. Invece, il sogno di una persona, di qualsiasi persona e di noi Frusinati, è quello di essere autentici e veri - aggiungono ancora - Correndo il rischio di apparire ingenui, ma preferiamo agire senza doverci nascondere, senza la necessità d’indossare una maschera, senza sentirci esclusi, emarginati, derubati della nostra stessa memoria. Forse, è perché abbiamo un sogno e il nostro sogno è vero, anche se - per il momento - non appartiene alla realtà. È un sogno di libertà e d'amore. È un palpito interiore che batte per la Città e per i cittadini". 

"È una richiesta di felicità, non di realtà. Sappiamo essere anche realisti, quando serve e quando necessario, ma non per questo possiamo rassegnarci al degrado. Ci siamo adattati, ma non chiedeteci di adeguarci - concludono - Con la seguente mozione generale, insomma, prendiamo l’impegno di pensare e agire, insieme, uno per uno, ma insieme, per Frosinone, secondo i nostri principi statutari e attraverso il nostro agire quotidiano con concrete iniziative culturali, artistiche, sociali".

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