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Nuovo allarme in Consiglio per la montagna di rifiuti di via Le Lame

Nel question time, non senza interrogazioni e interpellanze su fondi Pnrr e manutenzioni, scontro sull'attesa bonifica dell'ex discarica di Frosinone. Il distinguo di Vicano: "Un monito per chi dice no agli impianti"

A scaldare l’ultimo Consiglio comunale, nella versione question time, l’ex discarica di via Le Lame e i fondi del Pnrr. Non sono mancate però interrogazioni e interpellanze sull’ordinaria amministrazione: verde pubblico, decoro urbano, impianti sportivi.  

Questo, nel corso della seduta di ieri sera, il quesito iniziale del consigliere d’opposizione Domenico Marzi: “Se nell’ex discarica di via Le Lame risultano lavori realizzati a regola d’arte, perché non viene restituito il finanziamento ministeriale di dieci milioni di euro”. Sono per l’esattezza i 10.8 milioni concessi per la caratterizzazione ambientale e la tanto attesa bonifica dell’impianto, anche nell’area fino al fiume Sacco, all’interno del Sito di interesse nazionale (Sin) della Valle del Sacco.

A rispondere, per conto dell’assessore ai lavori pubblici Angelo Retrosi, è stato il dirigente del settore competente Benito Caringi: “Proprio con il collaudo è stato accertato che l’ubicazione della discarica non è confacente a una messa in sicurezza definitiva, pertanto l’unica soluzione è la rimozione dei rifiuti”.

Da qui la conclusione: “In ogni caso il Comune ha ancora solo la custodia del sito e l’ente attuatore è la Regione Lazio. Ma manca ancora la certificazione della Provincia di Frosinone, tra l’altro per una mera rispondenza dei documenti al progetto”.  

L’ex sindaco Marzi, criticato, perde la pazienza

Un promemoria silenzioso del consigliere Corrado Renzi (Lista per Frosinone), suggerito al sindaco Mastrangeli per essere riportato a Marzi, ha mandato su tutte le furie l’ex sindaco in carica tra il 1998 e il 2007. “Nel 2001 firmai un’ordinanza per liberare la città dei rifiuti”, ha esclamato Marzi a sua discolpa. Risalgono al 2004, invece, il sequestro della discarica e le indagini a carico di quattro persone per avvelenamento colposo delle falde acquifere. La Regione, per conto del Ministero, procederà dopo le analisi alla rimozione della montagna di immondizia.

Marzi ha voluto accendere i riflettori anche sulla composizione dello staff del sindaco. Voleva sapere se fosse stato nominato ai sensi dell’articolo 90 o dell’articolo 110 del Testo unico degli enti locali. Nel primo caso si tratta di incarichi fiduciari, mentre nel secondo è prevista l’emanazione di un avviso pubblico per la selezione dei membri.

Il segretario generale Mauro Andreone, chiamato in causa, ha precisato che l’articolo giusto è il numero novanta: “Sono stati selezioni e incaricati direttamente dal sindaco”. Tramite l’articolo 110, invece, “si sta procedendo alle assunzioni di due dirigenti, di cui una già portata a termine”.

Sardellitti: “Una vergogna, basta prese in giro del Pd”

Secondo l’assessora Alessandra Sardellitti (Vicano Sindaco), dirigente provinciale di Azione uscita dal Partito democratico oltre un anno fa, “nella zona industriale c’è una vergogna e lì intorno sono morte tante persone che ci lavorano, compreso mio padre”.

Da qui l’attacco al Pd regionale: “Tante le promesse fatte e mantenute dall’ex assessore regionale all’ambiente Mauro Buschini. Diranno che è colpa della pandemia, ma sinora si sono visti solo piani di caratterizzano e nessuna bonifica. Basta con le prese in giro del Pd”.  

Il democrat Marzi, messo alle strette dalla maggioranza, ha allora detto: “Se esiste una discarica, è ascrivibile al predecessore della Saf e al governatore del Lazio Storace, ma io agii con rigore intellattuale andando sia contro la sinistra, alla Provincia, sia contro la destra, alla Regione”.

A suo tempo il presidente della Provincia di Frosinone era un esponente del Pd, Francesco Scalia. Il capogruppo della lista Marzi Sindaco, voltando pagina, ha infine chiesto a gran voce che “venga sanzionato chi non raccoglie le deiezioni dei quadrupedi per strada”.

Martino: “Quanta morte si sarebbe potuta evitare?”

A riportare “il grido di dolore”, che si alza simbolicamente nell’area dell’ex discarica di Frosinone, è stato il capogruppo della Lista Ottaviani Giovambattista Martino, tra i Medici di famiglia per l’ambiente al pari dell’altra consigliera Teresa Petricca. “Lo dice la Procura che era palese il rischio di inquinamento ambientale e resta sconosciuto l’utilizzo del finanziamento iniziale di due milioni di euro per la messa in sicurezza della discarica”.

Poi, con la voce rotta dall’emozione, Martino si è chiesto: “Quanta morte si sarebbe potuta evitare? Presto verrà fatto un convegno sul peggior esempio di inquinamento a Frosinone. Deve essere un dovere morale dell’intera città, maggioranza e opposizione, perché siamo una città martire e dobbiamo uscirne a testa alta”.

Il già candidato sindaco Mauro Vicano, contrariamente all’alleata assessora Sardellitti, non se l’è presa con il Pd bensì con “coloro che dicono no a qualsiasi trattamento dei rifiuti ed è l’unica risposta che sanno dare”.

Vicano: “Un monito per chi dice no agli impianti”

L’ex discarica, pertanto, “è un monito - ha criticato il consigliere d’opposizione Mauro Vicano - per chi non sa che dire no a tutto”. Una posizione ben differente da quella dei Medici di famiglia per l’ambiente, nonché della lista civica dell’ex sindaco e neo deputato Nicola Ottaviani.

L’amministrazione Mastrangeli, però, ha già chiarito la sua apertura alla realizzazione di un biodigestore per i soli rifiuti di Frosinone, che verrebbero trasformati in biogas.

Oltre all’osservazione di carattere generale, Vicano è andato anche sul particolare: “C’è ancora una parziale produzione di percolato - ha aggiunto l’altresì ex presidente della Saf, la società che tratta i rifiuti della provincia di Frosinone - Una gran parte dei rifiuti è mineralizzata, ossia inerte, ma un’altra no”.

I quesiti del dem Venturi sul personale

Il consigliere del Pd Norberto Venturi, dal canto suo, ha sottolineato inizialmente “le grandi opportunità del Pnrr per le pubbliche amministrazioni, specie con le deroghe per le assunzioni”. Da qui, a proposito dell’organico comunale ridotto, ha aggiunto che “i pensionamenti hanno ridotto il personale in maniera drastica a discapito dei servizi per i cittadini”.

Il sindaco Mastrangeli, in tutta risposta, ha premesso che “tramite Pnrr si possono riempire caselle ma non in maniera permanente”. Ha poi passato la parola all’assessore al ramo Adriano Piacentini: “Sono state già portate avanti azioni per potenziare alcuni settori, ma non è ovviamente esclusa la possibilità di fare molti inserimenti per non mandare in affanno i dipendenti, che vanno ringraziati per i loro sacrifici”.  

Il collega di giunta Danilo Magliocchetti, delegato ai rapporti con le università, ha anche fatto presente che “è stata appena approvata una convenzione tra Comune e Unicas per la formazione dei dipendenti, che potranno usufruire di ulteriori occasioni di crescita professionale e formativa, anche per offrire un servizio al cittadino ancora più puntuale e celere”.

Manutenzione del verde: bando a dicembre

Il democrat Venturi ha anche chiesto lumi sul prossimo bando di concorso per la manutenzione del verde pubblico, lamentando “l’insufficienza del solito stanziamento di 130 mila euro”. Nel mentre il gestore è decaduto, per via della mancanza dei requisiti iniziali, e l’appalto terminerà a dicembre.

Il vicesindaco Antonio Scaccia, assessore all’ambiente, ha assicurato che “c’è massima disponibilità a investire possibilmente più risorse pubbliche sul verde”. Venturi, vista “l’ampiezza delle risposte”, ha ringraziato la maggioranza “per il rispetto a un Consiglio comunale formato anche dalle minoranze consiliari”.   

Gli interrogativi di Pizzutelli (Pd) su sport e verde

Il capogruppo del Pd Angelo Pizzutelli, innanzitutto, ha criticato il presidente del Consiglio Massimiliano Tagliaferri “per non aver saputo mantenere correttezza e ordine” durante l’acceso dibattito sulla discarica. È poi passato alla sua interrogazione a proposito del bando Pnrr lanciato ad aprile scorso in materia di sport e inclusione. Ha chiesto “se l’ente ha risposto e per quali interventi”, ricordando che il Palazzetto Coni prosegue l’iter previsto dallo schema di deliberazione che ha portato all’accordo di Comune, Coni e il privato “Sport e salute spa” per la riqualificazione della storica palestra.    

L’apposito settore comunale, chiamato in causa, si è detto “preso a suo tempo alla sprovvista, limitandosi a indirizzare i gestori degli impianti di Frosinone a rispondere al bando”. Il consigliere Francesco Pallone, delegato allo sport ed esponente della lista Mastrangeli sindaco, ha assicurato che “sul Palazzetto Coni, visto l’iter in corso, fornirà una risposta dettagliata prossimamente”.

Il democrat Pizzutelli, però, ha anche denotato “poca attenzione nella centrale via Aldo Moro, dove spicca un verde un po’ troppo rigoglioso nelle aiuole”. Senza parlare, ha aggiunto, “del grido di dolore degli ex dipendenti della cooperativa che si occupava del servizio”. L’assessore Scaccia, a tal proposito, ha fatto sapere che “gli ex dipendenti sono stati convocati ad agosto e il Comune ha bloccato i pagamenti dalla cooperativa decaduta proprio per darli ai lavoratori rimasti senza stipendio e lavoro. Attendiamo la fine del contradditorio tra le parti in causa”.

L’attenzione di Iacovissi al quartiere Scalo

Il consigliere del Psi Vincenzo Iacovissi ha voluto rassicurazioni sulla messa in sicurezza dello Scalo. “Il sottopasso di Corso Lazio è in condizioni deficitarie tra problemi con la ringhiera, la segnaletica e la conseguente pericolosità”, ha rilevato l’oppositore. Poi ha centrato l’attenzione anche sulla carenza dei parcheggi per i pendolari in zona Stazione. E ha concluso chiedendo anche lumi sulla tomba romana rinvenuta quasi tre anni fa all’interno della rotatoria di Brunella.  

Il consigliere Anselmo Pizzutelli, delegato allo sviluppo urbanistico dello Scalo, ha aggiornato sulla prima questione: “Rispetto al sottopasso, verranno realizzate strisce pedonali rialzate, messa a posto la ringhiera e installato uno specchio parabolico”.

Ha poi confermato al consigliere Iacovissi che “si sta verificando se poter riutilizzare o meno il parcheggio Sif, visto che non sappiamo ancora se sia privato o meno”. Dall’assessore ai lavori pubblici Retrosi, invece, la garanzia che “c’è tutto un programma di valorizzazione del monumento funerario nella rotatoria di Brunella”. Tra l’altro il consigliere di minoranza Vicano, non senza meraviglia, ha fatto emergere che “tanti reperti ritrovati a Frosinone si trovano nella sede comunale di via VI dicembre, ma la Soprintendenza ha spostato quelli di valore a Palestrina”.

Le interrogazioni di Caparrelli e Mandarelli

Da Claudio Caparrelli, capogruppo del Polo Civico, una rimostranza: “Anche se non ci fosse un’apposita normativa, lo dice il buon senso che nelle isole pedonali dovrebbero fare ingresso solo i mezzi di emergenza anziché le forze dell’ordine, che dovrebbero parcheggiare fuori e pattugliare a piedi”. L’amministrazione Mastrangeli, in tutta risposta, ha replicato che “le forze dell’ordine sono legittimate a entrare nelle isole pedonali”.

Alessandra Mandarelli, consigliera della lista Marzi Sindaco, si è poi fatta portavoce di una protesta: “Ottanta famiglie si lamentano perché vorrebbero una pista di pattinaggio al Polivalente, ma l’attenzione resta rivolta a tutti soltanto sulla carta, non c’è per gli altri sport”.

A rispondere è stato direttamente il sindaco Mastrangeli: “C’è un importante intervento al Polivalente che rientra nei progetti di rigenerazione urbana finanziati con i fondi del Pnrr. Ma i fondi del Pnrr sono del 2020 e, nel mentre, ci sono stati aumenti delle materie prime pari al 30 o 40%. A giugno finiscono le progettazioni in base a una scadenza precisa e contingentata. E lo so bene perché quei tempi li ho scanditi io quando ero assessore nella precedente amministrazione”.

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