rotate-mobile
L'incontro con i sindacati

Consorzio industriale, quartier generale a Roma ma restano sedi operative di ex Asi e Cosilam: niente tagli al personale

Alle organizzazioni sindacali, presenti al lancio dell’organigramma da parte del presidente ciociaro De Angelis e del vicepresidente della Regione Leodori, è stato chiarito che “saranno tutelati territori e livelli occupazionali”

Il Consorzio industriale del Lazio, costituito ufficialmente con l’atto notarile dello scorso primo dicembre, avrà la sede centrale a Roma ma manterrà le sedi operative territoriali – ivi incluse quelle delle ormai ex Asi Frosinone e Cosilam Lazio Meridionale (Cassinate) – e, pertanto, non ci saranno tagli al personale.

A mettere in chiaro alle organizzazioni sindacali che “saremo più forti e saranno tutelati territori e livelli occupazionali” è stato il presidente ciociaro Francesco De Angelis, già a capo dell’Asi Frosinone e ora del consorzio più grande d’Italia, durante l’odierna presentazione dell’organigramma tenuta assieme al vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori. Secondo quest’ultimo “uno strumento snello e utile per il rilancio di tutta la regione, una sfida in cui crediamo”.

Consorzio industriale: sede centrale, riorganizzazione e mission

La sede centrale verrà inaugurata nel giro di due o tre mesi in via Campo Romano, dove sono già presenti alcuni assessorati regionali. Nel frattempo si svolgeranno incontri con il personale e far conoscere l’intero territorio a tutti i membri del Consiglio di amministrazione. La riorganizzazione, nel mentre, è stata concertata con le sigle sindacali “perché - ha accentuato De Angelis - sono sempre dalla parte dei lavoratori”.

Il Consorzio sarà organismo intermedio di gestione dei fondi europei e del Pnrr. Si occuperà inoltre di attrazione di investimenti, reindustrializzazione dei siti dismessi, promozione della costituzione di Aree produttive ecologicamente attrezzate, e gestione degli incentivi a favore delle imprese e lo sviluppo di sinergie distrettuali mediante la valorizzazione delle competenze imprenditoriali e scientifiche di ogni territorio.

De Angelis: “Spazio anche a transizione ecologica e digitalizzazione”

“È un progetto ambizioso. - ha commentato il presidente De Angelis - Personalmente sono soddisfatto di un lavoro portato avanti in questi due anni e concluso con un voto praticamente unanime, al di là delle appartenenze politiche. E questo anche grazie ai sindacati, oltre che alle associazioni di categoria e alle Camere di Commercio. Ognuno ha fatto la sua parte. Ora saremo più forti”.

“Quello appena nato è un Consorzio molto importante, per la grandezza e per la rilevanza delle aziende. E lo è anche per il numero del personale – ha aggiunto - Sono state unite in un unico ente competenze e peculiarità di ogni Consorzio e anche per questo saremo più competitivi. Quella che presentiamo oggi è la prima proposta, fermo restando che tra sei mesi ci ritroveremo di nuovo per migliorarla se sarà necessario. Per arrivare ad una organizzazione definitiva”.

“Sono state inoltre inserite due attività che considero molto importanti, quella della transizione ecologica e l'altra sulla digitalizzazione - ha concluso - È una sfida di cui beneficeranno tutti i territori, in termini di sviluppo ed occupazione. Una sfida che noi vogliamo vincere".

Leodori: “Stoffa acquistata, ora è necessario cucire il vestito”

"Credo che stia partendo una delle sfide più interessanti che la Regione dovrà affrontare nei prossimi anni - ha dichiarato il vicepresidente Leodori - Perché significa sviluppo del territorio. Un'idea messa in campo in tempi pre covid e che ora, proprio a causa della pandemia, sarà uno strumento ancora più utile per le imprese e per lo sviluppo del territorio”.

“Abbiamo bisogno di un periodo di rodaggio, perché è necessario che tutto l'iter sia condiviso da tutti. Questo è l'inizio del percorso - ha poi precisato - Noi abbiamo acquistato la stoffa, ora è necessario cucire il vestito sulle reali esigenze del territorio.  Perché è necessario avere una visione di insieme del territorio regionale, rendendo i singoli territori complementari. La Regione non può essere solo la somma delle province che non dialogano tra loro - ha detto ancora - Oggi è necessario cambiare e dobbiamo tutti lavorare affinché ci sia una reale integrazione. Il Pnrr è un'occasione unica per il rilancio del settore industriale. E quando si scommette su uno strumento noi dobbiamo avere il coraggio di non limitarlo”.

“Ecco perché il Consorzio Unico, dialogando con la giunta regionale e con gli enti locali, avrà il compito di rilanciare l'industria con una visione generale - ha accentuato in conclusione - E il settore industriale dovrà sapere a chi fare riferimento. La sfida è questa. Serve uno strumento snello che con chiarezza sia in grado di accogliere nuove realtà imprenditoriali. Grazie a Francesco De Angelis per aver raccolto questa sfida complicata ma che io credo valga la pena che sia giocata - così in conclusione - Perché credo che possa cambiare il destino di questa regione e noi non possiamo permetterci di rimanere fuori dalla sfida della globalizzazione”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Consorzio industriale, quartier generale a Roma ma restano sedi operative di ex Asi e Cosilam: niente tagli al personale

FrosinoneToday è in caricamento