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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Coronavirus, 33 casi positivi a Frosinone. Ottaviani: “Dati direttamente anche ai Sindaci” (oltre che alla Prefettura)

D’ora in poi il Primo Cittadino, dopo il mutismo derivante dagli screzi con l’Ufficio territoriale del Governo, diramerà un bollettino settimanale. Ha chiesto e ottenuto il report dalla Asl per velocizzare i servizi assistenziali per i contagiati

“Allo scopo di razionalizzare e velocizzare le attività di sostegno, di carattere socio-assistenziale, a favore dei soggetti che siano risultati positivi al Covid-19, o che siano comunque interessati da quarantene ovvero da isolamento domiciliare - premettono dal Palazzo municipale - il Sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani ha chiesto al servizio di Prevenzione della Asl di Frosinone di dare pronta attuazione alle disposizioni emanate dal Segretario Generale della Regione Lazio e dal Capo Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, già dal 16 marzo scorso”.

Tali disposizioni, infatti, prevedono che “i soggetti legittimati alla ricezione dei dati - evidenzia lo stesso Ottaviani - sono indicati, in particolare, nelle Prefetture, nelle Forze di Polizia, nei Vigili del Fuoco e, infine, nei Comuni”. Ora, anche nella veste di Presidente della Conferenza dei Sindaci sulla sanità provinciale, fa sapere che “il Dipartimento di Prevenzione della Asl di Frosinone ha trasmesso, anche al Comune, i dati sulle persone che risultano ad oggi positive, pari a 33 casi (tra cui mamma e figli ricoverati oggi al Bambino Gesù di Roma, ndr)”. Con “anche al Comune”, ovviamente, si intende velatamente “oltre che alla Prefettura”, visti gli screzi dei giorni scorsi e il conseguente mutismo di protesta da parte dell’autorità sanitaria locale di Frosinone.

In precedenza, inoltre, il manifesto social “Ora basta silenzio!” rivolto a quest’ultimo poco prima che fornisse il primo dato ufficiale: 18 positivi, tra cui il deceduto ex docente 62enne Gaetano Corvo. Poi la segnalazione arrivatagli in merito a un’altra persona scomparsa ancor prima, un 70enne originario di Pofi ma residente in città da oltre quarant’anni (di cui FrosinoneToday.it aveva già parlato), per un totale di 19. Ad oggi, però, i casi sono 33, “che vivono effettivamente nel Capoluogo - si precisa - al netto delle altre unità che hanno riportato il contagio all’interno delle RSA o delle altre strutture sanitarie, all'esterno del perimetro cittadino, nelle quali risultavano domiciliate già in precedenza”. E d’ora in avanti l’Amministrazione comunale diramerà un bollettino settimanale con “il dato numerico delle persone presenti in città - aggiungono – alle quali vengono erogati i servizi di assistenza sociale e di sostegno, in quanto colpite dal contagio del Covid-19, sulla scorta degli elementi forniti dal servizio di Prevenzione della Asl”.     

Al di là delle polemiche con la Prefettura – che tra l'altro, dopo lo stop nel weekend, non ha inviato oggi il suo report sulla situazione provinciale – il Sindaco Ottaviani ritiene che "la tempestività dell’acquisizione di tali informazioni, per i Comuni, si traduce nella necessità di programmare, gestire ed eseguire, con la massima solerzia, una serie di attività, sicuramente utili per i diretti interessati, quale il ritiro diversificato dei rifiuti solidi urbani, la sanificazione dei condomini e delle aree promiscue, la eventuale consegna, presso le abitazioni, di farmaci e generi di necessità. Dietro la formalità e la freddezza delle statistiche e dei numeri, infatti, si celano le specifiche individualità legate alle singole persone, con i loro problemi ed i loro bisogni quotidiani”.

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