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Elezioni regionali, il centrodestra sceglie Francesco Rocca. Manca solo l'annuncio

Francesco Rocca dà le dimissioni da presidente della Croce Rossa: sembra ormai certo che sarà lui a sfidare Alessio D'Amato

Sarà Francesco Rocca il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio alle prossime elezioni regionali. Manca ancora l'ufficialità, ma tutto viaggia in direzione del presidente nazionale della Croce Rossa. O per meglio dire l'ex presidente che ha origini ciociare e per la precisione con i genitori di Ceccano, perché l'indizio maggiore che porta alla conferma della sua candidatura sono le dimissioni, diventate ufficiali nella mattinata di lunedì con una lettera.

Le dimissioni di Rocca da presidente della Croce Rossa

"Ho deciso di presentare le mie dimissioni dalla carica di presidente nazionale della Croce Rossa Italiana perché ho scelto di mettermi a disposizione del territorio - si legge nella missiva - Come esperto di sanità pubblica, penso di poter portare un valore aggiunto: ho accettato una nuova sfida in cui credo fortemente. Ho voluto allontanarmi dal mio ruolo subito per evitare ogni possibile strumentalizzazione e per proteggere la nostra Associazione e tutti voi''.

Al primo pomeriggio di lunedì il nome di Rocca, 57 anni, non era ancora stato ufficializzato, ma le dimissioni sembrano confermare che è su di lui che Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia hanno trovato la quadra, mettendo così la parola fine a settimane di ipotesi e illazioni sulla scelta di Giorgia Meloni. È stata la premier, infatti, ad avere l'ultima parola sul candidato per le regionali, così come stabilito all'indomani dalle elezioni di settembre che ne hanno decretato la vittoria.

Da Rampelli a Procaccini, gli "scartati" per le regionali

Sulla lista erano presenti anche i nomi di Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e fedelissimo di Meloni, e l’europarlamentare Nicola Procaccini. E se l'ipotesi Rampelli aveva iniziato a farsi sempre più remota, complici alcune dichiarazioni contrarie al termovalorizzatore che non sono piaciute né alla premier né agli alleati (Lega in primis), Procaccini aveva guadagnato terreno, soprattutto dopo l'archiviazione della sua posizione nell'ambito dell’inchiesta Free Beach. Fuori dai giochi alla fine anche Chiara Colosimo e Paolo Trancassini, coordinatore regionale del partito.

Rocca, pur essendo un profilo civico e non politico, sembra avere alla fine convinto tutti. Vero è che qualcuno ha espresso dubbi - Maurizio Gasparri, per esempio, non ha nascosto che avrebbe preferito un nome politico - e che è ancora fresca e bruciante la sconfitta dell'avvocato semisconosciuto (e giunto in corsa) Enrico Michetti alle comunali, ma il presidente della Croce Rossa per la coalizione di centrodestra sembra avere tutte le carte in regola per sfidare il candidato di centrosinistra, l'assessore uscente alla Sanità Alessio D'Amato.

Da presidente della Croce Rossa alla Regione Lazio 
Il nome è arrivato in netto ritardo rispetto a quanto preventivato e sperato dagli allegati: le elezioni saranno il 12 e il 13 febbraio, il che lascia a Rocca poco meno di due mesi per farsi conoscere in tutto il Lazio. La sua esperienza alla guida della Croce Rossa, però, sembrano averlo reso il candidato ideale per sfidare D'Amato, che al tema della sanità ha lavorato per cinque anni.

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