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Elezioni Alatri 2021, Pavia: "Un terzo delle indennità di sindaco e assessori a progetti in ricordo di Morganti"

Il candidato primo cittadino, avvocato di parte civile nel processo per l’omicidio del 20enne di Tecchiena, rende nota la promessa elettorale “Alatri dopo Emanuele”: la devoluzione di parte degli emolumenti della Giunta a iniziative in suo nome

Il candidato sindaco di Alatri Enrico Pavia, avvocato di parte civile nel processo per l’omicidio di Emanuele Morganti, ha reso nota la prima delle due promesse elettorali del programma presentato in vista delle Elezioni amministrative 2021: “Alatri dopo Emanuele”, ovvero la devoluzione di un terzo delle indennità di sindaco e assessori a progetti pedagogici, formativi e creativi in ricordo del 20enne di Tecchiena ucciso nella notte tra il 25 e 26 marzo 2017.

Non c’è dubbio che negli ultimi cinque anni l’avvenimento più importante ad Alatri, come evidenzia lo stesso Pavia, sia stata “l’aggressione selvaggia e l’assassinio di Emanuele Morganti”. “Da quel giorno abbiamo scoperto che Alatri era diversa da come la immaginavamo - va avanti – Quel giorno ha segnato una svolta, ha decretato un ‘prima’ e un ‘dopo’”.

L’impegno di Pavia: “Alatri dopo Emanuele”

“La notte tra il 25 e 26 marzo 2017 ha segnato una svolta per la nostra comunità cittadina. L’agguato e l’assassinio di un giovane, Emanuele Morganti, - in uno dei luoghi più rappresentativi di Alatri, perché un tempo villa comunale frequentata da tanti giovani e famiglie e nel corso dei decenni sede dell’ospedale cittadino, del convento dei frati minori, della caserma dei carabinieri e ancora dopo di circoli ricreativi - è stato un momento di rivelazione, l’attimo in cui tutti ci siamo scoperti diversi da quello che pensavamo di essere, cioè immuni da rischi e conflitti, concordi nel nome di una sorta di patriottismo cittadino che garantiva di vivere immersi in una “bolla” che ci avrebbe protetto da ogni pericolo”.

“Da quel momento è cambiato tutto e anche il linguaggio della vecchia politica è apparso per quello che era, inadeguato a comprendere la città nuova, a capire i suoi conflitti e a governarli con le armi dell’amministrazione ma anche con quelle della mobilitazione di energie positive, fattive, realizzatrici, ambiziose per sé e per l’intera comunità”.

“Da questo parte il nostro contributo alla campagna elettorale e alla intera vita cittadina, per ricucire la trama della comunità, per superare contrapposizioni al suo interno, di territorio, di generazione, di condizione sociale e culturale, di provenienza”.

“Chi esalta la contrapposizione nega il valore della comunità aperta che è la premessa della risposta politica e amministrativa che intendiamo proporre alle nostre concittadine e ai nostri concittadini. Le nostre azioni saranno ispirate a questo principio fondante, la comunità torni ad essere unita, l’amministrazione comunale sia il luogo che la esalta con iniziative conseguenti”.

“Con questo spirito il sindaco e la giunta rinunceranno a una quota pari a un terzo dei loro emolumenti per devolverla alla realizzazione di progetti pedagogici, formativi, creativi nel nome e nel ricordo di Emanuele Morganti”.

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