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Elezioni Alatri 2021, l’assalto alla Cgil scatena un botta e risposta tra i candidati sindaco Pavia e Cianfrocca

A Pavia, che ha condannato lo squadrismo contro la sede del sindacato e preteso altrettanto da Cianfrocca, replica lo sfidante di centrodestra: “Vicinanza a Cgil e forze dell’ordine, fallito tentativo di collocarci in una sfera vicina agli aggressori”

L’assalto alla sede nazionale della Cgil, il deprecabile atto di squadrismo che è notoriamente avvenuto a Roma sabato 9 ottobre 2021 e al quale Forza Nuova potrebbe dare seguito nel resto d’Italia, fa discutere anche ad Alatri (Frosinone) nel pieno della campagna elettorale pre-ballottaggio.

Ormai a ridosso del secondo turno delle elezioni amministrative, di scena domenica 17 e lunedì 18 ottobre, il candidato sindaco civico Enrico Pavia ha stigmatizzato l’accaduto e replicato alle critiche ricevute per il suo post social: “È pazzesco che ci possano essere polemiche su una mia condanna dell’assalto - ha postato - È vero che Cianfrocca e Addesse non amano i confronti, ma in questo caso ci saremmo aspettati anche una loro dichiarazione di condanna della violenza, di cui sono restate vittime anche 38  agenti di polizia, per un fatto che ci tocca tutti da vicino perché riguarda la democrazia del nostro paese”.

Nell’incontro tenuto ieri nella frazione di Mole Bisleti, spalla a spalla con l’alleato e primo degli eletti Roberto Addesse (Lega), è scattata la risposta a distanza dell’aspirante primo cittadino di centrodestra Maurizio Cianfrocca. “Ho espresso la mia vicinanza alla Cgil, attaccata sabato nella sua sede di Roma, e alle forze dell'ordine che l'hanno difesa da vergognosi attacchi squadristi – sottolinea lo stesso Cianfrocca - Colgo l'occasione per estenderla anche a medici e infermieri del Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I”.

“Parlino Cianfrocca e Addesse come ho parlato io in prima persona - ha aggiunto, nel mentre, Pavia - e ci spieghino anche loro, come chiedono a noi, i curricula politici di chi oggi si trova sul loro stesso fronte, dentro la loro coalizione”. Da qui, al pari del super votato Addesse, la replica di Cianfrocca: “Come se ci fosse bisogno di sottolinearlo, nella mia vita non c'è mai stato spazio per la violenza repressiva e intimidatoria, di sicuro non c'è il rischio che prenda posto nella mia azione amministrativa”.

“Con buona pace di alcuni miei avversari politici - ha concluso - che, capziosamente, hanno approfittato di questo episodio per tentare di collocare me e l’intera coalizione in una sfera vicina a quella degli aggressori. Tentativo fallito. Ora, si ritorna a parlare di Alatri”.

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