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Elezioni 2022, tavolo centrosinistra: Frosinone in Comune e Possibile dettano le loro condizioni

Stefano Pizzutelli e Gianmarco Capogna, primarie o meno, non vogliono nomi calati dall’alto nel quadro della formazione del Campo largo e della selezione del candidato sindaco unitario

Stefano Pizzutelli, leader e consigliere di Frosinone in Comune, non può “accettare chi pretende di guidare una coalizione senza conoscerne nemmeno le componenti”. Gianmarco Capogna, a ruota, detta la conditio sine qua non di Possibile: “Chi vuole partecipare non deve essere coinvolto nell’attuale maggioranza”. Sono due anime del tavolo di centrosinistra coordinato dal Pd, a cui si contrappone un centrodestra pronto alle primarie e il tavolo riformista di Psi, Azione e Più Europa, in vista delle Elezioni amministrative 2022

I sodali Frosinone in Comune e Possibile, che fanno gruppo con Sinistra Italiana, dettano le loro condizioni e non ritengono indispensabili le primarie. Il potenziale candidato Pizzutelli mette le mani avanti anche e soprattutto rispetto al nome forte del Pd, il civico Mauro Vicano, per la candidatura a sindaco. “Se la strada prescelta dalla coalizione sarà quella delle primarie - dice a riguardo - pretendo che coloro che vogliono rappresentare la coalizione e formare una squadra vincente vengano, come sto facendo io, a presentarsi e a spiegare chi sono, da dove vengono e dove vogliono andare”.

Capogna, anche a nome di Anna Rosa Frate, mette invece in chiaro che il Polo Civico non potrà far parte della coalizione finché sarà in seno all’amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco e coordinatore provinciale della Lega Nicola Ottaviani. Un “paletto” messo a fronte della sintonia tra Francesco De Angelis e Gianfranco Pizzutelli, l’uno leader del Pd provinciale e l’altro presidente di un movimento ormai alleato del Partito democratico nel Consiglio della Provincia di Frosinone.

Il paletto di Frosinone in Comune

“In questi ultimi mesi - spiega Stefano Pizzutelli - mi sono concentrato sulla costruzione di una coalizione e sulla definizione di un programma, insieme a Possibile e Sinistra Italiana. Ad agosto dissi che le primarie di coalizione ci potevano stare se c'è una coalizione e per esserci una coalizione, ci deve essere non solo l'individuazione di un candidato, ma, prima del candidato, la condivisione di una strategia, di un programma, di un'idea di città”.

“È iniziato un confronto profondo che nei prossimi giorni delineerà i punti programmatici generali e le modalità con le quali individuare il candidato a sindaco. Non posso però accettare di fare un percorso di condivisione e dialogo e poi mi arriva qualcuno, senza alcun rappresentante al tavolo di coalizione, senza alcuna conoscenza della situazione amministrativa della città, le cui posizioni sono ignote, che pretende di guidare una coalizione di cui non conosce nemmeno le componenti”.

“Sono convinto che riuscire a trovare una donna o un uomo che riportino entusiasmo e voglia di partecipare in città è comunque possibile anche senza passare per le primarie. E a questo sto lavorando personalmente. Ma se la strada prescelta dalla coalizione sarà quella delle primarie, pretendo che coloro che vogliono rappresentare la coalizione e formare una squadra vincente vengano, come sto facendo io, a presentarsi e a spiegare chi sono, da dove vengono e dove vogliono andare”.

Possibile: “Preferiamo una sintesi politica”

“Non abbiamo mai fatto mistero di aver intrapreso un percorso esplorativo all’interno del campo del centro-sinistra aperto alla partecipazione del Movimento 5 Stelle per le prossime amministrative di Frosinone - dichiara Gianmarco Capogna - È un fatto che confermo, a nome del Comitato Possibile di Frosinone. Per quanto ci riguarda la costruzione di una coalizione di questo tipo deve avere una prospettiva capace di rappresentare un cambiamento radicale per la città anche in termini di rinnovamento politico e generazionale”.

“Si parte dal metodo, dai contenuti, dal programma e, in contemporanea, dai criteri per l’individuazione della migliore figura capace di rappresentare questo progetto. In questo senso sì, confermo quanto è stato riportato dalla stampa e cioè che Possibile chiede una sintesi politica. Ma non una sintesi a tutti i costi e con tutti indifferentemente”.

“La nostra è una posizione chiara e trasparente espressa in maniera coerente a tutti i partecipanti agli incontri di questi mesi. Riteniamo che non debbano esserci processi sovradeterminati in altre sedi e che chiunque sia interessato a prendere parte a questo percorso venga a rapportarsi col tavolo stesso spiegando quale sia la sua idea di città e quale sia il contributo che vuole portare”.

La conditio sine qua non: niente Polo Civico

“Inoltre, una condizione politica sine qua non: chi vuole partecipare a questa coalizione deve necessariamente non essere coinvolto nella maggioranza attuale. Questo proprio perché le intenzioni alla base del lavoro portato avanti in questi mesi sono quelle di costruire una piattaforma programmatica ed elettorale capace di assicurare alternativa e discontinuità”.

“Preferiamo una sintesi politica anche in ottica di scelta della figura candidata a Sindaco/a perché rappresenterebbe un avanzamento in termini qualitativi dell’unità e della coesione della coalizione stessa. Se questo non avvenisse abbiamo anche detto che si può pensare alle primarie, dove non avremmo problemi, con Frosinone In Comune e raccogliendo anche altri consensi, ad avanzare una nostra candidatura. Ma le primarie non possono diventare uno strumento per autocandidature mai presentate in sede di discussione politica e programmatica. Questo non per limitarne la portata democratica o l’apertura ma perché chiunque sarà candidato/a Sindaco/a dovrà essere un nome rappresentativo di tutti non solo di alcuni”.

“Con questo spirito io ed Anna Rosa Frate, che è sempre stata con me a questi incontri, stiamo portando il nostro contributo nel pieno rispetto delle altre forze politiche anche di fronte a scelte di cui non comprendiamo le ragioni come decidere di non partecipare, senza spiegazioni, ad una riunione che era stata fissata collegialmente”.

“Ultimo, ma non ultimo, l’allargamento che per noi è determinante è verso la cittadinanza e le parti sociali, in primis verso le associazioni che in questi anni hanno saputo tenere alta l’attenzione su tanti temi. Allo stesso modo, però, rifuggiamo da chi, anche da quel mondo, preferisce sempre attaccare la politica facendone un miscuglio indefinito. C’è chi come noi di Possibile che non si è mai sottratto al dialogo e al confronto con la piena disponibilità a sostenere il lavoro delle associazioni e delle reti e ritengo che questo sia meritevole di rispetto e anche di un tentativo di avvicinamento che può solo che rafforzare l’eventuale coalizione”.

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