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Elezioni amministrative 2021, i sindaci eletti nei 22 comuni con meno di 15 mila abitanti: 4 le donne

Continuità e ribaltoni a Msgc, Roccasecca, Arce, Castro, Supino, Torrice, Castrocielo, Esperia, Alvito, Vallecorsa, Sgurgola, Fumone, Trivigliano, Pastena, T. Cajetani, Collepardo, Vicalvi, Colle S. Magno, Casalattico, Terelle, Viticuso e Acquafondata

Domenica 3 e lunedì 4 ottobre 2021, rispettivamente dalle 7 alle 23 e dalle 7 alle 15, si sono svolte le elezioni amministrative nelle grandi Alatri e Sora ma anche in altri 22 comuni medio-piccoli della provincia di Frosinone.

Ecco i sindaci eletti nei 22 comuni con meno di 15 mila abitanti, dal più grande al più piccolo: Emiliano Cinelli (Monte San Giovanni Campano), Giuseppe Sacco (Roccasecca), Luigi “Gino” Germani (Arce), Leonardo Ambrosi (Castro dei Volsci), Gianfranco Barletta (Supino), Alfonso Santangeli (Torrice), Giovanni Fantaccione (Castrocielo), Giuseppe Villani (Esperia), Luciana Martini (Alvito), Anelio Ferracci (Vallecorsa), Gianluca Latini (Trivigliano), Angelo D’Ovidio (Pastena), Saverio “Lello” Ubodi (Torre Cajetani), Mauro Bussiglieri (Collepardo), Mario Ferrera (Vicalvi), Valentina Cambone (Colle San Magno), Francesco Antonio Di Lucia (Casalattico), Fiorella Gazzellone (Terelle), Vincenzo Antonino Iannetta (Viticuso) e Marina Di Meo (Acquafondata).

Questi i dati dell’affluenza: Monte San Giovanni Campano (74.69%), Roccasecca (66.25%), Arce (72.3%), Castro dei Volsci (76.36%), Supino (67.62%), Torrice (74.01%), Castrocielo (80.18%), Esperia (74.29%), Alvito (65.19%), Vallecorsa (86.54%), Trivigliano (79.29%), Pastena (79.14%), Torre Cajetani (79.03%), Collepardo (82.01%), Vicalvi (58.47%), Colle San Magno (52.94%), Casalattico (41.01%), Terelle (37.78%), Viticuso (59.64%) e Acquafondata (44.1%).

+++ Articolo aggiornato il 05/10/2021 alle 11.00 +++

I Comuni in cui vince la continuità

A Msg Campano vince l’ex assessore Emiliano Cinelli (32.88%, 2.700 su 8.393 voti), in rappresentanza di “SiAmo Monte San Giovanni Campano” e politicamente in sintonia con la corrente maggioritaria del Pd provinciale (Pensare democratico). Batte soprattutto il già presidente del Consiglio Michele Ciardi (Impegno Comune), candidatosi in continuità con l’amministrazione guidata da Angelo Veronesi.  

Continuità che innanzitutto è stata preferita a Roccasecca, Arce, Castro dei Volsci e Supino. Elezioni “bulgare” quelle che hanno visto il rispettivo predominio del sindaco uscente Giuseppe Sacco (addirittura all’89.19%), il primo cittadino caduto Luigi “Gino” Germani (al sesto mandato complessivo grazie a un 48.92%), il già vicesindaco Leonardo Ambrosi (71.75%) e Gianfranco Barletta (75.01%).

Battute, nell’ordine, le alternative rappresentate da Bernardo Forte, Roberto Simonelli-Alfonso Rosanova, Luciano Lancorai-Savina D’Amore e Alessandro Foglietta-Anna Rita Fracassa. Stessa storia anche ad Esperia (uscente Giuseppe Villani), Vallecorsa (ex vicesindaco Anelio Ferracci), Trivigliano (ex vicesindaco Gianluca Latini, unico candidato) e Collepardo (sindaco uscente Mauro Bussiglieri).

Roccasecca, il record di Sacco: 89.2%

Giuseppe Sacco, sindaco di Roccasecca-2

Giuseppe Sacco, avvocato 49enne, ha portato a casa il secondo mandato consecutivo grazie a un risultato record: l'89.2 dei voti. A capo della lista civica "Cambia Roccasecca", ha ottenuto 3925 preferenze contro le 473 dell'altro candidato a sindaco, Bernardo Forte (10.8%). Il numero degli aventi diritto al voto si aggira attorno ai 5800. Un consenso "bulgaro" che, stando alle parole dello stesso Sacco, "arriva da cinque anni di buona amministrazione e giusta politica".

"Con la mia squadra abbiamo analizzato le cose che avrebbero potuto far alzare il livello di vivibilità dei cittadini e per questo, abbiamo attuato un vero e proprio restyling della cittadina - aggiunge poi - Impianti sportivi nuovi ed a norma fruibili a tutti; scuole sicure; manutezione e pulizia di strade e piazze sia nel centro che in periferia; rilancio del turismo e del patrimoni archeologico e storico con percorsi a tema e soprattutto la presenza costante della Giunta in Comune durante la Pandemia. Nessuno è stato lasciato solo. La peculiarità di essere il sindaco di tutti, senza distinzione di colori politici e schieramenti, è stato recepito e di questo sono profondamente orgoglioso".

Dai ribaltoni alle quattro donne elette

I veri e propri ribaltoni, invece, si sono registrati a Torrice, Castrocielo e Pastena. Alfonso Santangeli (Torrice C’è), dopo l’annullamento delle elezioni 2018 e la revoca della carica a Mauro Assalti, si prende la sua rivincita: finisce 43.19% a 40.57%.

L’ex vicensidaco Giovanni Fantaccione (66.04%), dal canto suo, mette fine all’era dei Materiale (Filippo e Laura) a Castrocielo: surclassa il già presidente del Consiglio Graziano Cerasi (33.96%), indicato dalla maggioranza uscente. Angelo D’Ovidio (40.12%), già sindaco di Pastena e coordinatore provinciale dell’Udc, è invece il successore di Arturo Gnesi: sconfitti il vicesindaco uscente Attanasio Di Domenico (30.87%) e il già assessore Mario Parisi (29.02%).

Oltre alla Di Meo ad Acquafondata, le donne vincono ad Alvito (Luciana Martini, 50.91%, contro Paola Iacobone, 49.09%), Colle San Magno (Valentina Cambone, 53.36%, contro Antonio Di Nota, 46.64%) e Terelle (Fiorella Gazzellone, 80.46%, contro Mario Di Vizio e Italo Velardo, 18.39% e 1.15%).

Gli aspiranti primi cittadini negli 8 Comuni medio-piccoli    

Cinque i candidati a sindaco di Msg Campano sono cinque: Dante Abballe, Michele Ciardi, Carlo Coratti, Emiliano Cinelli e Sandro Visca. A Roccasecca due: il sindaco uscente Giuseppe Sacco e Bernardo Forte. Ad Arce tre: il sindaco caduto Luigi Germani, Alfonso Rosanova e il riammesso Roberto Simonelli. A Castro dei Volsci tre: Leonardo Ambrosi, Savina D'Amore e Luciano Lancorai.

Supino tre: il sindaco uscente Gianfranco Barletta, Alessandro Foglietta e Anna Rita Fracassa. A Torrice tre: il sindaco caduto Mauro Assalti, Alfonso Santangeli e Massimiliano Vincenzi. A Castrocielo due: Graziano Cerasi e Gianni Fantaccione. Ad Esperia, infine, due: il sindaco uscente Giuseppe Villani e Patrizio Caporusso. 

Ecco candidati a sindaco, liste e aspiranti consiglieri negli 8 Comuni medio-piccoli: Monte San Giovanni Campano, Roccasecca, Arce, Castro dei Volsci, Supino, Torrice, Castrocielo ed Esperia

Gli aspiranti primi cittadini nei 14 piccoli Comuni

Ad Alvito due: Paola Iacobone e Luciana Martini. A Vallecorsa due: Anelio Ferracci e Tarcisio Tullio. A Sgurgola tre: Antonio Corsi, Giovanni Corsi e Fabio Spaziani. A Fumone due: Matteo Campoli e Maurizio Padovano. A Trivigliano l'unico candidato Gianluca Latini. A Pastena tre: Angelo D'Ovidio, Attanasio Di Domenico e Mario Parisi. A Torre Cajetani tre: Anna De Marchis, Daniele Peloso e Silverio Ubodi. A Collepardo due: Mauro Bussiglieri e Roberto Sarra.

Vicalvi tre: Giovanni Di Filippo, Mario Ferrera e Dino Riggi. A Colle San Magno due: Valentina Cambone e Antonio Di Nota. A Casalattico tre: Francesco Di Lucia, Angelo Antonio Macari e Angelo Morelli. A Terelle tre: Mario Di Vizio, Fiorella Gazzellone e Italo Velardo. A Viticuso due: Vincenzo Iannetta e Giovanni Tedeschi. Ad Acquafondata, infine, tre: Marina Di Meo, Luca Domenico Pacitto e Sergio Mancone.  

Ecco candidati a sindaco, liste e aspiranti consiglieri nei 14 piccoli Comuni: Alvito, Vallecorsa, Sgurgola, Fumone, Trivigliano (Gianluca Latini unico candidato), Pastena, Torre Cajetani, Collepardo, Vicalvi, Colle San Magno, Casalattico, Terelle, Viticuso e Acquafondata

Il voto nei comuni con meno di 15mila abitanti

Nei comuni fino a 15.000 abitanti si vota con una sola scheda, su cui sono presenti appositi rettangoli contenenti i nomi dei candidati sindaco e della lista a cui sono collegati ed una riga tratteggiata nei comuni fino a 5mila abitanti (Castro dei Volsci, Supino, Torrice, Castrocielo, Esperia, Alvito, Vallecorsa, Sgurgola, Fumone, Trivigliano, Pastena, Torre Cajetani, Collepardo, Vicalvi, Colle San Magno, Casalattico, Terelle, Viticuso e Acquafondata) e due righe nei comuni con una popolazione fra i 5mila e i 15mila abitanti (Monte San Giovanni Campano, Roccasecca e Arce).

In questi comuni si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco o solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato.

Nei comuni fino a 5mila abitanti l’elettore può manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) del candidato scelto.

Nei comuni con popolazione tra i 5mila e i 15mila abitanti, l’elettore può esprimere una o due preferenze, ma in questo secondo caso le preferenze devono riguardare candidati di sesso diverso, a pena di annullamento della seconda preferenza (doppia preferenza di genere). È eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

Asl: modalità operative per raccolta voto

L’allestimento delle sedi elettorali e la procedura di raccolta delle votazioni a domicilio dovranno rispettare precise misure e regole stabilite con D.L. n. 117 del 17 agosto 2021. A questo proposito, personale specializzato della ASL di Frosinone spiegherà, il 1 ottobre, le indicazioni operative in merito alle procedure di sicurezza sanitarie concernenti le operazioni elettorali ai componenti dei seggi speciali eventualmente costituiti e dei relativi uffici elettorali di sezione di riferimento.

Tali indicazioni operative non sono necessarie per eventuali componenti appartenenti alle USCAR, coordinate dal dottor. Vittorio Cerasaro. Con il decreto legge 117/2021 sono state disciplinate le modalità di raccolta del voto degli elettori in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario e degli elettori sottoposti a trattamento ospedaliero o domiciliare per Covid-19.

Dal presidente della Provincia Pompeo

“Quello delle Amministrative - sottolinea Antonio Pompeo nell'augurare in bocca al lupo a tutti i candidati - è l'appuntamento più importante per i territori, chiamati a scegliere i loro diretti rappresentanti che non solo saranno alla guida di comuni e città ma svolgeranno anche il delicato e strategico ruolo di congiunzione con gli enti sovraordinati e con il Governo centrale. Quest'anno, poi, dopo il lungo periodo di emergenza sanitaria e la lenta ripresa delle attività, essere eletto sindaco e consigliere significa accettare una sfida che potrebbe rivelarsi unica e irripetibile: quella di favorire lo sviluppo, la crescita e la modernizzazione del proprio comune attraverso le preziose opportunità rappresentate dal Pnrr".

"Amministrare oggi, con le difficoltà e le onerose responsabilità di cui i rappresentanti delle istituzioni sono investiti, in presenza della crisi economica più pesante del dopoguerra e della più grande pandemia del secolo, equivale a una missione che presuppone, innanzitutto, un forte spirito di servizio. Costruire traiettorie di lungo periodo, essere presenti nella quotidianità dei cittadini, informarli e rispondere loro anche attraverso le nuove forme dirette di rapporto con la P.A. rappresentate dai social, credere nelle potenzialità del territorio e dei giovani in prima battuta: sono tutte azioni che un buon amministratore deve mettere in campo, non senza notevoli sforzi e sacrifici, se vuole realmente interpretare il proprio ruolo con impegno, dedizione e coscienza". 

"Siamo entrati in una  fase di rilancio nazionale che prevede anche ingenti somme da destinare alle politiche di sviluppo locale: sono occasioni per uscire da questa fase complessa e proiettarci in un futuro più ‘semplice’ da governare, ma occorrono vere progettualità. Per le quali la Provincia, che mi onoro di rappresentare, sarà sempre un punto di riferimento, continuando ad esercitare il ruolo di ‘Casa dei Comuni’ e insostituibile collegamento con i più alti livelli istituzionali, come ha dimostrato proprio in questo lungo e complesso periodo. Ai candidati sindaci e consiglieri, dunque, - conclude il presidente della Provincia - auguro una buona fine di campagna elettorale e a coloro che saranno decretati amministratori dalle urne un proficuo lavoro al servizio delle loro comunità, nella consapevolezza che governare bene è un onere e un onore da svolgere nell’assoluto rispetto delle comunità, dei territori e del loro futuro”.

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