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In vista del secondo turno

Ballottaggio Frosinone 2022: chi sta con Mastrangeli e chi sta con Marzi. Non manca il ricorso

In attesa del secondo turno delle Elezioni comunali 2022, fissato per domenica 26 giugno, tutti gli intrecci che precedono il nome del nuovo sindaco del Capoluogo ciociaro

Innanzitutto un presupposto, un dato di fatto: se non si fosse candidato a sindaco il già esponente di FdI Giuseppe Cosimato, competitor civico preferito dall’1.15% dei votanti (276 persone), Riccardo Mastrangeli non avrebbe vinto comunque al primo turno delle Elezioni amministrative 2022 di Frosinone. L’aspirante successore dell’uscente Nicola Ottaviani, in rappresentanza del centrodestra, non è riuscito ad andare oltre il 50%. Si è fermato al 49.26%, 11.856 voti, 473 in meno della soglia vincente (12.329 su 24.657 schede scrutinate).

A questo punto, al netto tra le altre delle critiche del già ministro Francesco Boccia, risulteranno preziosissimi i voti della coalizione che ha sostenuto concorrente di centro Mauro Vicano: Azione e due liste civiche contenenti candidati di Udc, Autonomi e Partite Iva, e Progetto Lazio. Ovvio che quella al ballottaggio sarà un'altra partita. Nicola Zingaretti ritiene che si riparta da zero a zero, dato che "vincerà chi porterà più gente a votare" e a detta sua sarà Marzi. Nel centrodestra, come riportano manifesti e apette elettorali, si sente invece il successo a un passo: "Manca solo il tuo voto alla vittoria - si appellano agli altri elettorati e agli astensionisti - Confermiamo Mastrangeli". Il suo predecessore Nicola Ottaviani ha accentuato che "la città ha già scelto il suo nuovo sindaco". 

In tutto, se confermati a favore di Mastrangeli, sarebbero 1.098 consensi (4.56%). Sono quelli che potrebbero consegnare la vittoria all’aspirante primo cittadino di centrodestra. Vincenzo Iacovissi, vicesegretario in campo al primo turno con il “suo” Psi, ha lasciato libertà di coscienza. Resta il fatto che ha rappresentato sin dall’inizio non solo un’alternativa alla destra al potere ma anche al campo largo progressista strettosi attorno alla candidatura del già sindaco Pd Marzi. Di quel campo largo non facevano, non fanno e non faranno parte né Azione né il Partito socialista col suo Nuovo centrosinistra. L'elettorato di Iacovissi non può che spaccarsi in tre: Mastrangeli, Marzi o astensionismo. 

Lista per Frosinone: "Mancano almeno 150 voti"

A rendere tutto ancor più imprevedibile il potenziale ricorso al Tar della Lista per Frosinone, quella guidata dall’assessore uscente Antonio Scaccia e con la più votata di tutti all’attivo. Stando alle verifiche iniziali, non risulterebbe almeno 150 voti che vengono ritenuti legittimi dai diretti interessati. In un particolare seggio elettorale, per esempio, sarebbero state attribuite appena 29 delle 107 preferenze rivendicate.

Se la Lista per Frosinone ha ragione, la stessa civica (1.959 voti, 8.43%) potrebbe sorpassare clamorosamente Fratelli d’Italia (2.032, 8.74%), piazzatasi al secondo posto all’interno della coalizione dietro la Lista Ottaviani (2.743, 11.80%). Ne gioverebbe ovviamente, in caso di elezione di Mastrangeli, il già vicesindaco Scaccia in seno alla nuova Giunta comunale. Per ora il potenziale vicariato, però, sembrerebbe esserselo proprio guadagnato Fabio Tagliaferri, coordinatore cittadino di FdI, già vice di Ottaviani e suo alleato fino alla cacciata dall’esecutivo.   

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