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Sabato, 20 Aprile 2024
Frizioni in maggioranza

Centrodestra, la tensione si taglia a fette anche in Consiglio comunale

La spaccatura a livello provinciale si è avvertita nel clima rigido dell’ultima seduta a Frosinone. Era finalizzata ad accogliere l’assessora Testa, il consigliere Iannarilli e maggiori entrate, nonché pagare vecchi debiti, ma anche una tregua armata

Sarebbe stato un Consiglio comunale come tanti, particolare per qualcuno, se non fosse stato anticipato dalla spaccatura del centrodestra in vista dell’elezione del presidente della Provincia. Si trattava di accogliere in Consiglio le novità della Lega, la nuovamente assessora Rossella Testa e il neo consigliere Dino Iannarilli, a seguito delle improvvise dimissioni di Danilo Magliocchetti. In aggiunta l'accoglimento di nuove entrate (oltre 400 mila euro) e il pagamento di vecchi debiti (oltre 150 mila euro). 

Nei giorni scorsi, però, è successo di tutto. Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, ha preannunciato e poi formalizzato la sua candidatura. È fortemente sostenuta dalla Lega, trainata a livello provinciale dal Nicola Ottaviani, neo deputato e due volte sindaco di Frosinone con Mastrangeli assessore al bilancio nelle sue Giunte.

Nel mezzo, in questi giorni, le proteste di Fratelli d’Italia e Forza Italia per il ravvisato “scatto in avanti” dell’ormai candidato Mastrangeli. Nell’ultima seduta consiliare, ovviamente, la tensione si tagliava davvero a fette. Poi c’è chi è bravo a nasconderla.

"L'unica candidatura del centrodestra", non di tutto

I vertici territoriali di FdI e FI non vogliono concedere anche la Provincia a chi guida già il Capoluogo ciociaro. Per questo hanno preferito stringere un accordo con le correnti minoritarie del Pd, Base riformista di Antonio Pompeo e i sindaci del Cassinate guidati da Enzo Salera, a favore della corsa del sindaco di Arce Luigi Germani. Quest’ultimo, sindaco civico di una cittadina di cinquemila anime, si è presentato nella veste di “uomo delle istituzioni” ma è da tempo vicino al Partito democratico.

La gran parte del Pd, invece, sta dalla parte del terzo competitor: il sindaco di Sora Luca Di Stefano, il più giovane della provincia di Frosinone, eletto poco più di un anno fa. Pensare democratico, la corrente maggioritaria provinciale guidata da Francesco De Angelis, appoggia Di Stefano anche assieme a pezzi di centrodestra. Le due coalizioni si sono spaccate su tre nomi civici. Mastrangeli, al contempo, ha voluto rivendicare che la sua è “l’unica candidatura del centrodestra”.

Un chiaro messaggio, questo, rivolto al presidente provinciale di FdI Massimo Ruspandini e al coordinatore regionale di FI Claudio Fazzone. I quattro consiglieri comunali di Fratelli d’Italia – Sergio Crescenzi, Alessia Turriziani, Alessia Savo e Franco Carfagna – non voteranno per il “loro” sindaco alle prossime elezioni provinciali.

Resa dei conti FdI-Lega: FI spaccata

Lo "scatto in aventi" sembra essere proprio la goccia che ha fatto traboccare il vaso apparso già colmo sin dall’inizio dell’amministrazione Mastrangeli. Tutti si sono dovuti sacrificare rispetto agli accordi pre-elettorali, rinunciando a qualche incarico. Fabio Tagliaferri, assessore e coordinatore cittadino di FdI, ha dovuto cedere la carica di vicesindaco al civico Antonio Scaccia (Lista per Frosinone). Non da meno il centrodestra è ai ferri corti anche alla volta delle elezioni regionali 2023.

L’indirizzo dato ai consiglieri frusinati di FdI – Franco Carfagna, Sergio Crescenzi, Alessia Savo e Alessia Turriziani – è quello di votare per il civico-dem Germani. Anche i sindaci Roberto Caligiore (FdI) e Daniele Natalia (FI), che guidano nell’ordine grandi comuni come Ceccano e Anagni, voteranno per lui. A distinguersi nell’universo di Forza Italia è il dirigente provinciale Adriano Piacentini, assessore nella Giunta comunale di Frosinone.

Dalla parte del sindaco alla Provincia, di conseguenza, dovrebbero esserci i consiglieri comunali di Forza Italia Cinzia Fabrizi e Maurizio Scaccia. Per Piacentini, malgrado sia subcordinatore provinciale di FI, si continua a parlare di una candidatura alla Regione Lazio con la Lega in posizione eleggibile.Se andrà a finire come vuole il deputato Ottaviani, Mastrangeli diventerà anche presidente della Provincia e Piacentini sarà in campo alle prossime Regionali. 

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