rotate-mobile
L'analisi

Elezioni 2022, i pro e contro del ballottaggio. Gli scenari dei prossimi giorni

Sarà il turno supplementare del 26 giugno a decretare chi sarà il nuovo sindaco di Frosinone. Basteranno i 10 punti di vantaggio allo schieramento di Mastrangeli?

La lunga giornata elettorale di ieri ha sancito che bisognerà attendere il 26 giugno per sapere chi sarà il nuovo sindaco di Frosinone. Come era nelle previsioni che però non sono state supportate da alcuni sondaggi che giravano le settimane scorse, i primi due schieramenti sono risultati essere quelli del centro destra al fianco del farmacista Riccardo Mastrangeli e quelli del centro sinistra con a capo l’ex sindaco ed avvocato “Memmo” Marzi.

I voti mancanti

Per qualche centinaio di voti Mastrangeli non ha vinto al primo turno fermandosi al 49,26% con 11856 voti e quindi, come prevede la legge, la campagna elettorare si prolungherà di altre due settimane. Marzi si è fermato al 39,13% con 9419 voti presi. Oltre 10 punti in percentuale a favore dello schieramento formato dalle sette liste al fianco di Mastrangeli che significano 2437 voti di differenza.

A caldo a fine della lunga giornata e come succede spesso in Italia hanno esultato entrambe gli schieramenti con Mastrangeli (video in basso) che parla di numeri rassicuranti dicendosi certo che manterranno lo stesso vantaggio anche il 26 giugno e Marzi, sostenuto ugualmente da altre sette liste e partito con un forte ritardo in campagna elettorale, che parla di risultato storico in quanto c’è stato un recupero di importanti fette di elettorato e consepovele che in passato il ballottaggio è stato sempre benevolo con il centrosinistra.

Ora l’attenzione è tutta posta sull’elettorato del Psi e quello di centro con i primi che sostenendo Iacovissi hanno preso il 5,90% (1419 voti), mentre il dottor. Vicano si è fermato al 4,56 (1098 voti) percentuali che come è facile capire se spostaste verso destra o verso sinistra potrebbero fare la differenza nell’elezione del nuovo sindaco.

I numeri delle liste delle elezioni di Frosinone

Inoltre, il giorno dopo, è importante analizzare anche il peso delle singole liste all’interno dei due schieramenti maggioritari. Il PD è risultato essere il primo partito con 2903 voti pari al 12,49, seguito dalla lista Mastrangeli con 2743 voti pari al 11,80. Poi c’è la civica di Marzi con 2585 con l’11,12% e dall’altra parte secondo partito c’è Fratelli d’Italia con 2032 voti pari al 8,74. Poi ci sono, sempre con Mastrangeli, Lista per Frosinone con 1901 voti e l’8,18% e Forza Italia con 1047 4,51% e dall’altra parte la lista Marini con 1039 voti ed il 4,47% seguita dalla Lega con 1007 vorti pari al 4,33% e Frosinone in comune con 739 voti ed il 3,18% ed in fine per lo schieramento di centro destra Frosinone Capoluogo con 687 voti ed il 2,96%. Chiudono nel centro sinistra Piattaforma Civica Ecologista con 375 voti 1,61 ed il movimento 5 stelle fermo a 307 voti e solo 1,32%.

Da questa analisi comparata delle liste all’interno dei due schieramenti emergono fattori molto interessanti. Il primo è che in quello di Marzi ha tirato di più, come era facile da prevedere visto la discesa in campo di tutti i vertici, il Pd ma è andata bene anche la lista civica che fa riferimento al candidato sindaco. Nell’altro è stata la lista civica di Mastrangeli a prevalere dove molto probabilmente sono confluiti anche voti di partiti di centro destra seguita dal partito di Fratelli D’Italia.

Certo i numeri dicono che oltre 10 punti percentuali sono un bel vantaggio per Mastrangeli da poter amministrare in queste ulteriori due settimane di campagna elettarore ma bisognerà vedere quante persone di riuscirà a far andare a votare in un’altra calda domenica di giugno.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni 2022, i pro e contro del ballottaggio. Gli scenari dei prossimi giorni

FrosinoneToday è in caricamento