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Polemiche ad alta velocità

Elezioni 2022, Tav o non Tav? Azione: “Frusinate e Basso Lazio non menzionati nel piano”

Il partito di Calenda, a sostegno del candidato sindaco Vicano, lamenta che la provincia di Frosinone non viene minimamente considerata nel piano regionale di investimenti 2022-2031 lanciato da Ferrovie dello Stato per l'Alta Velocità

Le perplessità sulla linea Tav in Ciociaria, visto che non rientra tra le opere regionali finanziate da Ferrovie dello Stato tra 2022 e 2031, sono approdate al confronto tra candidati a sindaco presso la sede di Unindustria Frosinone. A lamentare la mancanza di informazioni da parte dell’amministrazione Ottaviani, di cui Riccardo Mastrangeli è potenziale erede, è stato soprattutto il competitor del Centro Mauro Vicano. Nelle scorse ore, però, sono arrivate le rassicurazioni di Mauro Alessandri, assessore regionale alla mobilità.

Azione, che sostiene Vicano ed ha come capolista la consigliera uscente Alessandra Sardellitti, vuole ancor più chiarezza: “Sono 16 i miliardi destinati da Ferrovie dello Stato alla Regione Lazio nel Piano d'Investimento 2022-2031. Frusinate e basso Lazio non sono in alcun modo menzionati. L’aspetto che ci fa riflettere e indignare ancor di più è che nelle missioni del Pnrr e quindi tra gli obiettivi politici dei prossimi anni ci sono due voci: infrastrutture per una mobilità sostenibile e inclusione e coesione sociale e territoriale”.

Azione: “L’Alta Velocità che fine farà?”

Si chiedono dunque: “Le nuove stazioni previste tra Cassino, Roccasecca, Frosinone, Ferentino? L’Alta Velocità che fine farà? La riduzione dei tempi di percorrenza sulla tratta Cassino-Frosinone-Roma dove sta? Ma soprattutto che fine abbia fatto quel nuovo ‘Rinascimento ferroviario’ delle non così remote inaugurazioni, tagli di nastro, conferenze e dichiarazioni?”

“Crediamo che questo Piano, penalizzante per la nostra provincia, rappresenti lo specchio negativo di tutte le promesse, ma soprattutto di un’evidente non curanza delle esigenze del nostro territorio – tuonano i vertici di Azione - È un passo indietro che segnerà negativamente il futuro del Frusinate, già molto indietro rispetto altre province”.

“Effetto immediato sarà la ricaduta nel settore produttivo, con le aziende del territorio ulteriormente penalizzate per la logistica. Ma anche per le comunità che vedranno i loro cittadini trasferirsi in centri logisticamente più comodi per raggiungere il luogo di lavoro - concludono - Un calo che potrebbe rivelarsi esiziale per tanti borghi ciociari. È arrivato il momento di nuove politiche, di scelte radicalmente diverse. È arrivato il momento di sostituire la retorica con azioni concrete”.

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