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L'intervista allo Zar

Lo Zar di Frosinone marcia verso Roma. Ottaviani: "Voglio dare voce a Ciociaria e Pontino"

Intervista a Nicola Ottaviani, coordinatore della Lega ciociara ed ex sindaco di Frosinone, candidato con il centrodestra alla Camera nel collegio uninominale di Terracina: la fusione tra 16 comuni a sud di Latina e 31 cittadine del Cassinate

54 anni compiuti da poco più di un mese, avvocato cassazionista presso la Corte d’appello di Roma, due volte sindaco di Frosinone e coordinatore provinciale della Lega. Lo Zar Nicola Ottaviani si candida alla Camera nel collegio uninominale di Terracina, che ha unificato i 16 comuni del Sud Pontino e le 31 cittadine del Cassinate.

Dopo l’annuncio, arrivato sul palco della Festa di mezza estate di Fiuggi, la sottoscrizione della candidatura ufficiale al Parlamento. Scenderà in campo nel Basso Lazio in rappresentanza dei quattro schieramenti politici della coalizione di centrodestra: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati. Quest’ultima lista è quella che mette insieme i centristi: Udc, Coraggio Italia, Italia al centro e Noi con l’Italia. 

Si è formato al Ginnasio di Frosinone, per poi laurearsi in giurisprudenza alla Luiss di Roma. Ai tempi dell'università ha studiato per tre anni il russo in modo da leggersi da solo la Pravda, la storica testata del Partito comunista sovietico, e non vedere l'Urss soltanto con gli occhi dell'Occidente. Lui, politicamente nato negli ambienti giovanili della Democrazia cristiana, ha proseguito il suo percorso con Rinnovamento italiano, Popolo delle libertà e Forza Italia. Oggi è il leader del Carroccio ciociaro, ma con una forte impronta civica. Intende "stare con e tra la gente" e "dare voce alle province di Frosinone e Latina". 

La doppia sfida di Nicola Ottaviani

Una doppia sfida, pur in un collegio dato per blindato per il centrodestra, per l’ex primo cittadino del capoluogo ciociaro. Innanzitutto scende in campo in un collegio che è rappresentato per il 63.8% dai comuni del Sud Pontino: 170.916 su 267.815 aventi diritto al voto.

Il restante 36.2%, ossia 96.899 cittadini, sarà chiamato alle urne nel Cassinate. Non si tratta affatto della sua comfort zone, ovvero il Frusinate, ma è pur sempre il candidato del centrodestra unito. Una coalizione che, secondo i sondaggi incrociati di Youtrend, viaggerebbe oltre il 46% dei consensi.

Ottaviani viene da dieci anni alla guida della città di Frosinone. Nel corso della sua doppia amministrazione hanno visto la luce grandi opere come lo stadio Benito Stirpe, il Parco Matusa, il municipale Palazzo Munari, il nuovo quartiere dello Scalo e il Ponte Bailey.       

Avvocato Ottaviani, prima corsa al Parlamento. Come intende affrontarla?

Con gli insegnamenti e gli strumenti acquisiti in dieci anni di attività amministrativa, al servizio della comunità. L’impegno da sindaco non prevede orari fissi e determinati ma, quando viene svolto con coscienza e dedizione, costituisce un’attività assimilabile al medico condotto della mutua, h24”.

Qual è stato il “toccasana” di Ottaviani sindaco?

Tante le difficoltà che gli amministratori possono incontrare nel mettere in atto il proprio programma, difficoltà che spesso sorgono dall'esame della situazione finanziaria delle casse comunali. Eppure, partendo da una premessa di quasi dissesto, ci siamo rimboccati le maniche, senza attendere la manna dal cielo, realizzando una serie di opere e iniziative che hanno avuto un reale impatto sulla qualità della vita delle persone”.

Il suo fiore all’occhiello è Solidiamo. Ce ne parli.

È un fondo in cui negli ultimi 10 anni è confluita la metà delle indennità e dei gettoni di presenza di sindaco, assessori e consiglieri, per finanziare 8 mila borse di studio per i giovani residenti nel capoluogo e per le attività culturali a favore degli anziani o delle persone con disabilità. Con il progetto Solidiamo abbiamo rafforzato il valore della solidarietà, sottraendo una cifra consistente alla politica e mettendola a disposizione di chi ha più bisogno”.

È ciociaro e fautore della Ciociarità. Come si sente in un collegio in larga parte pontino?  

Quando si parla di alcuni temi, quelli che riguardano da vicino la vita delle persone, il soddisfacimento delle loro legittime aspettative, la valorizzazione del merito e le giuste attività da mettere in campo per lo sviluppo economico, sociale e culturale del proprio Paese, non ci sono confini geografici.

Qual è, dunque, il suo obiettivo?

Dare voce a un territorio, ampio e ricco di opportunità come quello compreso nelle due province di Frosinone e Latina, con le sue peculiarità, interpretando le aspirazioni e le istanze di giovani, famiglie, anziani, oltre che di tutti coloro che amano il loro territorio, rappresentandolo, in modo serio e concreto, all’interno delle sedi legislative”.

Un ex sindaco candidato alla Camera in tempi di coperte corte anche per i big. Come ci è riuscito?

Credo che Matteo Salvini e l'intero centrodestra, conoscendo bene il nostro Paese, abbiano dato spazio agli amministratori di targa politica e civica che si riconoscono nel medesimo progetto di concretezza e di pragmatismo di fronte ai propri cittadini.  La politica non può essere intesa come un mestiere o un guadagno, ma come impegno civico a favore del territorio, anche vasto, in cui si vive. Il risultato è quello di migliorare l'habitat sociale, ambientale e culturale nel quale siamo quotidianamente inseriti”.

Come imposterà la sua campagna elettorale?

«Sarò con la gente e tra la gente, come ho fatto negli ultimi dieci anni. Parleremo di lavoro, di politiche di sostegno alle imprese e alle famiglie, di una tassazione più equa, ove tutti paghino, ma il giusto. Parleremo del percorso da compiere insieme per rendere l’Italia un Paese più moderno e sicuro, ove il diritto possa dare certezze e non, viceversa, accrescere i problemi».

Qual è il suo personalissimo appello al voto?

Al confronto e al dialogo costante con i cittadini, seguirà un impegno fattivo e concreto all'interno dell'aula e delle commissioni parlamentari. Con il contributo di tutti, potremo raggiungere obiettivi chiari, concreti, sostenibili e fedeli all’impostazione che il centrodestra ha sempre dato alla sua azione politica, attuando progetti efficaci e migliorando la qualità della vita dei cittadini”.

Il collegio di Terracina: Sud Pontino con il Cassinate

È il quinto collegio uninominale della seconda circoscrizione del Lazio: Lazio 2 – U05. Comprende il Sud Pontino e il Cassinate. Da una parte 16 delle 33 cittadine della provincia di Latina e dall’altra 31 dei 91 comuni della provincia di Frosinone.

Per la provincia di Latina spiccano Terracina (34.960 elettori), Formia (30.681), Fondi (29.679), Minturno (17.380) e Gaeta (16.518). Con loro, in ordine alfabetico, Campodimele (510), Castelforte (3.454), Itri (8.295), Lenola (3.367), Monte San Biagio (4.840), Ponza (2.649), San Felice Circeo (7.468), Santi Cosma e Damiano (5.518), Sperlonga (2.636), Spigno Saturnia (2.375) e Ventotene (586).

A sud della Ciociaria in senso stretto, oltre a Cassino (28.171 elettori), sono interessate Pontecorvo (10.244), Cervaro (6.405), Roccasecca (5.846) e Piedimonte San Germano (4.860). Poi altri piccoli comuni del comprensorio: Aquino (4.025), Arce (4.404), Ausonia (2.047), Castrocielo (3.088), Colfelice (1.492), Coreno Ausonio (1.294), Esperia (3.014), Pico (2.263), Pignataro Interamna (1.984), San Giorgio a Liri (2.399), San Giovanni Incarico (2.622), San Vittore del Lazio (1.981), Sant'Andrea del Garigliano (1.092), Sant'Apollinare (1.499), Sant'Elia Fiumerapido (4.825), Vallerotonda (1.272) e Villa Santa Lucia (2.072).

A completare il quadro i borghi con meno di mille cittadini chiamati al voto: Acquafondata (239), Belmonte Castello (586), Castelnuovo Parano (710), Colle San Magno (539), Rocca d’Arce (769), Sant'Ambrogio sul Garigliano (759), Terelle (287), Vallemaio (756) e Viticuso (262).

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