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Nuovo presidente, nuova amministrazione

Provincia, Di Stefano: "Cambierò tutto", a partire dalla maggioranza

Non mancherà un riassetto dei ruoli nella maggioranza consiliare della Provincia di Frosinone dopo il passaggio dal secondo mandato di Antonio Pompeo al primo di Luca Di Stefano

La Provincia di Frosinone ha il suo 37esimo presidente: Luca Di Stefano, 32 anni, da appena un anno primo cittadino di Sora, il più giovane di tutti e novantuno i sindaci. È stato eletto grazie al sostegno della corrente maggioritaria provinciale del Pd: Pensare democratico.

Le spaccature a livello politico, che hanno accompagnato la vittoria di Di Stefano contro Luigi “Gino” Germani (Arce) e Riccardo Mastrangeli (Frosinone), si ripercuoteranno ovviamente sull’assetto dell’amministrazione provinciale. La guiderà per i prossimi quattro anni, non prima di una premessa: “Cambierò tutto”. Comincerà azzerando tutte le deleghe conferite ai consiglieri dal suo predecessore Antonio Pompeo.  

Il Consiglio provinciale, che ha mandato biennale, era stato rinnovato esattamente un anno fa: il 19 dicembre 2021. Ciò significa che Di Stefano avrà la stessa maggioranza di Pompeo per un altro anno e poi si tornerà alle urne per l'elezione dei nuovi consiglieri. A votare, salvo riforma elettorale, sarà sempre il migliaio di sindaci e consiglieri comunali della provincia.        

Maggioranza, quelli che preferivano Germani

L’attuale Consiglio provinciale era stato eletto anche e soprattutto grazie all’asse tra Partito democratico e Polo civico, il movimento di Gianfranco Pizzutelli. Nel frattempo, però, il vicepresidente della Provincia Alessandro Cardinali ha sostenuto la corsa di Germani a titolo personale e in discordanza con lo stesso Polo Civico.

Con tutta probabilità non dovrebbe essere arrivato un voto ribelle da Alessandro Rea, l’altro esponente del gruppo. Per via delle ormai prossime dimissioni di Pompeo da sindaco di Ferentino, però, Rea decadrà da consigliere comunale e provinciale. Al suo posto entrerà la prima dei non eletti del Polo Civico, Valentina Cambone, sindaco di Colle San Magno. 

Lo ha fatto assieme alle correnti minoritarie del Pd – Base riformista, capeggiata dall’uscente presidente della Provincia Antonio Pompeo, e l’area di Enzo Salera, sindaco di Cassino – e a Fratelli d’Italia: le une in maggioranze e l’altra all’opposizione. I consiglieri di FdI sono Daniele Maura e Riccardo Ambrosetti. Maura, dal canto suo, è il candidato in pectore di FdI alle prossime elezioni regionali. Al suo posto entrerà la prima dei non eletti Stefania Furtivo. 

Dalla parte di Germani anche la consigliera provinciale Antonella Di Pucchio, l’unica donna eletta nonché la più votata di tutti, sinora fedelissima di Pompeo. Vale lo stesso per Gaetano Ranaldi, capogruppo della maggioranza Salera a Cassino.

Scendono le quotazioni di alcuni, salgono altre

Ad aggiungersi non da meno il civico Luigi Vacana (Provincia in comune), che da Pompeo aveva stavolta ottenuto un pacchetto pesante di deleghe: rapporti istituzionali, attuazione del programma, bilancio e servizi culturali. A chiudere il quadro la presidenza del Consiglio che, come fu fatto in precedenza con Maura di FdI, è stata affidata a un esponente del centrodestra: stavolta Luca Zaccari della Lega.

Per Zaccari, consigliere comunale di Ferentino, vale lo stesso discorso di Rea e sarà prossimamente rimpiazzato dal primo dei non eletti Giuseppe Alessandro Pizzuti, di Alatri. Non è escluso a questo punto che si possa aprire un dialogo tra Di Stefano e la Lega, viste anche le congratulazioni pubbliche dello sconfitto sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli

Ora che Di Stefano è diventato presidente, dovrebbero salire però le quotazioni dei suoi sostenitori. Si parla soprattutto di Gianluca Quadrini, ormai a tutti gli effetti indipendente in quanto espulso dalla Lega per la vicenda dell’Egato Frosinone. Da Pompeo gli erano state già attribuite le deleghe alle società partecipate, agli enti e ai consorzi.

Per la vicepresidenza, però, si fa insistentemente proprio il nome della ventura consigliera provinciale Valentina Cambone. Si candidano ad avere ruoli di rilievo, in luogo degli attuali incaricati scelti da Pompeo, anche il capogruppo provinciale del Pd Enrico Pittiglio (esponente di Pensare democratico) nonché l’altresì consigliere comunale di Sora Alessandro Mosticone, che sta nella maggioranza del sindaco Di Stefano, ora anche presidente della Provincia.

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