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Giovedì, 18 Aprile 2024
Botta e risposta

Elezioni 2022, Marzi: “Per lo Schioppo che aspetta il Comune?”. Testa: “Da Pd e Regione solo vincoli e niente soldi”

L’assessora uscente, già candidata alle primarie del centrodestra vinte da Mastrangeli, replica al competitor di centrosinistra, unitosi alla protesta del coordinamento per l’iter fermo per l’istituzione del Monumento naturale di Frosinone

Si erano già scontrati a inizio mese rispetto a quello che Rossella Testa, assessora uscente al centro storico, ha definito “un autogol fantozziano”. Ora la già candidata alle primarie del centrodestra, vinte dall’aspirante primo cittadino Riccardo Mastrangeli, replica al competitor del campo largo di centrosinistra Domenico Marzi.

Quest’ultimo si è unito a distanza all’odierna protesta del coordinamento Schioppo Bene Comune, che ha chiesto a gran voce l’invio del parere positivo all’istituzione del Monumento naturale di Frosinone da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Ottaviani, coordinatore provinciale della Lega.

Di contro l’assessora Testa, con una nota di sarcasmo, lamenta che il Pd e la Regione Lazio saprebbero soltanto applicare vincoli e non inviare finanziamenti se non nei comuni ciociari amministrati o sodali con il Partito democratico. Esemplifica parlando della Selva di Paliano, il cui sindaco è il democrat Domenico Alfieri.  

Botta e risposta tra Marzi e Testa

“Cosa aspetta il Comune di Frosinone ad inviare il parere per l’Istituzione del Monumento Naturale allo Schioppo? Vuole vanificare il lavoro della Regione Lazio che, su richiesta delle associazioni locali, ha già avviato l’iter? Questa inerzia, su tutti i fronti, non è più ammissibile. Tuteliamo l’ambiente e valorizziamo le nostre bellezze naturali. Noi ci siamo. E sosterremo chi quotidianamente lavora con passione per la nostra città”, così in una nota Marzi, candidato sindaco di Frosinone.

"Capisco che ormai dopo il 'gattile' e la proposta della scissione dell'atomo, l'altro argomento per eccellere nella fiera dell'ovvio poteva essere solo la cascata dello Schioppo - replica la sarcastica Testa - ma anziché moltiplicare i vincoli, PD e Regione Lazio farebbero una figura migliore a metterci sopra qualche centesimo di euro”.

“I parchi naturali e le bellezze paesaggistiche, infatti, non si conservano o tutelano grazie alle chiacchiere, ma solo con lo stanziamento di risorse economiche e finanziarie, come avvenuto per altre realtà della provincia, come la selva di Paliano, dove la Regione, stranamente, di soldi ne ha spesi in quantità industriale”.

“Qualcuno, prima o poi, spiegherà a questi cultori del vuoto cosmico che l'area dello Schioppo è già sottoposta, naturalmente, a vincolo paesaggistico e idrogeologico, senza che sia necessario produrre altra burocrazia, nella quale si sono già dimostrati devastanti sul Sin, sulla discarica di via Le Lame, fino a produrre il grande risultato della fuga della Catalent, con milioni di euro di investimenti e maestranze che vanno all'estero".

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