Elezioni Sora 2021, è ufficiale: la ritirata Gemmiti e il Pd sosterranno il candidato sindaco Di Stefano

Arriva la conferma del sostegno del Partito democratico e della non più candidata sindaca Maria Paola Gemmiti all'aspirante primo cittadino di Sora Luca Di Stefano. Il segretario provinciale del Pd Frosinone Luca Fantini, oltre a ringraziare pubblicamente la stessa Gemmiti per il suo passo indietro, rende noto che "nella serata di ieri, in una riunione del Pd alla presenza del segretario regionale Bruno Astorre, dei vertici provinciali e dei commissari Pantano e Martini, abbiamo convenuto, d'accordo con la Gemmiti, di sostenere la candidatura di Luca Di Stefano". 

Italia Viva, invece, rompe con Azione e non formerà più una lista civica liberale e moderata a supporto di Di Stefano. Una decisione, quella condivisa con gli organi provinciali del partito di Renzi, dettata dall'"eccessiva presenza di assessori e consiglieri dell'amministrazione De Donatis - motiva il coordinatore cittadino Loreto Chiarlitti - Il progetto è nato come progetto civico e di cambiamento mentre nelle ultime ore sta diventando un riciclarsi di vecchi amministratori e noi non ci riconosciamo più in tale percorso". 

+++ Articolo aggiornato alle 20.00 del 31/08/2021 +++

Fantini: "La Gemmiti avrà un ruolo centrale"

Lasciando intendere che Gemmiti concorrerà con tutta probabilità in ticket con Di Stefano, diventando vicesindaco in caso di successo, Fantini preannuncia che "nelle prossime ore procederemo al confronto programmatico per l'inserimento delle nostre proposte al programma elettorale del candidato Di Stefano e per rendere di conseguenza ufficiale e definitivo il nostro sostegno. La Gemmiti, anche in questa nuova fase, avrà un ruolo assolutamente centrale e ci rappresentarà all'interno del nuovo schema". 

In quanto al ritiro della candidatura a sindaco di Gemmiti, sostenuta sin dal primo momento "in maniera leale e convinta" e definita da Fantini "una appassionata professionista con a cuore la città di Sora anche in questa occasione", il segretario provinciale del Pd conferma che "il suo gesto, sicuramente difficile, di fare un passo indietro apre la strada ad un nuovo progetto. La Gemmiti, sarà in questo progetto protagonista e al nostro fianco verso l’appuntamento appuntamento elettorale”.

Il passo indietro della candidata sindaca

A quattro giorni dalla presentazione delle liste elettorali per le amministrative 2021 di Sora, non mancano altri colpi di scena. Dopo il ritiro della candidatura a sindaco dell’oculista Giuseppe Ruggeri, ormai rimpiazzato dall’asse Lega-Fratelli d’Italia con l’avvocato Federico Altobelli, è scattato il passo indietro della cardiologa Maria Paola Gemmiti.

La già competitor di centrosinistra, con una lunga lettera via social, spiega le motivazioni della sua decisione. Parla di “posizioni ambigue, se non in malafede, di molte persone su cui contavo e con le quali avevo condiviso proprio l’ideazione del progetto”. Ma annuncia che non si farà totalmente da parte: “Ritengo di dover supportare con il contributo mio e di quanti lo riterranno opportuno un altro progetto poltico con l’obiettivo di non disperdere le mie idee e progettualità”.

Da parte sua, oltre che dal Partito democratico, la decisione di sostenere così il candidato sindaco civico Luca Di Stefano. Gli altri in corsa, intanto, sono il sindaco uscente Roberto De Donatis, Eugenia Tersigni (entrambi civici) e l'esponente del M5S Valeria Di Folco. 

La lettera della ritirata Gemmiti

“Carissimi concittadini, scrivo questa lettera con innegabile rammarico per comunicare il ritiro della mia candidatura a Sindaco di Sora spiegandone le motivazioni. Sono stata onorata di essere investita di questa grande responsabilità: guidare una importante coalizione civica e progressista nella mia Città nelle Elezioni Amministative 2021! Sono stata altrettanto onorata ed incoraggiata dal sostegno politico manifestato sui media dagli esponenti politici del Partito Democratico ma soprattutto dal calore delle persone!”.

“Tutto questo però si è presto scontrato con posizioni ambigue (se non in malafede) di molte persone su cui contavo e con le quali avevo condiviso proprio l’ideazione del progetto. Poiché gli atteggiamenti vittimistici non mi appartengono ho cercato con coraggio di procedere per la mia strada, mi sono puntualmente confrontata con le tematiche a cuore dei cittadini su Sora 24 cercando di far comprendere il mio impegno e la mia passione”.

“Ho cercato molto aiuto di atri gruppi, soprattutto di quelli che più mi assomigliano per profilo e valori, ma un progetto senza altissime percentuali di successo non è stato sufficientemente appetibile anche se ritenuto valido. Aggregazioni troppo eterogenee non le ho ritenute opportune perché governare è molto più importante che vincere. Ed eccomi qua, a tre giorni dalle incalzanti scadenze elettorali”.

“Da leader di una coalizione non posso portare ad una candidatura di testimonianza quanti non se la sentono e probabilmente non la sento nelle mie corde nemmeno io. Da donna del fare, abituata ad espormi con impegno, ritengo di dover supportare con il contributo mio e di quanti lo riterranno opportuno un altro progetto politico con l’obiettivo di non disperdere le mie idee e progettualità e soprattutto la mia visione di città, ordinata, pulita, verde, con scuole sicure, culturalmente ed economicamente vivace ed attrattiva, più consapevole del proprio valore e sicuramente meno cattiva”.

“Ringrazio il gruppo "Insieme si Può" per aver creduto in me più di quanto non abbia fatto io stessa, il gruppo "Sora Senza Confini" per aver rispettato la mia scelta e averla in gran parte condivisa per non farmi mancare il suo sostegno fino alla fine e il Partito Democratico che, sebbene non mi conoscesse bene, si è fidato della mia figura. Ho tanto proclamato che i legami politici per la città fossero importanti che non ho voluto farli proprio io venire a mancare”.