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Rifiuti, Frosinone, Civitavecchia e Viterbo contro la Regione Lazio: “Serve un commissario ad acta”

I sindaci Ottaviani, Tedesco e Arena, dopo la nuova ordinanza-tampone di Zingaretti, dicono ‘basta’: “I territori che hanno ospitato per anni i rifiuti di Roma, riempiendo le proprie discariche, non sono disposti a gravarsi dei costi per il trasferimenti dei rifiuti”

A fronte dell’emergenza rifiuti, scattata dopo la chiusura temporanea della discarica di Roccasecca (Frosinone) e aggravata dalla rinuncia all’ampliamento della stessa da parte della società proprietaria Mad, 12 Comuni ciociari hanno già richiesto al Ministero della Transizione Ecologica di attivarsi al posto della Regione Lazio. Tra questi anche il Capoluogo, con il sindaco Nicola Ottaviani che ora, con una nota congiunta sottoscritta assieme ai primi cittadini di Civitavecchia e Viterbo, torna a chiedere con forza il commissariamento della gestione regionale dei rifiuti.

Ora dicono “basta” all’unisono lui e gli omologhi Ernesto Tedesco e Giovanni Maria Arena, alla guida dei due comuni che riceveranno fino al prossimo 30 giugno i rifiuti indifferenziati per via della nuova ordinanza firmata dal presidente Nicola Zingaretti. Per questo i tre sindaci di centrodestra, i primi due in quota Lega e l’altro di Forza Italia, si rivolgono all’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) nonché alla presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministero competente affinché venga nominato un commissario ad acta.

La nota congiunta: “Il modello Zingaretti non è più accettabile”

“Il modello del trasferimento di rifiuti di Roma, voluto dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – tuonano i primi cittadini Ottaviani, Tedesco e Arena - non è più accettabile sia per il rispetto dell'autosufficienza dei territori sia per la salvaguardia della salute dei cittadini, costretti a subire un'emissione spropositata di polveri sottili come ha certificato anche l'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale (Acos)”.

I tre sindaci: “Venga nominato un commissario ad acta”

I tre primi cittadini, pertanto, non vogliono solo un richiamo della Regione alle proprie responsabilità rispetto a “un’emergenza rifiuti ingigantita dalla chiusura dal 1° ottobre 2013 della discarica di Malagrotta senza un’alternativa a svantaggio delle province del Lazio”.

Vogliono che la gestione del ciclo integrato dei rifiuti venga affidata a un commissario, “colmando così una crisi impiantistica che persevera da anni - ritengono - Un appello che proviene da una cultura di governo e da una responsabilità istituzionale che però non può certo continuare all’infinito”.

Frosinone, Viterbo, Civitavecchia: “Basta rifiuti da Roma”

“I territori che hanno ospitato, per anni, i rifiuti provenienti da Roma, riempendo le proprie discariche che dovevano far fronte, prevalentemente, ai fabbisogni locali, non sono disposti a gravarsi dei costi per il trasferimento dei rifiuti altrove – concludono Ottaviani, Tedesco e Arena - Gli oneri aggiuntivi dovranno essere assunti direttamente dalla Regione, la quale ha evidentemente sbagliato la programmazione della politica dello smaltimento dei rifiuti, violando, a più riprese, il principio dei singoli ambiti territoriali, in barba ai comportamenti virtuosi dei Comuni autosufficienti e promotori della raccolta differenziata".

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