rotate-mobile
Politica Ferentino

Ferentino, Alessandro Zera rassegna le dimissioni dal circolo cittadino del PD

Nessuna motivazione politica, almeno nello specifico. Semplicemente, dice oramai l'ex membro del direttivo: "ho bisogno di ritrovare l’entusiasmo e la tranquillità di quando vedevo la poli7ca senza avere alcun obbligo di scelta e nessun ruolo"

Esattamente un anno fa la città di Ferentino (Frosinone) rinnovava il consiglio direttivo e nominava il giovane avvocato Fabrizio Picchi nuovo segretario del circolo locale del PD. Alessandro Zera era uno dei giovanissimi eletti all'interno del gruppo. Adesso, praticamente subito dopo l'esito delle Amministrative che si sono tenute nella città gigliata il 14 e 15 maggio, Zera fa un passo indietro e non per esplicite motivazioni politiche. Semplicemente, dice, "ho bisogno di ritrovare l’entusiasmo e la tranquillità di quando vedevo la poli7ca senza avere alcun obbligo di scelta e nessun ruolo". 

La lettera al Circolo 

Con tono quasi commosso, e consapevole di quelli che egli stesso definisce "limiti", Alessandro Zera si rivolge così al Circolo che lo ha accolto un anno fa nel consiglio direttivo ed ai suoi mentori: 

"Caro Segretario, cari amici del consiglio direttivo del circolo PD di Ferentino,
mi rendo conto che possa sembrare paradossale, per me , scrivere queste parole dopo poche settimane dall’elezioni amministrative della nostra città.
Circa un anno fa abbiamo votato il nuovo Segretario del nostro circolo e tutto il consiglio direttivo. L’entusiasmo era molto, così come la voglia di fare.
Questi mesi sono stati intensi, impegnativi. Non ho intenzione di parlare delle cose fatte, o di quelle che si sarebbero dovute fare.
Questa lettera serve a spiegare, al massimo delle mie capacità, perché sto facendo un passo indietro.
Mi rendo conto che con un testo scritto sia complicato farvi capire le motivazioni che stanno dietro a questo mio gesto, ma ci voglio e ci devo provare.
Ci tengo subito a precisare che non leggerete motivazioni politiche, in questo testo. La scelta è maturata sulla base delle mie sensazioni, delle mie emozioni, del mio stato d’animo.
La responsabilità che deriva dal ruolo ha spento in me l’entusiasmo e la voglia di quando ero un semplice militante. Il mio carattere, che mi porta a vivere con ansia le esperienze che mi trovo davanti, ha condizionato sia il mio agire politico sia la mia vita privata. Il tutto è senz’altro condizionato dalla mia giovane età, che mi priva dell’esperienza necessaria per reggere certe situazioni e certe dinamiche.
Questo mix tra ansia e poca esperienza mi ha fatto vivere decisamente male questi mesi di campagna elettorale lontana dal nostro partito.
Ho bisogno di ritrovare l’entusiasmo e la tranquillità di quando vedevo la politica senza avere alcun obbligo di scelta e nessun ruolo.
La politica deve essere passione, entusiasmo, felicità, specialmente a 27 anni. Ricoprire un ruolo importante come nel direttivo è senz’altro stimolante, se si è pronti a condividere le scelte del partito. Al contrario, rischia di diventare frustrante, opprimente, e fa diventare la politica, che a mio avviso è la più alta forma di servizio civile che possa esistere, un obbligo al quale sottostare.
Non sono venute meno le spinte di carattere comunitario e personale che hanno stimolato quella scelta, non sono cambiate le necessità dell’impegno di ciascuno per l’ottenimento del Bene Comune, non si sono affievolite le tante possibilità di riscatto per la nostra comunità. È cambiato invece il contesto di riferimento, si sono modificati gli assetti, sono venute meno le precondizioni.
Non è colpa di nessuno, la politica non è una faccenda personale.
È tempo di assunzioni di responsabilità. È la volta delle sintesi necessarie. È il momento di comprendere i propri limiti.
La novità non basta se non è portatrice di consenso, la disponibilità è confusa per piccolezza di contenuti e di conoscenza e questa confusione genera disagio.
Non basta la compagnia giusta per percorrere un sentiero ed anzi risulta sconveniente che i buoni compagni di strada corrano rischi inutili se chi è davanti imbocca strade pericolose. È evidente che all’incedere lento, compassato e riflessivo, in politica si preferisca il passo veloce e spedito di chi corre per venire incontro.

Arriva un momento in cui trai il risultato come una equa risoluzione di una condizione esasperata profusa nel tempo.
Dimissioni per giusta causa ,sofferte ma indispensabili per riappropriarmi della mia voglia di fare politica nata solo per dedicarmi all’associazionismo, accanto e in nome del sociale .

Il risultato elettorale è stato soltanto un epilogo di un percorso che ha perso negli ultimi anni smalto e motivazione .
La Politica la intendo come una macchina propositiva e costruttiva di benessere collettivo non un meccanismo autoreferenziale che dimostra lontananza con i principi fondamentali della nostra quo7dianità e che non induce all’inevitabile cambio generazionale che porterebbe visioni più innovative inclusive e svecchiate. Il PD mi ha fa$o conoscere, con l’esperienza di alcuni suoi mentori ,come si dovrebbe presenziare in un consiglio comunale come affrontare un importante e a volte determinante ruolo, per dare un reale contributo al mio amato paese e di questo ringrazierò sempre , ma il mio percorso ha deciso di “abdicare questo Partito delle inesattezze e delle inottemperanze delle beghe intestine e degli interessi personali,” del primeggiare fine a se stessi e di non avere una forza condivisa con le figure rappresentative che devono garantire l’ascolto e l’azione delle richieste del nostro territorio anche fuori Ferentino .

Pertanto ho deciso di non rinnovare la tessera del Parito Democratico 2023, di uscirne definitivamente fuori e che continuerò a spendermi per la comunità che più ha bisogno, rimane il mio impegno a collaborare con tutte le appartenenze politiche che si spenderanno per aiutare le famiglie più fragili e le persone che sono in difficoltà.

Ci tengo a ringraziare con il cuore il segretario Fabrizio Picchi, l’ex sindaco Antonio Pompeo e Alfredo Pompeo, per l’opportunità che mi è stata data e per avere avuto fiducia in me.
Sarei felice che il nostro rapporto continui a crescere e spero vivamente ci siano altre occasioni per collaborare e organizzare eventi sempre più significativi per il bene della nostra comunità. Rassegno, con effe$o immediato, le mie dimissioni dal direttivo locale del PD.

Buona fortuna a tutti"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ferentino, Alessandro Zera rassegna le dimissioni dal circolo cittadino del PD

FrosinoneToday è in caricamento