rotate-mobile
Ambiente

Il 'Fronte del no' scuote la Asl: "Nessuna protezione contro l'inquinamento"

In un incontro con Aliquò, manager della sanità ciociara, rimostranze e richieste di Medici di famiglia per l'ambiente di Frosinone e Comitato per la tutela di Cassinate e Basso Lazio, nonché del consigliere regionale Cacciatore (Commissione rifiuti)

Non vedono protezioni della popolazione contro l'inquinamento, hanno fatto fronte comune e sono andati a rimostrare dal direttore generale della Asl. A incontrare il manager della sanità ciociara Angelo Aliquò, nonché l'interessata dottoressa Rita De Giuli, sono stati Teresa Petricca, Enzo Corigliano e Marco Cacciatore.

La pneumologa Petricca, responsabile scientifica dei Medici di famiglia per l'ambiente, è ormai consigliera comunale di maggioranza nell'amministrazione comunale di Frosinone. Corigliano è il presidente del Comitato spontaneo di cittadini per la tutela e la salvaguardia di Cassinate, Basso Lazio e Feudo Bosco Vandra. Cacciatore, consigliere regionale di Europa Verde, è presidente della Commissioni rifiuti. Si va dal no all'ampliamento del termovalorizzatore di San Vittore del Lazio fino alle discariche e forme di inquinamento proprie della Valle del Sacco e del sud della provincia di Frosinone. 

Gli ambientalisti non ci hanno girato troppo intorno. Ravvisano "assenza di forme  di protezione nei confronti della popolazione di Frosinone, estendendo l’attenzione a tutta la Valle del Sacco e al sud della Provincia". Parlano di "territori gravosamente offesi da un inquinamento ambientale di aria, acqua e suolo incontestabile , così come le malattie che ne sono derivate e ne derivano". 

Le richieste del "Fronte del no"

Nell'occasione, innanzitutto, è stata accentuata "la necessità ormai improrocabile  di un piano epidemiologico che rappresenti  le molteplici patologie inquinamento relate, nel’ambito delle quali  si collocano  i tumori, le malattie respiratorie, cardiovascolari, degenerative, dismetaboliche, presenti nei nostri territori". Il piano epidemiologico, quello stilato proprio con l'associazione rappresentata dalla dottoressa Petricca, era stato avallato nel maggio 2017. "Poi mai attuato - lamentano i Medici di famiglia per l'ambiente - anzi osteggiato". 

Ritengono che "sia improcedibile la messa in essere di nuovi pseudo piani epidemiologici manipolabili, privi di modalità  verificabili nella raccolta dei dati sanitari statisticamente poveri con il rischio di risultati non veritieri e fuorvianti rispetto la realtà territoriale. Condizione attuativa che potrebbe rivelarsi  estremamente pericolosa per il destino di un territorio Sito di interesse nazionale necessitante di bonifica, che vede a Frosinone la discarica di Via le Lame e nel Sud Provincia associarsi la presenza dell’inceneritore di San Vittore e della discarica di Roccasecca".  

Poi sono tornati a bomba sull'annosa richiesta di un registro tumori nella provincia di Frosinone. "La sua assenza - rilevano - comporta l’impossibilità di valutare l’aggressione e la storia  delle neoplasie rispetto le altre province del Lazio e il divieto  di far parte dello studio epidemiologico  nazionale  Sentieri". Si riferiscono al siglato Studio epidemiologiconazionale dei territori e insediamenti esposti a rischio da inquinamento. Uno studio che interessa sia gli adulti che l'infanzia.

Al dg Aliquò, pertanto, i contestatori hanno richiesto "di produrre in tempi brevi una nota esaustiva sulla attuale condizione sanitario-epidemiologica del territorio, che consenta  al Sindaco di Frosinone di esprimere un parere sanitario il più accurato e confacente, da utilizzare in caso di richiesta di procedure autorizzative da parte della Regione Lazio rispetto insediamenti  ad alto impatto ambientale negativo. In ultimo, non certo per minore importanza, si è sollevata la necessità che la Asl intervenga a verificare la presenza di inquinanti altamente tossici, quali diossina e metalli pesanti, nel territorio contiguo l’inceneritore di San Vittore del Lazio".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il 'Fronte del no' scuote la Asl: "Nessuna protezione contro l'inquinamento"

FrosinoneToday è in caricamento