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La crisi dell'edilizia investe anche la provincia di Frosinone

Un Paese da "codice rosso" con infrastrutture al collasso e una burocrazia asfissiante. L'allarme lanciato da Ance. Per Pasquale Ciacciarelli urgono riforme strutturali

Un Paese fermo con un settore edile sempre più in crisi. Questo il grido di allarme di portata nazionale quello lanciato dall'Ance, l'associazione dei costruttori edili, che viene recepita anche dall'associazione di categoria ciociara presieduta da Domenico Paglia. "Un paese da codice rosso". “Infrastrutture al collasso, manutenzioni assenti, opere incompiute, cantieri che non partono. Non aspettiamo il prossimo evento atmosferico intenso per accorgerci dello stato in cui versano strade, ponti, reti ferroviarie, edifici, spazi verdi e scuole – dichiarano i costruttori edili. - Le risorse ci sono ma rimangono sui conti correnti dello Stato.

La burocrazia rallenta le opere ma non l'illegalità

La burocrazia è asfissiante. Le norme sono incomprensibili anche per le pubbliche amministrazioni che le devono applicare: bloccano le opere ma non l’illegalità. Occorre agire subito!”. Le imprese dell’Ance, davanti a tale situazione, chiedono “un atto di volontà e di coraggio da parte del nuovo Parlamento e del nuovo Governo, che ci auguriamo si formi al più presto, per mettere fine a tutto questo. Occorre subito rimettere mano al codice degli appalti ed eliminare le procedure farraginose: ci vogliono troppi anni per aprire i cantieri necessari per il benessere e la sicurezza. Per farlo serve subito un decreto legge, per consentire alle amministrazioni di far partire i lavori, e poi una nuova riforma dotata di un regolamento attuativo che restituisca la certezza del diritto. Le imprese dell’Ance sono pronte a fare la propria parte”.

Occorrono riforme strutturale ed investimenti sui servizi

Sull'emergenza lanciata dall'Ance interviene il consigliere regionale di Forza Italia Pasquale Cicciarelli. "È eloquente è fotografa perfettamente la situazione di totale disagio vissuta quotidianamente dal comparto. Si tratta di una battaglia quotidiana contro l'arretratezza del Paese e quindi dei territori, compresa la provincia di Frosinone, che allo stato attuale fanno fatica a conformarsi alle esigenze contemporanee del mondo imprenditoriale. I costruttori edili che ho avuto modo di incontrare finora, insieme a numerosi altri imprenditori della provincia, lamentano i tempi inaccettabili della burocrazia che paralizza letteralmente lo sviluppo dei territori, accanto ad una pressione fiscale che rende sempre più difficile la crescita delle imprese finora sopravvissute.

Carenza delle infrastrutture

A ciò si aggiunge la carenza del sistema infrastrutturale, parlo di infrastrutture materiali ed immateriali. Urgono riforme strutturali, accanto ad investimenti in termini di servizi. Questo territorio, considerata la posizione strategica, grazie alla prossimità delle Regioni Campania e Molise e la vicinanza alla Capitale, deve poter uscire dalla dimensione provinciale nella quale è relegato. Bisogna accompagnare letteralmente le imprese nelle proprie attività, favorendo l'affermazione delle stesse nel panorama produttivo".

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