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Disoccupazione giovanile in crescita anche in Ciociaria. La situazione all’interno della Asl

L’Ugl denuncia una situazione che va avanti da anni e che porta all’utilizzo di troppe esternalizzazioni

Secondo i dati statisti riportati sui media la disoccupazione giovanile raggiunge quasi il 50%, se poi si considera che moltissimi lavoratori percepiscono stipendi al di sotto dei mille euro al mese e molti di essi lavorano saltuariamente configurandosi come occupati, la realtà assume caratteristica raccapricciante. Il presidente della Provincia di Frosinone Pompeo, chiede alle Autorità politiche la proroga della mobilità in deroga e attuazione immediata di progetti cantierabili che garantirebbero una boccata d’ossigeno.

Cosa ne pensa il sindacato Ugl di questa situazione

“La Ugl sanità - in una nota stampa - prende atto dell’impegno e comprende le preoccupazioni del Presidente, ma dice Basta alle boccate di ossigeno, per i giovani – meno giovani e vetusti, c’è bisogno di lavoro. Il sindacato espone alcuni esempi di gestione sbagliata da parte della Asl che precludono possibilità lavorative ai giovani: Perché la ASL di Frosinone non procede alle assunzioni di Operatori Socio Sanitari (OSS) ad oggi quasi inesistenti, piuttosto che spendere il doppio delle somme nell’esternalizzazione immettendo in servizio personale privo della qualifica richiesta, con la pretesa di utilizzarli come OSS? Si è proceduto da ultimo all’esternalizzazione dei servizi informatici/amministrativi per oltre 10 milioni di euro, quanti giovani potevano essere occupati con tale somma e quanti ne saranno impegnati??? secondo voci indiscrete pare a malapena saranno occupati circa 5 unità!

Perché i consulenti esterni nella Asl?

Perché, in difformità delle norme, la ASL continua a fare ricorso a consulenti esterni a partita IVA (medici – Infermieri – Tecnici sanitari – amministrativi) succubi dell’incertezza del domani, utilizzati come lavoratori subordinati, che di certo allo scadere del termine presenteranno il conto del risarcimento del danno? Perché nonostante le reiterate sanzioni per il mancato rispetto delle norme sull’orario di lavoro – la Asl mantiene il trend dello sforamento del lavoro straordinario il cui limite massimo non può eccedere le 250 ore annue, mentre consente al personale di superare finanche oltre mille ore?. Perché non investire somme per la bonifica della “Valle del Sacco”, conseguentemente creare posti di lavoro - risanare l’ambiente e ridurre gli effetti derivanti dall’inquinamento ambientale, piuttosto spendere somme per le cure delle patologie causate dal degrado?

L’assenza del concorso

La ASL di Frosinone, in possesso del nulla osta dalla Regione Lazio dal lontano 2016, perché finora non ha proceduto, né non procede a indire concorsi per l’assunzione di personale OSS, quindi inquadramento giuridico di quello riqualificato dal lontano 2008, ma sembra opti  per lo scorrimento di graduatorie romane”.

I dubbi sul personale

“Indubbiamente  - prosegue Rosa Roccatani (Ugl) - il Presidente della Provincia e le Autorità politiche probabilmente non sanno, ma il Presidente della Regione Lazio Zingaretti non può non sapere, che la sanità ciociara difettosa di posti letto – necessità di un elevato numero di personale di ogni qualifica -  incorre costantemente in sanzioni pecuniari per mancato rispetto delle norme contrattuali e inosservanza delle leggi vigenti e spende decine di milioni di euro per risarcimento dei danni e spese legali. Ed allora, se i soldi ci sono per pagare avvocati – i risarcimenti dei danni – è evidente che le relative somme se gestite responsabilmente genera posti di lavoro – rende dignità ai disoccupati e decenza agli occupati”.

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