Mobilità sostenibile, tra le polemiche il primo passo compiuto verso il Pums del Capoluogo
All’assemblea pubblica ospitata dalla Casa della Cultura di Frosinone, alla presenza del sindaco Ottaviani e dell’assessora alla Polizia locale Graziani, non ha partecipato tra gli altri la critica associazione Frosinone Bella&Brutta
Nella serata di ieri, venerdì 2 ottobre, la Casa della Cultura di Frosinone ha ospitato l’assemblea pubblica in materia di Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile), dalla quale ha preso le distanze, tra gli altri, Frosinone Bella&Brutta. Quest’ultima, dettasi non consultata e ignorata da anni al pari di altre associazioni ambientaliste e di promozione sociale, non ha partecipato perché sarebbe stato, come dichiarato dai suoi volontari, “un atto contraddittorio, ipocrita, inutile”.
Dal palazzo comunale, invece, si parla dell’assemblea come di un primo e importante step verso l’adozione del piano. Oltre al sindaco del Capoluogo Nicola Ottaviani, vi hanno preso parte l’assessora alla Polizia locale Nohemy Graziani e il comandante dei vigili urbani Donato Mauro nonché Gabriele Astolfi e Alessandro Broccatelli di Leganet. Si tratta della società incaricata di redigere il piano "recependo le indicazioni della società civile - evidenzia l’amministrazione comunale - prima del passaggio in Consiglio comunale”.
Ottaviani: “Ricevuti diversi spunti, strumento prezioso per giungere a una sintesi efficace”
"L'amministrazione - dichiara il sindaco di Frosinone - ha ricevuto diversi spunti, in merito al tema della mobilità sostenibile, che forniranno uno strumento prezioso per giungere a una sintesi superiore ed efficace. L'incontro di oggi vuole testimoniare, inoltre, la necessità di lavorare al fine di cambiare lo stesso approccio alla mobilità e al trasporto”.
“Possiamo fare investimenti e realizzare infrastrutture - aggiunge - come effettivamente stiamo facendo, appaltando e progettando, come nel caso delle piste ciclabili, del trasporto pubblico locale, della metropolitana di superficie, ed altri accorgimenti tecnologici. Ma tutto ciò sarebbe vano – fa presente in conclusione - senza un cambiamento di mentalità in ciascuno di noi, che proietti il cittadino verso la nuova dimensione di una mobilità sostenibile, che coincide con il miglioramento della qualità della vita".