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Politica

Ordinanza di sgombero dei locali della Cisl, il Tar sospende il provvedimento del Comune

L'Ente aveva disposto che venissero lasciati liberi i due immobili poiché ritenuti privi di agibilità/abitabilità

Il 7 novembre 2017, il Comune di Frosinone notificava alla CISL l’ordinanza n. 541 con la quale comunicava che i due immobili condotti dal Sindacato nella città capoluogo essendo privi di agibilità/abitabilità dovessero essere sgombrati immediatamente.
Un provvedimento che lasciò sgomenti i vertici provinciali della CISL e tutta l’opinione pubblica in quanto tale ordinanza era completamente priva di fondamento. Per queste ragioni la Segreteria Provinciale deliberò di dover tutelare gli interessi dei propri iscritti, utenti ed assistiti mediante un ricorso al TAR che sospendesse tale illegittimo atto.

Violazione della legge

La CISL, attraverso i propri legali, ovvero l’Avv. Sandro Salera e l’Avv. Paolo Marandola, del foro di Cassino hanno proposto ricorso al TAR ne termini di legge. 
Le motivazioni: innanzitutto una violazione di legge ed eccesso di potere in quanto si è disattesa una basilare regola procedimentale ovvero l’ottemperanza all’obbligo di comunicazione di avvio al relativo procedimento. In quanto qualora questo fosse avvenuto, sarebbe stato fin troppo agevole dimostrare che gli immobili risultano provvisti di tutto quanto la normativa richiede e soprattutto che il Comune, nella Ordinanza, adottava criteri arbitrari, irrazionali ma soprattutto infondati, in quanto andava a violare le norme amministrative sull’agibilità degli edifici previste ne DPR n. 380/2001 e s.m.i..

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La decisione del Tar

Basti pensare che negli immobili in questione, perfettamente rispondenti alle vigenti disposizioni di legge, si svolgono attività di primaria importanza, di rilevanza sociale ed economica che trovano giusta protezione nella Costituzione che qualora fossero interrotti si sarebbe creato indubbio nocumento agli Iscritti al Sindacato ed ai cittadini che quotidianamente fruiscono di tali servizi. Per queste ragioni gli Avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola, visto il tenore dei provvedimenti impugnati, hanno proposto istanza cautelare richiedendo la sospensiva al TAR.
Il TAR in data odierna ha accolto pienamente il ricorso della CISL, sospendendo il provvedimento con decreto cautelare emesso inaudita altera parte. 

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