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Iacovissi (Psi) “spolvera” la Città intercomunale: “Occasione storica per capoluogo e comuni vicini”

Ora che il servizio Tav è stato esteso fino al 2021, secondo il vicesegretario nazionale del Partito socialista, si può ripartire anche con il progetto promosso da Unindustria Frosinone

Il vicesegretario nazionale del Psi Vincenzo Iacovissi lancia un appello affinché venga ripreso in considerazione il progetto di città intercomunale promosso da Unindustria Frosinone e denominato Grande Capoluogo. Perplessità sulla fattibilità dello stesso, prima che l’emergenza Covid prendesse il sopravvento su tutto il resto, erano state esternate lo scorso mese di gennaio sia dai sindaci dei Comuni già aderenti (Frosinone, Veroli, Supino e Arnara) che da quelli delle realtà a suo tempo interessate (Alatri, Ferentino e Patrica). Di tutt'altro avviso, tra gli altri, il dirigente ciociaro del Partito Socialista.   

“Dopo la proroga del servizio Tav per il 2021 ci sono tutte le condizioni per andare avanti nel progetto della città intercomunale - ritiene lo stesso Iacovissi - È una occasione storica che il capoluogo e i comuni vicini non possono e non devono disperdere. Per restare in tema, potremmo dire che è un “treno” su cui salire al più presto per assicurare una prospettiva di sviluppo del territorio”.

“Come socialisti da oltre dieci anni siamo sempre stati in prima linea, anche quando il tema veniva reputato di minore importanza ed urgenza - ci tiene a ricordare - Ma non è questo il momento di rivendicare primogeniture perché l’interesse alla realizzazione del Grande Capoluogo deve avere carattere trasversale, in quanto può rappresentare una concreta opportunità di mettere insieme servizi e funzioni, contenendo i costi e migliorando i servizi, ed accrescere il peso politico della nostra terra sui tavoli decisionali che contano”.

“Infatti - evidenzia poi - la città intercomunale del grande frusinate avrebbe il pregio di rappresentare circa 150 mila abitanti, e ciò produrrebbe un impatto certamente più forte sia in termini amministrativi che gestionali, come ad esempio l’accesso ai finanziamenti europei, ma anche nell’influenzare le scelte di scala nazionale e regionale che hanno ricadute locali. Dopo troppi anni di perdita di peso e rilevanza, quindi, potremmo recuperare posizioni e lavorare con maggiore sinergia al rilancio sociale, economico e culturale della Ciociaria”.

“Finalmente, anche grazie al lancio dell’Alta velocità l’area frusinate può divenire un centro attrattivo per investimenti e residenti, arginando il fenomeno del calo degli abitanti e colmando quel gap che permane rispetto ad altre realtà territoriali – conclude il vicesegretario nazionale del Partito socialista - Adesso è dunque il momento di un definitivo scatto in avanti affinché si giunga in tempi rapidi a definire forme, tempi e contenuti. Mettersi insieme per contare di più, senza rinunciare alla specificità municipali. È questa la sfida da raccogliere”.

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