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Elezioni Politiche 2018, in Ciociaria centrodestra sopra al 41%. Grande salto del M5S

Segui con noi in diretta la lunga giornata elettorale. In questa pagina troverai aggiornamenti costanti con un'attenzione particolare a quello che avviene in Ciociaria

Aggiornamento alle 8 e 30 di lunedì 5 marzo

Giornata di attesa e sofferenza quella di lunedì 5 marzo ma alle prime ore del giorno un dato emerge chiaro con 300 sezioni scrutinate al Senato su 496 al colleggio uninominale di Frosinone, ovvero che la Ciociaria si conferma essere
la roccaforte del centrodestra
con la coalizione che supera il 41% per cento e contiene il grande risultato dei Cinque Stelle che vanno sopra al 36%. Duro colpo per il Pd fermo a poco più del 14 per cento mentre tutta la coalizione di centrosinistra (PD, Italia Europa Insieme,Europa ela civica di Lorenzin) non arrivano neanche al 17%. Liberi uguali si ferma al 2,28 %

Il centrodestra

Nel centrodestra in Ciociaria, ed al Senato per la precsione, Forza Italia si conferma primo partito con il 19% mentre la Lega anche qui fa un balzo eccezionale ed arriva al ad oltre il 16%, buona anche l'affermazioni del partito della Meloni con Fratelli d'Italia che sta sopra al 5%, mentre noi con l'Italia Udc si ferma al 1%

Affluenza definitiva

Le ultime sezioni della provincia sono state scrutinate pochi minuti fa. Una notte lunga si è appena conclusa. Vediamo quindi quali sono stati i dati sull'affluenza in Ciociaria. Per la Camera parliamo del 77.57% con 5 punti in più rispetto al dato regionale che si ferma al 72.57%. Per il Senato il dato resta quasi uguale con un 77.07% per la provincia, anche qui 5 punti in più rispetto alla media regionale che si ferma al 72.67%. Passiamo ora alle votazioni regionali. In Ciociaria si è registrato il 66.66% di affluenza, dato che rispecchia la percentuale laziale con il suo 66.47%. Vediamo nel dettaglio i dati nelle maggiori città della provincia.

Senato: Alatri 78.92%; Anagni 77.91%; Cassino 78.80%; Ceccano 73.38%; Frosinone 75.82%; Ferentino 77.63% Sora 77.50%.

Camera: Alatri 79.68%; Anagni 78.58%; Cassino 77.41%; Ceccano 74.26% Frosinone 76.02%; Ferentino 78.39% Sora 77.79%.

Regione: Alatri 74.34%; Anagni 74.34%; Cassino 57.67%; Ceccano 67.73%; Frosinone 71.83%; Ferentino 68.68% Sora 64.88%.

Aggiornamento ore 23.50

Seggi chiusi quasi in tutta la provincia, ma in tante sezioni le persone sono ancora in fila che tentano di votare. Tutta la giornata è stata caratterizzata da un vero e proprio caos con code interminabili e attese di ore. In un primo momento si pensava che fosse tutto causato dall'alta affluenza, in realtà poi si è scoperto che all'origine della lentezza c'erano i famosi sigilli antifrode. Ma vediamo gli ultimi dati ufficiali sull'affluenza della provincia di Frosinone. Netto aumento rispetto all'ultima rilevazione delle ore 19.00. L'affluenza per Camera e Senato è attorno al 76% mentre per le Regionali si aggira sul 60% ma sono dati al momento del tutto parziali. 

Aggiornamento ore 19.00

Secondo aggiornamento della giornata. Il dato alle ore 19 è salito al 48.43% per quanto riguarda le Regionali mentre per Camera e Senato è del 54.91%. La prossima rilevazione, definitiva, sarà alle ore 23.00 orario di chiusura dei seggi. Si registrano ancora disagi sui tempi d'attesa per le votazioni. 

Aggiornamento ore 12.00

Questi i primi dati sull'affluenza. Alle ore 12 il dato di affluenza alle urne per Camera e Senato in provincia di Frosinone è del 16.89%, per le regionali è del 14.92% . Nel frattempo dai seggi fanno sapere che si stanno creando lunghe file d'attesa. Il che potrebbe essere dovuto non tanto all'elevato numero di votanti quanto al fatto che occorre più tempo per esprimere la propria preferenza e inserire le schede nelle urle. Il nuovo sistema elettorale e il sigillo antifrode hanno di certo rallentato la procedura. Alcuni cittadini hanno segnalato addirittura un'attesa di circa un'ora.

Seggi aperti. Dopo tante chiacchiare al vento ora sono gli italiani chiamati a decidere quali saranno i loro rappresentanti in parlamento. Un voto atteso da tanto tempo che potrebbe ridare alla nazione un governo eletto dal popolo. 46.604.925 gli italiani chiamati a rinnovare il Parlamento votando per  Camera e Senato. Nel Lazio si vota anche per scegliere il prossimo governatore della Regione e per designare i nuovi consiglieri regionali. 2.358.890 i romani al voto. Seggi aperti dalle 7 alle 23. I dati delle affluenze saranno diffusi alle 12, alle 19 e alla chiusura dei seggi.

Le cose da sapere

Le tessere elettorali

Per votare è necessario presentarsi al seggio indicato nella scheda elettorale con un documento d'identità valido. Chi avesse esaurito, perso o deteriorato la tessera elettorale potrà recarsi al servizio elettorale centrale di via Petroselli 50 oppure in alternativa presso gli sportelli anagrafici del municipio di appartenenza che saranno aperti anche la domenica.
Gli indirizzi dove ritirare la tessera elettorale

Lo spoglio

Al termine delle operazioni di voto, previsto per le ore 23 di domenica 4 marzo, viene effettuato il riscontro dei votanti. Terminata questa verifica, prende formalmente avvio o lo scrutinio. Si parte dallo spoglio delle schede che riguardano il Senato e si prosegue con la Camera. Solo dalle ore 14 di lunedì 5 marzo è invece previsto lo scrutinio delle schede per le elezioni regionali.

Il corpo elettorale

Gli elettori sul territorio nazionale, sulla base dei dati riferiti al quindicesimo giorno antecedente la data delle elezioni, sono, per la Camera dei Deputati, 46.604.925, di cui 22.430.202 maschi e 24.174.723 femmine, per il Senato della Repubblica 42.871.428, di cui 20.509.631 maschi e 22.361.797 femmine, che eleggeranno 618 deputati e 309 senatori. Le sezioni saranno 61.552. Gli elettori della circoscrizione estero, sulla base dei dati dell’apposito elenco definitivo, sono, per la Camera dei Deputati 4.177.725, e per il Senato della Repubblica 3.791.774, ed eleggeranno, rispettivamente, 12 deputati e 6 senatori.

Si vota per Camera e Senato

I 46.604.925 di italiani sono chiamati a scegliere i parlamentari di Camera e Senato, con il cosiddetto "Rosatellum". La nuova legge elettorale  prevede un sistema  misto nei due rami del Parlamento. Un terzo dei seggi viene assegnato con il sistema maggioritario e due terzi con il sistema proporzionale.  Maggioritario e proporzionale: come avviene l'assegnazione dei seggi di Camera e Senato

Il voto nel Lazio

Elezioni anche per la regione Lazio. Si rinnova il Consiglio regionale. Gli aventi diritto dovranno confrontarsi con un nuovo sistema elettorale che prevede, rispetto al passato, una significativa novità: l'eliminazione del listino bloccato. Ne consegue che ciascun consigliere per entrare alla Pisana dovrà ottenere dei voti di preferenza. Nella scorsa tornata elettorale invece, i 10 candidati collegati al presidente vincente, entravano di diritto in Consiglio regionale. Il sistema elettorale vigente prevede che l'80% dei seggi continui ad essere assegnato col proporzionale mentre il restante 20 sarà attribuito alle liste circoscrizionali che sostengono il presidente.

Chi sono i candidati per le elezioni nella regione Lazio

Sono nove i candidati che si sfidano per la presidenza del Lazio. Il governatore uscente Nicola Zingaretti è sostenuto da una coalizione di centrosinistra che comprende Pd, Insieme, +Europa, Liberi e Uguali, Lista Civica Nicola Zingaretti e Centro Solidale per Zingaretti. Stefano Parisi, candidato del centrodestra, ha con sè invece Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Energie per l'Italia, Noi con l'Italia. Il M5s schiera Roberta Lombardi. Sergio Pirozzi  è appoggiato dalla lista civica che porta il suo nome e dalla 'Lista Nathan'. La Civica Popolare del ministro Lorenzin prova a conquistare la Regione con Jean-Leonard Touadì. Casapound punta su Mauro Antonini. Anche Potere al Popolo si affida a un suo candidato, Elisabetta Canitano. C'è poi 'Riconquistare l'Italia', il cui candidato governatore è Stefano Rosati. Infine, la Democrazia Cristiana candida Giovanni Paolo Azzaro.

Per maggiori informazioni romatoday.it

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