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Frosinone grande capoluogo, Cristofari e Sardellitti sposano il progetto

I due consiglieri comunali evidenziano le opportunità ad ampio raggio che ne deriverebbero: dall'economia ai servizi, passando per le politiche di contrasto all'inquinamento

"La premessa dalla quale partire resta quella indicata nello studio di Unindustria Frosinone. E cioè che così siamo troppo piccoli per essere competitivi. Una dimensione metropolitana di area vasta, un Grande Capoluogo o una Frosinone Città Grande, non può che partire da questa consapevolezza. Lo schema ipotizzato dall’associazione guidata da Giovanni Turriziani prevede il coinvolgimento di 8 Comuni contermini: Alatri, Ceccano, Ferentino, Frosinone, Patrica, Supino, Torrice, Veroli. Parliamo di un soggetto che rappresenterebbe circa 155.000 abitanti. In grado di sedersi ai tavoli provinciali, regionali e nazionali con un peso specifico notevole". È la premessa dell'intervento a firma dei consiglieri comunali di Frosinone Fabrizio Cristofari ed Alessandra Sardellitti. 

Dare risposte

"Un’opportunità da cogliere al volo, senza tentazioni infantili di primogenitura o di voler contare, ognuno, più degli altri. Dalla classe imprenditoriale di questa provincia da anni arriva un grido su tutti: rappresentatività e rappresentanza. Del territorio. Per dare risposte, per ottenere risultati, per guardare al mondo delle imprese con attenzione e condivisione. Non a singhiozzo o a macchia di leopardo, non soltanto quando ci sono campagne elettorali".

L'unione fa la forza

"Oggi il nostro territorio non è rappresentato, anzi è escluso da tutti i processi decisionali che contano. E le nostre imprese (le uniche che possono davvero avviare il rilancio economico ed occupazionale) non possono essere competitive in queste condizioni. Gli attuali “gusci istituzionali” sono superati. C’è bisogno di un’Unione di Comuni operativa, all’interno della quale ognuno conservi la sua forza, il suo peso, la sua rappresentanza, i suoi spazi di autonomia e indipendenza. Ma ci sono settori sui quali un singolo Comune non può competere. In sostanza penso ad una sorta di alleanza istituzionale finalizzata alla gestione integrata (in forma associata) di alcuni servizi: trasporto locale, edilizia scolastica, raccolta dei rifiuti, viabilità, infrastrutture materiali e immateriali. Sì perché la digitalizzazione, la fibra ottica, internet veloce sono oggi degli strumenti indispensabili non soltanto per la vita quotidiana delle persone, ma anche per la sopravvivenza delle imprese, specialmente di quelle che hanno il coraggio eroico di continuare a investire in questo territorio.

Le possibilità

Infrastrutture viarie all’altezza, collegamenti telematici rapidi sono indispensabili. Vogliamo poi dare risposte rapide agli imprenditori su versanti come le autorizzazioni ambientali e lo snellimento della pachidermica macchina burocratica. Quante aziende sono “morte” di crediti in questi ultimi anni? Per mancate risposte, per mancati pagamento dovuti?
Ma un Grande Capoluogo rappresenterebbe una formula importante anche su altri settori: penso a serie politiche di contrasto dell’inquinamento ambientale, alla bonifica della Valle del Sacco, alla mappatura del rischio. Penso alla sanità e alla necessità di salvaguardare ai massimi livelli il bene primario della salute. Di questo progetto di rappresentanza unitaria di un’area vasta ma strategica del territorio si parla da troppo tempo. Ora servono fatti e provvedimenti. E servono risposte ai cittadini, alle famiglie, agli imprenditori".

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