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Politica

Grande Frosinone, pollice verso di Daniele Maura (Fdi) che difende le identità locali

Il presidente del Consiglio provinciale in controtendenza rispetto al progetto di Unindustria. "Sì alla collaborazione tra comuni limitrofi, no all'accorpamento forzoso"

Una città intercomunale di circa 150 mila abitanti denominata Grande Frosinone, un progetto ambizioso proposto da Unindustria che nel corso delle ultime settimane ha raccolto il consenso di molti, dal Pd al Psi, trovando il pieno accoglimento anche dal Consiglio comunale di Frosinone. Nell'ultima seduta sono stati approvati la delibera di indirizzo e il punto all'ordine del giorno, con Danilo Magliocchetti capogruppo di Forza Italia primo firmatario, affinchè la Regione Lazio assuma l'impegno per l'istituzione di un Comitato promotore ad hoc. Ebbene, tutti d'accordo sulla creazione di un "ente" sovracomunale. Ma c'è una voce fuori dal coro che, al contrario, storce il naso davanti all'ipotesi di un accorpamento definito "forzoso" e che metterebbe a rischio il ruolo della Provincia e ancor di più lederebbe l'identità e l'individualità dei comuni che ne andrebbero a far parte. La voce è quella di Daniele Maura, presidente del Consiglio dell'ente di piazza Gramsci.

Il No di Maura

"Esprimo il mio parere contrario alla nascita di questa sorta di nuovo ente che rischierebbe peraltro di svuotare ulteriormente sia il ruolo della provincia, sia il ruolo dei comuni interessati, dando un’ importanza notevole ad un “ente” peraltro non eletto democraticamente. A mio parere - aggiunge l'esponente di Fratelli d'Italia - qualsiasi scelta deve essere fatta dal basso, da chi ha raccolto democraticamente consenso popolare, la politica deve riacquistare un ruolo centrale e non abdicare o delegare, le scelte che dovrebbero essere di propria competenza ad associazioni, che possono fare si proposte ma non pretendere di governare i processi.

Storia da difendere

La politica non può ridursi ad un ragionamento ragioneristico, con risultati per altro tutti da verificare, l’Italia in generale e la Ciociaria nel particolare è una terra con una storia millenaria, Ceccano, Veroli, Alatri, Ferentino hanno secoli di storia e la storia non può essere archiviata solo per sperare di attrarre sul nostro territorio qualche multinazionale del commercio. Peraltro se una spinta riformistica deve esserci la stessa va tenuta nel bacino della politica democratica, rispettando i ruoli, la storia e le caratteristiche peculiari di ogni comunità.

La proposta alternativa

Insomma dico si a un ruolo di coordinamento tra comuni limitrofi e a rappresentarlo può essere l’amministrazione Provinciale di Frosinone senza la necessità di creare ulteriori contenitori non riconosciuti dalla costituzione. Invito il presidente della provincia Pompeo a tenere in debita attenzione questa mia proposta anziché avventurarsi in inutili fughe in avanti. L’associazionismo tra Comuni per la gestione dei servizi o meglio la collaborazione intercomunale piuttosto che l’accorpamento forzoso, senza pretendere di rinunciare alle identità municipali, troppo radicate culturalmente per poter essere facilmente modificate con una delibera comunale.

La razionalizzazione del governo del territorio, che vede nell’eccessiva frammentazione l’ostacolo principale può essere superata associando la gestione dei servizi, salvaguardando però le identità locali, al tempo stesso realizzando economie di scala e più in generale permettendo l’eserciziodelle stesse funzioni con un più ampio respiro, a livello sia territoriale che demografico. Siamo il Paese dei campanili e la difesa del campanile deve essere vista come ricchezza e non come segno di arretratezza".

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