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Angelo Pizzutelli e le sfide del Pd: "È il tempo di tornare a fare squadra"

Il capogruppo consiliare del Pd, il più votato nelle scorse elezioni amministrative del capoluogo, traccia il bilancio del suo partito e guarda ai prossimi appuntamenti elettorali

È il consigliere comunale più votato da ormai un decennio: nelle elezioni amministrative di Frosinone del 2012 con 572 voti, nelle amministrative del 2017 con ben 703 preferenze, nonostante non abbia fatto parte della coalizione a sostegno del sindaco vincente e che anche nella passata amministrazione Ottaviani sia stato seduto tra i banchi dell'opposizione. È stato il più votato in città tra tutti i candidati alle regionali del 2013 con 1.600 preferenze. Un'ulteriore conferma a dimostrazione di un forte radicamento tra la gente. Angelo Pizzutelli, capogruppo del Pd, da circa 16 anni è una presenza costante della vita politica del capoluogo. Prima nella giunta Marzi, poi in quella Marini durante la quale ha ricoperto il ruolo di assessore alla Cultura, Sport, Spettacolo e Tempo libero. Un compito al quale è rimasto profondamente legato. È quanto si percepisce dalle sue parole, quando accenna al periodo in cui, sotto il suo assessorato, venne inaugurato il Palazzetto dello Sport, passato ad essere da teatro di iniziative di alto spessore a “cattedrale nel deserto”.

Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per raccogliere le sue impressioni sul Pd in un periodo di grandi prove e sfide importanti, prima fra tutte le elezioni provinciali del prossimo ottobre, con il presidente Antonio Pompeo che tenterà il bis.

“Il Pd ha avuto il torto della troppa autoreferenzialità, - spiega il consigliere Pizzutelli - dopo le elezioni europee ha pensato di essere autonomo e si è sostanzialmente isolato, ha fatto terra bruciata. Ed ora è complicato riallacciare i rapporti con chi è stato scaricato o con chi è stato buttato fuori dalla nave. La difficoltà attuale è quella di rigettare le basi che hanno portato il Pd ed il centrosinistra a risultati importanti sia nella città di Frosinone, nella nostra provincia e anche a livello nazionale. Indubbiamente ci sono state delle sconfitte ma non dobbiamo dimenticare gli importanti risultati ottenuti, che devono essere ripresi. La prima azione da intraprendere è il recupero dei tanti esponenti autorevoli fuoriusciti dal Pd di Frosinone. Tanta è stata l'emorragia di persone che non hanno più sentito quel senso di appartenenza al partito, ecco dobbiamo partire dal ricostruire questi rapporti ragionando nell'ottica di fare squadra".

Ha parlato di risultati importanti, può farci un esempio?

“Mi viene in mente la manovra effettuata per salvare i tanti posti di lavoro dei dipendenti della Ideal Standard ora divenuta Saxa Gres. Il ruolo svolto dal Pd in una situazione così importante è passato dietro le quinte perchè agli occhi dell'opinione pubblica il Partito Democratico è un partito settario, chiuso e che non guarda ai cittadini, ma ha saputo dimostrare il contrario. Penso ancora all'impegno profuso in questi giorni dall'Amministrazione provinciale per salvaguardare i livelli occupazionali dell'Agenzia di Formazione creando un nuovo organismo. Sono tutti esempi che fanno comprendere come si ha a cuore le sorti dell'universo lavorativo”.

A suo avviso il presidente Pompeo riuscirà a riconfermarsi alla guida della Provincia?

"Credo che il presidente Antonio Pompeo in questi anni abbia lavorato bene e negli interessi di tutti. In lui ho visto una persona spesso super partes. Non ha mai dato l'impressione di essere una persona di bandiera ma si è dimostrato essere aperto al confronto con le opposizioni. Ritengo che meriti la possibilità di continuare il lavoro intrapreso. Sono fiducioso in un risultato positivo alle prossime provinciali, avendo lavorato nell'ottca di essere il presidente di tutti credo che possa ottenere consensi che esulino dal senso di appartenenza ma che siano trasversali".

Per quanto riguarda la città di Frosinone, quali sono gli interventi da attuare nell'immediato?

"Nell'immediato si dovrebbe puntare l'attenzione su due grandi tematiche: il recupero del Centro storico, in particolar modo risolvendo la questione dei Piloni, l'altra è il recupero dell'ordinario. Noi dobbiamo garantire ai nostri cittadini l'ordinario, ovvero la manutenzione ordinaria, ricucire il territorio della città andando a realizzare marciapiedi laddove non insistono, riqualificare tutta l'area delle Fontanelle, da via Fontana unica e via Ciamarra, un'area abbandonata a se stessa ma che in realtà ha il potenziale per essere una cartolina della città. Così come il parco delle Colline, il sentiero dei funari, il parco di viale Mazzini, la villa comunale. Non è pensabile che l'Amministrazione intervenga solo sotto sollecito, credo che un ente debba essere autodidatta. Altro grande intervento riguarda il parco del fiume Cosa, lì andrebbero concentrare le risorse comunali ed intercettati fondi comunitari. Quale occasione migliore di questa per presentare progetti al presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani?”.

Qual è la sua impressione sul servizio di raccolta differenziata?

"La raccolta differenziata è partita troppo a freddo, andavano preparati i presupposti, andava preparata la popolazione. Le stesse isole ecologiche di cui si parla ora andavano individuate prima. Negli anni passati la differenziata non era riuscita a partire per problemi non certo legati all'opposizione ma a questioni inerenti la passata Giunta, per recuperare il tempo perduto si è voluto anticipare troppo e troppo in fretta ma i risultati non sono stati positivi. L'auspicio è che presto ci sia un'inversione di tendenza. Si spera che la ditta che ha in gestione l'appalto tenga più pulita la città e non parlo solo della raccolta differenziata ma di una vera detersione delle strade con l'idropulitrice, cosa che prima avveniva quotidianamente".

Un'ultima questione è stata affrontata dal consigliere Pizzutelli prima di concludere l'intervista per la quale lo ringraziamo: la poca attenzione rivolta alla manutenzione delle scuole. "Il omune lamenta una carenza di fondi eppure ha investito risorse su iniziative  culturali quali il Festival dei Conservatori, il Teatro tra le porte. Beh, questa è una cosa per la quale mi indigno sia da consigliere che da genitore".

All'orizzonte c'è la possibilità di una candidatura a sindaco di Frosinone?

"Chi vivrà vedrà"

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