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Consorzio unico, il sì condizionato del Polo Civico: “Se il capoluogo non sarà condannato alla marginalità”

Al netto del no del sindaco di Frosinone Ottaviani, la coordinatrice Patrizi elogia il leader Pizzutelli come membro del Cda Asi e invita a mettere da parte le bandierine politiche. “In caso di decentramento di competenze, se ne discuterà in Consiglio”

Che il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani sia fortemente contrario alla creazione del Consorzio unico industriale del Lazio, destinato a inglobare anche l’Asi ciociara, non è di certo un mistero. In vista delle Elezioni amministrative 2022, sarà di certo tra i punti programmatici della campagna elettorale del suo aspirante successore.

Altrettanto chiaro come il gruppo di maggioranza Polo Civico, capeggiato dal membro di centrodestra del Cda dell’Asi Gianfranco Pizzutelli, ritenga “una straordinaria opportunità” il Consorzio unico che, in attesa dell’ormai prossima costituzione, ha come commissario il presidente dell’Asi  Francesco De Angelis: a capo di Pensare democratico, corrente maggioritaria del Pd in provincia di Frosinone. 

Patrizi (Polo Civico): “Pensiamo al territorio e non alle bandierine”

In quota Polo Civico, però, la coordinatrice cittadina Debora Patrizi vuole precisare come il loro sì sia condizionato. Chiedendo a gran voce di mettere da parte le “bandierine” politiche, visto il perenne scontro tra la Lega di Ottaviani e il Pd di De Angelis, la stessa Patrizi ritiene che “il Consorzio unico, per come è stato concepito, rappresenta una opportunità per le imprese e per il territorio, soprattutto se alla prova dei fatti si dimostrerà che non rappresenta un decentramento di competenze”.

In caso contrario, ovvero “se dovesse emergere - ipotizza l’esponente del Polo Civico - che il capoluogo è condannato alla marginalità in un contesto regionale”, c’è per lei un’evidente soluzione: la discussione in Consiglio comunale.

Ovvero sulla stessa lunghezza d’onda del leader Pizzutelli, elogiato da Patrizi nelle sue vesti di componente del Consiglio d’amministrazione del Consorzio Asi. “In questi anni - evidenzia - ha lavorato per portare a Frosinone oltre il 52% dei finanziamenti Asi. Un dato su tutti: su 13 milioni di euro di finanziamenti per otto progetti, 6.7 riguardano l’area del capoluogo”. Si parla di parte delle 17 opere che sono state preannunciate da De Angelis e verranno realizzate nei prossimi tre anni.

L’esponente di PC: “La stella polare resta l’interesse di Frosinone”

“Al centro dei ragionamenti devono esserci le imprese - dichiara Debora Patrizi - Dobbiamo capire se e in quale misura le nostre aziende potranno usufruire di finanziamenti e di altre possibilità. E se una decisione di uscire dal Consorzio determinerebbe, per esempio, la perdita di cospicui finanziamenti europei e regionali riservati alle aziende che ricadono nelle aree industriali. Ma anche la perdita di imprescindibili destinazioni urbanistiche di aree ricomprese nel​ Prt​ sovracomunale, che ha una valenza regionale. Stesso ragionamento per le opportunità legate agli acquedotti, alle fognature, alla fibra ottica. ​

“Ma penso pure a temi come la ricerca di investitori nazionali ed esteri, la promozione di progetti di innovazione strategica, la riqualificazione delle aree dismesse, la logistica – aggiunge in conclusione la coordinatrice del Polo Civico - C’è poi tutta la frontiera del Green e della costituzione di aree produttive ecolo­gicamente attrezzate. Oltre alle sinergie di tipo distrettuale, agli studi e alle ricerche finalizzate all’innovazione.​ ​I temi sul tappeto ​ sono questi. Occorre una riflessione approfondita e scevra di ogni condizionamento. Pensiamo al territorio, non alle bandierine”.

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