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Registro Tumori, ora Zingaretti dovrà rispondere

I consiglieri regionali Pirozzi (Lo Scarpone) e Marcelli (M5S) firmano un'interrogazione per chiedere chiarimenti sulla mancata attuazione dello strumento a sette mesi dalla sua istituzione

Non una lotta solitaria ma una battaglia di gruppo. Si fa squadra per chiedere che venga finalmente attivato il Registro dei Tumori. Ieri l'appello del consigliere di Cassino Carmine Di Mambro affinchè tutti i consiglieri del territorio congiuntamente chiedano chiarimenti sulla vicenda, oggi la notizia della presentazione di un'interrogazione da parte dei consiglieri regionali Sergio Pirozzi (primo firmatario) e Loreto Marcelli, vice presidente della Commissione Sanità, al governatore Zingaretti sulla mancata attuazione dello strumento, fermo da sette mesi (era novembre 2017 quando venne data notizia della sua istituzione) probabilmente in una palude burocratica. E nel frattempo in provincia di Frosinone si continua a morire di tumore e a nulla sembra servire il grido di aiuto dei cittadini che vivono intrappolati in una situazione allarmante, a loro fianco gli amministratori locali che però ben poco possono fare se lasciati da soli.

Ma cos'è il Registro Tumori?

Nonostante se ne senta parlare sempre con più frequenza ancora si hanno poche nozioni a riguardo utili soprattutto per comprenderne l'effettiva importanza. Un Registro Tumori è un servizio adibito alla raccolta, l'archiviazione, l'analisi e l'interpretazione dei dati sulle persone affette da malattie oncologiche. Raccoglie informazioni complete su tutti i nuovi casi di tumori che insorgono in una popolazione circoscritta in determinato territorio con obiettivi di sanità pubblica ed epidemiologia.Tali informazioni sono archiviate in modo permanente e sicuro e successivamente analizzate statisticamente (in modo anonimo) per produrre periodici rapporti e/o pubblicazioni scientifiche.

Qual è la sua rilevanza?

Il registro tumori ha il compito di descrivere la situazione del cancro in varie popolazioni; monitorare l'andamento dei tumori nel tempo; indirizzare la pianificazione e la valutazione dei programmi di prevenzione del cancro; aiutare a decidere l'allocazione delle risorse sanitarie; promuovere la ricerca epidemiologica e clinica. Ogni altro metodo di registrazione rischia di perdere una certa porzione di nuovi casi di tumore e non essere affidabile nel dire se un certo tumore stia diventando più o meno frequente o se differenti cure possano influenzare la sopravvivenza o ancora se il rischio di sviluppare un tumore sia più o meno elevato in determinate aree o occupazioni rispetto ad altre. Ecco che allora appare urgente e necessario accelerare i tempi per la sua attivazione.

Una mattanza che non può essere ignorata

"Il direttore generale dell'Azienda Sanitaria di Frosinone, Macchitella, dovrebbe con rispettoso spirito di abnegazione, sostenere l'iter per l'istituzione del Registro dei Tumori. - esclama Niki Dragonetti coordinatore provinciale del Movimento Lo Scarpone - La situazione in provincia di Frosinone è sotto gli occhi di tutti. Solo nei giorni scorsi i Carabinieri-Forestali hanno passato al setaccio decine di aziende ed industrie che insistono lungo le sponde del fiume Sacco e che si sospetta non rispettino le normative ambientali. In quelle zone, in ogni nucleo familiare, ci sono malati di tumore o di malattie incurabili. Spostandoci nel cassinate abbiamo situazioni critiche a Cassino, San Vittore, Sant'Elia Fiumerapido e Pontecorvo. Davanti a questa mattanza non possiamo più far finta di nulla. Io stesso come segretario provinciale del movimento Lo Scarpone di Sergio Pirozzi intendo perorane la causa e sostenere Carmine Di Mambro in ogni sua iniziativa".

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