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Piano generale del traffico urbano, dopo quasi 10 anni sarà revisionato

Il provvedimento venne adottato con deliberazione della Giunta Comunale nel 2010-2011 su proposta dell'allora assessore al Trasporto Angelo Pizzutelli. Si è giunti ora all'affidamento dell'incarico

Revisione del Piano generale del traffico urbano, ci siamo. Dopo un vuoto di 9 anni, ovvero da quando la deliberazione di Giunta proposta dall’allora assessore al Trasporto, Angelo Pizzutelli venne approvata all’unanimità da maggioranza e minoranza, finalmente si è proceduto con l’affidamento dell’incarico. La buona notizia è stata resa nota durante l’ultima seduta del Question time, lo scorso mercoledì. A tornare sulla questione è stato il consigliere d’opposizione dei 5 Stelle Marco Mastronardi al quale ha risposto il comandante della Polizia Locale, il dottor Mauro informando l'interrogante ed i presenti, che l'incarico era stato affidato in quello stesso giorno. Trovate quindi le risorse che dovrebbero aggirarsi attorno ai 20.000 euro, così come riportato nella risposta scritta all’interrogazione a firma di Angelo Pizzutelli risalente al dicembre scorso, che ha seguito a quella depositata già nel 2016. Una cifra che deriverebbe dai proventi delle sanzioni amministrarive al codice della strada.

Cos'è il PGTU?

È un documento di pianificazione, obbligatorio per i comuni al di sopra dei 30.000 abitanti, che prevede appunto la programmazione non della viabilità, della mobilità e non solo. Si tratta infatti di un provvedimento “macro”, poiché individua zone a traffico limitato, aree di sosta, piste ciclabili, aree posteggio fuori mercato destinate alla vendita di prodotti alimentari, ma soprattutto percorsi alternativi per il trasporto pubblico locale che servirebbero a ridurre il consumo energetico e l’inquinamento atmosferico, quindi particolarmente significativo considerando le criticità ambientali del capoluogo. Un atto importante che andrebbe aggiornato con scadenza biennale e che nella realtà dei fatti è rimasto nel cassetto per anni, stiamo parlando infatti di un strumento adottato tra il 2010 ed il 2011, che risale all'amministrazione Marini. Dopo reiterate sollecitazioni verbali e a risposta scritta presentate in Consiglio comunale sia dal gruppo del movimento 5 stelle che dal gruppo del Pd si procederà con la revisione. 

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