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Piano urbano del traffico, per il consigliere Daniele Riggi è necessario un aggiornamento

"Si tratta di uno strumento che può incidere sulla sicurezza stradale, sull'ambiente e sulla salute"

Viabilità, sicurezza stradale, ambiente e salute, quattro aspetti che ruotano attorno ad unico tema: il traffico urbano. Un argomento particolamente discusso a Frosinone sia in ambito civico che politico e sul quale si sofferma l'intervento del consigliere comunale d'opposizione, Daniele Riggi

È tempo di mettere in atto misure concrete

"I dati sull'inquinamento atmosferico provenienti dalle ultime statistiche - dichiara Riggi - ci dicono che il problema polveri sottili è tutt'altro che superato. Ritengo positiva l'installazione della nuova rete di rilevazione delle polveri sottili perché, grazie ad essa, l'Amministrazione potrà beneficiare di nuove informazioni quantitative e qualitative sulle concentrazioni delle polveri sottili. Adesso, però, dopo una fase conoscitiva, è tempo che l'Amministrazione metta in atto anche delle misure operative e concrete". 

Piano urbano da rivedere

"Il traffico non è certamente l'unica causa dell'inquinamento atmosferico, come abbiamo appreso in questi anni, ma in una città come la nostra, dove ci sono anche seri problemi di viabilità, esso non può essere comunque sottovalutato. Il piano urbano del traffico è fondamentale per affrontare questi problemi, specialmente in un comune capoluogo che deve anche affrontre i flussi di traffico provenienti dall'intero territorio provinciale, come nel caso di Frosinone. Il piano urbano del traffico della nostra città, se non erro, risale al 2010, quindi a ben 8 anni fa; da allora ci sono stati molti cambiamenti in termini di viabilità e di nuove costruzioni, basti pensare che è stato costruito un nuovo stadio, l'ospedale è stato spostato, il mercato è stato spostato, la Monti Lepini ha subito una trasformazione radicale, e a breve cambierà radicalmente la fisionomia del quartiere Scalo, che in verità è stata già stravolta. Non solo questi cambiamenti che ho citato, ma anche tanti altri, impongono una rivisitazione dell'intero traffico veicolare cittadino".

Agire sulla sicurezza stradale

"Un piano urbano del traffico urbano aggiornato ci consentirebbe anche di agire con più facilità e più tempestività sulla sicurezza stradale, sulla segnaletica e sulla viabilità attraverso la ridefinizione delle zone residenziali e delle zone 30. Ci sono molte zone della città, infatti, che da troppo tempo richiedono interventi seri sulla sicurezza stradale e sul traffico veicolare. Penso ad alcune zone come via Cavoni, via San Giuliano e via Madonna delle Rose che sono attraversate tutti i giorni da mezzi di trasporto pesanti, ma anche a via Maria e ad altre vie che hanno seri problemi di sicurezza".

Avvalersi del contributo delle università locali

"Non dico di rifare un nuovo piano del traffico, data la scarsità di risorse e di personale tecnico, ma un aggiornamento al più presto è quantomeno necessario; magari, senza spendere troppo in consulenze private esterne, si potrebbe valutare l'ipotesi di chiedere una collaborazione con le università del territorio, attraverso progetti o borse di studio per tesi e dottorati di ricerca. Chiederò di convocare una commissione ad hoc almeno per riprendere la discussione su questo importante tema; spero che l'Amministrazione decida finalmente di affrontare un problema che non è più possibile rinviare".

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