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Fratelli d'Italia, è scontro sulla nomina del direttivo comunale

Marco Ferrara sul piede di guerra: "Non ci sto a questo gioco preconfezionato dal portavoce, Giuseppe Vittigli se vuole vincere facile, allora, giochi da solo"

Si accende lo scontro sulla nomina del direttivo comunale di Fratelli d'Italia del capoluogo che non ha incontrato il consenso del consigliere comunale Marco Ferrara: "Non ci sto a questo gioco preconfezionato dal portavoce comunale di Fdi, Giuseppe Vittigli se vuole vincere facile, allora, giochi da solo".

Le due componenti

Al centro della polemica ci sarebbero, per l'appunto, i nomi scelti per coprire il ruolo componente del direttivo del comune di Frosinone; di questi solo 2 sarebbero vicini al vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, contro gli 8 fedeli al senatore Francesco Lollobrigida. "Non mi ha interpellato preventivamente per chiedere un mio parere e non mi ha nemmeno messo a conoscenza prima di quale fosse la rosa dei nomi da lui stesso selezionati. - continua Ferrara - Noto la presenza nel direttivo del sottoscritto e di Ilio Crescenzi in quanto membri di diritto secondo lo statuto del partito, dato che siamo rispettivamente: unico consigliere comunale di Frosinone di Fratelli d'Italia e membro dell'assemblea nazionale di Fdi". Per il consigliere comunale sarebbero stati esclusi tesserati e militanti che in passato hanno dato un importante contributo al partito, anche in termini di voti, favorendo invece l'ingresso di volti meno conosciuti. 

"Io non parteciperò a nessun direttivo comunale fino a quando sarà questa la composizione del direttivo stesso. - sottolinea -Comunico a tutti che non riconoscerò valide le deliberazioni che dovessero essere prese a nome del direttivo comunale, dato che esso rappresenta all'80% la componente che fa riferimento al senatore Francesco Lollobrigida della quale Giuseppe Vittigli fa parte. - poi annuncia - Il mio gruppo si riunirà a parte".

Nomina assessore

Ma l'affondo non è rivolto solo al portavoce cittadino. Ferrara fa riferimento anche ad un'altra questione, l'indicazione dell'assessore in quota Fratelli d'Italia da comunicare al sindaco Ottaviani in vista del tanto atteso rimpasto di Giunta. "Il documento, secondo il primo cittadino di Frosinone, deve riportare sia la firma del consigliere comunale Marco Ferrara che quella del portavoce provinciale Paolo Pulciani, quindi se è vero che a Ferrara manca la firma di Pulciani è anche vero che a Pulciani manca quella di Ferrara. I giochi non sono fatti per niente. È sbagliato fare i conti senza l'oste. Qualsiasi nomina non autorizzata dal sottoscritto comporterà alcune conseguenze di posizionamento strategico della mia persona in consiglio comunale. L'unica certezza è che rimarrò nel partito di Fratelli d'Italia, in ogni caso, per buona pace di coloro che invece godrebbero in caso di mia fuoriuscita." Smentite anche le voci che nei giorni scorsi avrebbero ipotizzato un avvicinamento di Ferrara a Forza Italia o Lega. 

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