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Parco Matusa, si procede con il secondo step dei lavori

La Soprintendenza regionale ha dato il nulla osta. Il taglio del nastro ci sarà entro la prossima primavera

L’amministrazione Ottaviani ha ottenuto l'autorizzazione dalla Soprintendenza regionale a superare, con determinate prescrizioni, i tre vincoli che erano stati apposti sull'area del Parco Matusa, propedeutici all'attivazione della seconda fase dei lavori.

Vincoli ambientale, archeologico e monumentale

Sull'area che, per oltre mezzo secolo, aveva ospitato la casa dei Canarini, infatti, era stato apposto il vincolo ambientale per la presenza, a meno di 150 metri, del fiume Cosa, unitamente al vincolo archeologico, connesso alla possibilità del rinvenimento di reperti storici del passato, nel corso delle opere di sbancamento per le nuove piantumazioni. A ciò si aggiunga che, per evitare l'eventuale danneggiamento, da parte delle radici dei nuovi alberi, della tribuna in cemento, la quale diventerà un anfiteatro aperto verso l'area verde, è stato necessario procedere ad ottenere anche il relativo nullaosta monumentale, attraverso un iter molto complesso, portato avanti con l'ausilio dell'ufficio tecnico comunale, in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Frosinone.

Apertura della gara d'appalto

Contestualmente, sono state attivate le procedure di gara per la realizzazione dei percorsi pedonali e di verde attrezzato, che vedranno l'aggiudicazione entro i prossimi giorni a favore delle imprese esecutrici. In linea, dunque, con il cronoprogramma fissato dall'amministrazione Ottaviani, la definitiva apertura del Parco Matusa alla cittadinanza si terrà entro la prossima primavera, con una serie di eventi di carattere sociale, culturale e, soprattutto, ambientale, permettendo il recupero di un'area di oltre due ettari e mezzo, sottratta ad ogni ipotesi di cementificazione.

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