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Thaira Mangiapelo lascia Fratelli d’Italia: sta dalla parte di Ottaviani

La consigliera critica lo scontro di FdI col sindaco di Frosinone in tempi di Covid. Ridiventa indipendente. È il suo quarto strappo in poco più di due anni. Avviene mentre Ruspandini diventa commissario provinciale in luogo dell'ex coordinatore Pulciani

Continua la parabola della consigliera comunale di Frosinone Thaira Mangiapelo. Mentre il senatore Massimo Ruspandini diventa commissario provinciale di FdI al posto dell’ormai ex coordinatore Paolo Pulciani, lei annuncia la sua uscita dal partito. “Prendo le distanze da Fratelli d’Italia - ha annunciato - di cui non condivido la scelta di andare allo scontro con il sindaco Ottaviani”. 

Al primo cittadino del Capoluogo, coordinatore provinciale della Lega, è stata richiesta invano una verifica di maggioranza da parte di FdI nell’ottica nell’ottenimento della vacante carica di vicesindaco lasciata dall’assessore Stefano Scaccia della Lista per Frosinone. Un tentativo di scombinare definitivamente gli equilibri instabili della seconda amministrazione guidata da Ottaviani. Mangiapelo sta dalla parte del sindaco, che in vista delle prossime elezioni comunali non si sposta dall’idea delle primarie per la scelta del candidato di centrodestra che possa essere il suo successore. Fratelli d’Italia non è d’accordo e potrebbe sostenere alla fine proprio la candidatura di Scaccia.      

Secondo la consigliera Mangiapelo, che si dice "sempre attenta ai problemi dei più deboli", "il polverone politico innalzato dal gruppo consiliare di Fratelli d'Italia - ritiene - mi è sembrato alquanto fuori luogo in questo particolare momento storico che tutto il Paese sta vivendo. Molte famiglie non riescono ad arrivare a fine mese, il numero dei contagi è sempre alto, le notizie dei decessi causa Covid-19 occupano tutti i giorni le testate dei nostri quotidiani. E io non me la sento di far parte di scelte che vanno a ingolfare il lavoro che questa amministrazione sta portando avanti". Di questi tempi qualcuno la definirebbe "responsabile" o "costruttrice". 

La parabola della consigliera Mangiapelo 

Da prima dei non eletti di Forza Italia all’ingresso in Consiglio, in luogo del compianto Enrico Straccamore, ma con la casacca della Lega. Poi è stata fatta fuori dal Carroccio, entrando di conseguenza nel Gruppo Misto, per via delle critiche all’adesione di tre consiglieri e un assessore di “Noi con Frosinone” al partito di Salvini. A seguire il ritorno di fiamma e alle origini con Forza Italia, salvo poi abbandonare nuovamente FI e fare ufficialmente il suo ingresso in Fratelli d’Italia. Ora nuovamente uno strappo.     

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