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“Il vaccino rende liberi” su Auschwitz, Marco Ferrara: "Ho avuto alcuni attimi di scarsa lucidità"

Il consigliere della Lista per Frosinone, autore del post ormai caso nazionale, si riscusa a suo modo con la comunità ebraica: "Troppo concentrato sulla battaglia politica a tutela di chi non vuole vaccino anti Covid". La vicenda approda in Consiglio

Non sono affatto bastate le scuse rivolte a tutta Italia dal consigliere della Lista per Frosinone Marco Ferrara, eletto e tesserato con Fratelli d’Italia, per la sua condivisione del post “Il vaccino rende liberi” sul campo di concentramento di Auschwitz. Un caso salito inevitabilmente ai disonori delle cronache nazionali, fortemente stigmatizzato anche dalla comunità ebraica, per via del riprovevole accostamento tra l'Olocausto e l'arma contro il Coronavirus. In giornata, ad anticipare il Consiglio comunale in cui saranno richieste a gran voce le sue dimissioni, Ferrara ha parlato di "alcuni attimi di scarsa lucidità" e ha rinnovato le sue scuse alla comunità ebraica mondiale. 

Nella seduta dell'assise fissata alle 19 di oggi, mercoledì 13 gennaio, la vicenda approderà in Consiglio. Sin dalla pubblicazione dell’ignobile fotomontaggio nel gruppo social “Arena politica della provincia di Frosinone”, hanno preteso a gran voce le dimissioni il Partito Democratico nazionale, regionale e provinciale – guidato in Consiglio dal capogruppo Angelo Pizzutelli – e il consigliere di Frosinone in Comune Angelo Pizzutelli.  

In seno all’opposizione, Frosinone Indipendente – il gruppo formato da Fabiana Scasseddu, Marco Mastronardi e Daniele Riggi  – si è limitato invece a prendere le distanze dal post spronando tutte le forze politiche presenti in Consiglio a manifestare “una posizione ferma che lo induca a rivedere le continue esternazioni che hanno inevitabilmente deragliato”. Si riferiscono ai frequenti interventi di Ferrara, che non si definisce no vax ma è andato già ben oltre il suo annuncio pubblico contrario alla vaccinazione anti Covid. A debita distanza anche il gruppo e il circolo cittadino di FdI, che a seguito del post hanno precisato che il diretto interessato non è più uno di loro. 

++ Articolo aggiornato alle 16.00 ++ 

Ferrara: "Rinnovo le mie scuse alla comunità ebraica mondiale"

Marco Ferrara.-11"La velocità di condivisione dei post sui social network non mi ha consentito di riflettere adeguatamente - posta oggi, prima del Consiglio comunale, Marco Ferrara - Ero troppo concentrato sulla problematica dei vaccini e sulla mia battaglia politica a tutela dei diritti di coloro che non si vogliono vaccinare con i nuovi vaccini anti-covid19, al punto che ho avuto alcuni attimi di scarsa lucidità. Chiedo scusa a tutta la comunità ebraica per non aver vissuto in quei momenti l'immane tragedia della Shoa e riconosco di avere commesso un errore. Gli esseri umani possono commettere degli sbagli, in modo ingenuo e stupido.

"Quando, però, essi sono in buona fede si accorgono subito di avere commesso un errore ed intervengono, poi riflettono ancora e si correggono ulteriormente cercando di rimediare, attraverso un processo di miglioramento interiore che porta poi a compiere delle azioni sagge che creano valore e pace. Domenica scorsa io ho fatto esattamento ciò che ho appena descritto dopo avere commesso un enorme sbaglio, infatti non ho perseverato nel mio errore dato che ho rimosso quel post che avevo condiviso su Facebook dopo pochi minuti dalla sua pubblicazione, dopo aver visto i primi commenti di alcune persone che erano contrariate e che contestavano quel mio post muto".

"Nel corso delle ore mi sono reso sempre di più conto delle conseguenze del post che avevo condiviso, pur non volendolo stavo facendo infatti soffrire tante persone, le quali si stavano anche offendendo. A quel punto ho capito che dovevo chiedere scusa a tutta Italia e l'ho fatto. Adesso sento il bisogno di chiedere nuovamente scusa alla Comunità ebraica mondiale. Chi mi conosce bene sa che sono una persona dal cuore buono e non ha difficoltà a confermare la mia buona fede con riguardo a questo spiacevole episodio".

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