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Il discorso del sindaco

Giuramento del sindaco: Mastrangeli e il proverbio africano del papa

Così, come Francesco, il primo cittadino di Frosinone: “Se vuoi arrivare primo, corri da solo. Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme”. È un’apertura all’opposizione. E non saluta uno bensì due ex sindaci

Se vuoi arrivare primo, corri da solo. Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme”. È citando un proverbio africano, pronunciato in queste ore da papa Francesco, che il sindaco Riccardo Mastrangeli si è appellato alla collaborazione tra maggioranza e opposizione consiliare. Il suo invito alla sinergia, tra ringraziamenti e saluti, è stato però rivolto anche a tutti gli altri sindaci della provincia di Frosinone. Alla fine si affiderà ai santi patroni del capoluogo ciociaro: San Silverio e Sant'Ormisda. 

“Sono uomo di parte fiero della mia identità culturale cattolico-democratica, ma consapevole che il nostro obiettivo debba essere quello di distinguere tra l’appartenenza ed il comune tessuto istituzionale”, ha dichiarato il primo cittadino durante il suo giuramento nella seduta di insediamento. Mastrangeli, già deputato tra il 1994 e il 1996 con Forza Italia, ha rivendicato le sue radici democristiane ma si dice pronto a parlare di amministrazione anziché politica.  

Da qui l’appello: “Tutte le forze politiche e civiche presenti in quest’aula, pur nella dialettica dei ruoli diversi, esprimono tutte l'intera collettività. Servono unità di intenti, pur nella diversità di opinioni e indirizzi, nel rispetto reciproco. Conciliare l’appartenenza ed il sentimento delle istituzioni è il dovere più difficile, ma anche più necessario. Il voto dei Frusinati ha già fissato precisi doveri e responsabilità”. 

“C’è un diritto della maggioranza a governare. C’è un diritto dell’opposizione a controllare. E ci sono doveri a cui nessuno di noi si può sottrarre. Il primo che abbiamo di fronte è quello di non venir meno al mandato che abbiamo ottenuto e portarlo avanti ogni giorno con il massimo delle nostre energie. Questo è il luogo dove il futuro può prendere forma e intendiamo costruirlo insieme, a partire da oggi, con l'unico interesse del bene collettivo”.

Non saluta uno bensì tre ex sindaci: anche Marzi

Il sindaco Riccardo Mastrangeli non ha rivolto un saluto esclusivamente al suo predecessore Nicola Ottaviani, di cui è stato braccio destro e assessore al bilancio per dieci anni, ma in maniera molto meno scontata anche a un altro ex sindaco: Domenico Marzi, suo principale competitor elettorale sconfitto al ballottaggio, primo cittadino del capoluogo tra il 1998 e il 2007, ora consigliere civico ma pur sempre esponente del Pd. A ruota un pensiero rivolto al mentore Dante Spaziani. 

"Un saluto al sindaco Nicola Ottaviani che ha servito con abnegazione la nostra Città per dieci anni in momenti spesso difficili, con un sincero apprezzamento per la tanta pazienza, lo straordinario lavoro ed il grande dinamismo che ha impresso alla nostra amata Frosinone.  Un pensiero voglio rivolgerlo ai Sindaci precedenti, in particolare a colui che mi iniziò sulla strada dell’impegno politico: l’indimenticato Dante Spaziani".

"Un saluto cordiale al Sindaco Domenico Marzi che siede oggi su questi scranni. Un saluto lo voglio rivolgere anche a tutti i Sindaci della Provincia, con l'auspicio di continuare e sviluppare ancora di più il percorso di collaborazione proficua e di efficace cooperazione. Un ulteriore ringraziamento voglio esprimerlo a tutto il personale del nostro Comune. Saluto le associazioni di categoria e tutte le associazioni dei sindacati. Saluto la Protezione Civile, tutte le nostre associazioni sportive, culturali e la Pro Loco".

Mastrangeli: "Sindaco con disciplina e onore"

"Da oggi le mie energie saranno rivolte ad assolvere al ruolo di Sindaco con disciplina ed onore, e sento tutta questa grande responsabilità, e cercherò ogni giorno di mettere in pratica quei valori e dettati alla base della vita dell'istituzione. La consiliatura che si apre oggi dovrà dedicarsi non solo alla continuità amministrativa con la precedente, ma essere anche caratterizzata da un forte spirito di innovazione, per andare più avanti con un passo ancora più spedito".

"Avremo ancora bisogno di quel filo, con cui sono state tessute molte delle decisioni degli anni passati, perché su quelle decisioni sono ancorate molte nostre scelte future. A tutti i Consiglieri eletti dico che abbiamo ancora sogni da realizzare e progetti da costruire e per questo ho bisogno di tutti voi, ma anche di tutti i cittadini che come me credono nella nostra Città, perché delle tre parole competenza, impegno e passione, credo che la più importante sia proprio l'ultima".

I ringraziamenti iniziali e le conclusioni

"Desidero in primo luogo ringraziare i partiti e le liste civiche ma soprattutto i Frusinati che mi hanno votato ed anche coloro che, con scelta egualmente rispettabile, non hanno ritenuto opportuno esprimersi favorevolmente verso la mia persona - ha dichiarato Mastrangeli - Rivolgo un saluto al prefetto della provincia, alle autorità politiche – parlamentari, consiglieri regionali, consiglieri provinciali – alla magistratura, alle forze dell’ordine ed alle autorità militari e civili. Associo a questi saluti il vescovo della nostra diocesi, una voce che parla ai nostri cuori e si fa ascoltare da tutte le culture”. 

"Sono consapevole che sarà sempre più necessaria un’attenzione particolare alle categorie a rischio di emarginazione, agli anziani, ai disabili, ai troppi cittadini in condizione di disagio sociale e di povertà alimentare, come dovremo avere un pensiero costante alle nuove generazioni che rappresentano il nostro futuro. Ho fiducia che non mancherà il nostro intenso lavoro e il nostro impegno quotidiano. Certamente non mancherà il mio". E ha concluso: "Mi affido anche io, come tutti i nostri Concittadini, alla protezione dei nostri Santi Silverio ed Ormisda, confidando nel loro aiuto per svolgere con serenità e rigore il mio mandato di Sindaco della Città di Frosinone. Viva la città di Frosinone, viva l’Italia". 

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